lunedì 30 marzo 2009
Espiazione
Titolo originale: Atonement
Lingua originale: inglese
Paese: Gran Bretagna
Anno: 2007
Durata: 123'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1,85:1
Genere: drammatico
Regia: Joe Wright
Soggetto: Ian McEwan
Sceneggiatura: Christopher Hampton
Casa di produzione: Working Title Films
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Interpreti e personaggi
Keira Knightley: Cecilia Tallis
James McAvoy: Robbie Turner
Saoirse Ronan: Briony Tallis (13 anni)
Romola Garai: Briony Tallis (18 anni)
Vanessa Redgrave: Briony Tallis (77 anni)
Brenda Blethyn: Grace Turner
Fotografia: Seamus McGarvey
Montaggio: Paul Tothill
Musiche: Dario Marianelli
Scenografia: Sarah Greenwood
Costumi: Jaqueline Durran
Premi:
Premi Oscar 2008: migliore colonna sonora
2 Golden Globe 2008: miglior film drammatico, miglior colonna sonora
trama
Briony, giovane sorella di Cecilia, è testimone di un incontro della sorella con il giovane Robbie.
la ragazzina fraintende ciò che vede ed inoltre accusa Robbie di essere un maniaco sessuale.
la fervida immaginazione di Briony comprometterà per sempre la storia di Cecilia e Robbie che inoltre devono combattere contro la guerra che prende tutti e tutto...
recensione
avevo avuto modo di vedere la pellicola precedente di Joe Wright, "Orgoglio e Pregiudizio" ed avevo apprezzato la sua versione dello strafamoso libro di Jane Austen.
con Espiazione ho avuto modo di entrare con maggiore profondità nel suo modo di raccontare; mi è parso di notare che con questo film il giovane regista si sia potuto esprimere con più libertà rispetto a quanto aveva fatto per il suo progetto precedente.
quello che cerco di dire è che il suo stile in questa pellicola è più facilmente definibile.
Espiazione trova il suo compimento ed esplicazione nel titolo stesso del film.
durante tutta la pellicola si avverte la sensazione di peso sulla coscienza, di peccato da espiare.
le scene girate negli interni, specialmente nelle scene iniziali, sono strutturate nello stesso identico modo in cui erano state girate quelle per "Orgoglio e Pregiudizio"; con il proseguimento della storia il film spicca il volo e trova la sua strada per raccontare questa trama tanto intensa.
mi è piaciuta molto la fotografia e l'uso frequente dei piani sequenza.
magnifico quello girato sulla spiaggia con l'accampamento dei soldati che interagiscono con quello che pare essere un vecchio parco giochi.
Keira Knightley nonostante la parte non di primo piano è sempre intensa nelle sue performance, non mi dilungo eccessivamente nel parlare di lei, anche perchè chi è solito leggere il mio blog e chi mi conosce, sa bene che è una delle mie attrici preferite.
la musica del premio oscar, nonchè italiano, Dario Marianelli è un vestito perfetto per questo film, scivola sulle immagini allo stesso modo in cui l'indimenticabile vestito verde valorizza Cecilia.
particolare che merita di essere ricordato è il rumore che torna spesso ad accompagnare la colonna sonora di Espiazione, il battere sui tasti di una macchina da scrivere.
nell'epilogo del film pare chiaro il perchè del corso e ricorso di quell'espediente sonoro.
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domenica 29 marzo 2009
Edward mani di forbice
Titolo originale: Edward Scissorhands
Lingua originale: American English (Inglese Americano)
Paese: USA
Anno: 1990
Durata: 105 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.85:1
Genere: drammatico, fantasy, romantico
Regia: Tim Burton
Soggetto: Tim Burton, Caroline Thompson
Sceneggiatura: Caroline Thompson
Produttore: Tim Burton, Denise Di Novi, Caroline Thompson
Produttore esecutivo: Richard Hashimoto
Casa di produzione: Twentieth Century-Fox Film Corporation
Distribuzione (Italia): 20th Century Fox Italia
Interpreti e personaggi
Johnny Depp: Edward
Winona Ryder: Kim
Dianne Wiest: Peggy
Anthony Michael Hall: Jim
Kathy Baker: Joyce
Robert Oliveri: Kevin
Conchata Ferrell: Helen
Caroline Aaron: Marge
Dick Anthony Williams: Agente Allen
O-Lan Jones: Esmeralda
Vincent Price: L'inventore
Alan Arkin: Bill
Susan Blommaert: Tinka
Linda Perri: Cissy
Biff Yeager: George
Marti Greenberg: Suzanne
Bryan Larkin: Max
John McMahon: Denny
Doppiatori italiani:
Fabrizio Manfredi: Johnny Depp
Stella Musy: Winona Ryder
Stefania Romagnoli: Dianne Wiest
Fabio Boccanera: Anthony Michael Hall
Valeria Perilli: Karby Baker
Silvio Anselmo: Alan Arkin
Dante Biagioni: Vincent Price
Fotografia: Stefan Czapsky
Montaggio: Colleen Halsey, Richard Halsey
Effetti speciali: Stan Winston
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Bo Welch
Costumi: Colleen Atwood
Trucco: Irene Aparicio, Fern Buchner, Bridget Cook, Selena Evans-Miller, Matthew W. Mungle, Ve Neill, Rick Provenzano, Kim Santantonio, Susan Schuler-Page, Werner Sherer, Liz Spang, Rick Stratton, Yolanda Toussieng, Mary Ann Valdes, Lynda Kyle Walker, Brad Wilder, Stan Winston, Steve LaPorte
Premi:
Saturn Award 1992: Miglior Film Fantasy (Tim Burton)
BAFTA 1992: Miglior Scenografie (Bo Welch)
Hugo Awards 1991: Miglior Presentazione Drammatica (Tim Burton)
2 premi al Sant Jordi Awards 1992:
Miglior Attrice Straniera (Winona Ryder)
Miglior Film Straniero (Tim Burton)
Nomination al Premio Oscar 1991: Miglior Trucco (Ve Neill, Stan Winston)
5 nomination ai Saturn Award 1992:
Miglior Attrice (Winona Ryder)
Miglior Costumi (Colleen Atwood)
Miglior Musica (Danny Elfman)
Miglior Attore non Protagonista (Alan Arkin)
Miglior Attrice non Protagonosta (Dianne Wiest)
3 nomination ai BAFTA 1992:
Miglior Costumi (Colleen Atwood)
Miglior Trucco (Ve Neill)
Migliori Effetti Visivi Speciali (Stan Winston)
Nomination al Premio Golden Globe 1991: Miglior Performance di un Attore in un Film Cinematografico o Televisivo (Johnny Depp)
Nomination al Premio Grammy 1992: Miglior Composizione Strumentale Scritta per un Film Cinematografico o Televisivo (Danny Elfman)
storia
Peggy, una dolce signora, durante una giornata di lavoro come rappresentante di cosmetici Avon, si ritrova a bussare alla porta di un misterioso castello.
l'unico abitante del palazza è Edward, un individuo eccezionale dotato di mani molto particolari: al posto delle dita ha tante forbici e cesoie.
nonostante l'apparenza Edward è un ragazzo buono e mite, sempre disponibile, ingenuo e assolutamente impreparato al mondo esterno.
Peggy vive con la sua famiglia ed intenerita dall'aspetto e dal carattere di Edward decide di portarlo con sè...
recensione
una delle più commuoventi storie che sia stata mai raccontata.
Tim Burton è in assoluto il miglior regista in grado di narrare favole sopra le righe; e come tutte le favole che si rispettino custodisce una morale...
non voglio dilungarmi su commenti del tutto inutili riguardanti la trama: intensa coinvolgente e senza bisogno di molte parole.
Johnny Depp, cosa poter mai dire che non sia stato già detto o scritto...
sarebbe potuto nascere anche cento anni fa, ma avrebbe fatto l'attore di cinema ugualmente.
questo film risalta le sue qualità di attore muto, in grado di trasmettere con una sola espressione del viso.
Depp con Burton fa faville, lo dimostra fin da subito, è continua fonte di ispirazione per il regista che gli cuce addosso ruoli indimenticabili.
lo stile delle pellicola è riconoscibilissimo.
i colori , la scenografia, la musica, i costumi... tutti gli elementi convergono verso una rappresentazione che nonostante abbia dei contorni definiti, non è possibile imitare.
il trucco e i costumi sono entrati nell'immaginario comune, cosa da non sottovalutare.
Danny Elfman con le sue musiche dà voce alle immagini creando un'atmosfera quasi da "palla di vetro", sospesa e surreale.
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sabato 28 marzo 2009
Dracula
Titolo originale: Bram Stoker's Dracula
Paese: USA
Anno: 1992
Durata: 128'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: horror, romantico
Regia: Francis Ford Coppola
Soggetto: dal romanzo di Bram Stoker
Sceneggiatura: James V. Hart
Interpreti e personaggi
Gary Oldman: Dracula
Winona Ryder: Mina Murray / Elisabeta
Anthony Hopkins: Prof. Abraham Van Helsing / Cesare
Keanu Reeves: Jonathan Harker
Richard E. Grant: Dott. Jack Seward
Cary Elwes: Lord Arthur Holmwood
Bill Campbell: Quincey P. Morris
Sadie Frost: Lucy Westenra
Tom Waits: R.M. Renfield
Monica Bellucci: Sposa di Dracula
Doppiatori italiani:
Dario Penne: Dracula
Micaela Esdra: Mina Murray / Elisabetta
Cesare Barbetti: Prof. Abraham Van Helsing / Cesare
Sandro Acerbo: Jonathan Harker
Marco Mete: Dott. Jack Seward
Vittorio De Angelis: Lord Arthur Holmwood
Nino Prester: Quincey P. Morris
Cristina Boraschi: Lucy Westenra
Manlio De Angelis: R.M. Renfield
Fotografia: Michael Ballhaus
Montaggio: Anne Goursaud, Glen Scantlebury, Nicholas C. Smith
Musiche: Wojciech Kilar
Scenografia: Tom Sanders
Premi: 3 Oscar 1993: "migliori costumi", "migliori effetti speciali sonori", "miglior trucco"
trama
Jonathan Harker si reca in Romania per concludere un'importante affare con un conte, Dracula, personaggio oscuro e sinistro che lo tiene segregato nel suo castello.
il conte nasconde un segreto inimmaginabile: è un vampiro.
Dracula brama di poter ritrovare la sua amata, Elisabetta, che si era tolta la vita secoli prima.
la donna si è incarnata in Mina Murray, promessa sposa del giovane Harker.
quando Dracula arriva in Inghilterra prende la vita di Lucy Westerna, migliore amica di Mina.
dopo gli inspiegabili avvenimenti e lo strano comportamento di Lucy, viene chiamato ad internvenire Abraham Van Helsing docente universitario conoscitore del vampirismo...
recensione
uno dei migliori adattamenti cinematografici del famosissimo romanzo di Bram Stoker.
avevo letto il libro prima di vedere per la prima volta il film, devo ammettere che confidavo che Coppola facesse un buon lavoro ed in effetti così è stato.
la pellicola è fedele al libro, nonostante le molteplici differenze ugualmente presenti, ma lo spirito, l'amina del vampiro, l'ho trovata perfettamente rappresentata.
il sanguinario e terribile conte Dracula possiede ancora qualcosa di umano: l'amore per la moglie suicida, che oltre a tormentarlo nei secoli dei secoli, a condannarlo ad una vita dannata è colei che alla fine gli donerà la pace eterna.
parliamo del cast...
ho gradito tutte scelte del regista, specialmente nel caso di Sadie Frost nei panni di una indimenticabile Lucy Westerna.
quello che non mi è piaciuta è stata la scelta di Keanu Reeves, a volte persino osceno nella sua interpretazione di Harker.
documentandomi, ho appreso che la scelta è stata dettata dalla voglia di richiamare il giovane pubblico femminile nelle sale...
indimenticabile, ineguagliabile è senza dubbio Gary Oldman.
il suo Dracula è un persomaggio multidimensionale, nel senso che possiede le svariate sfaccettature caratteriali necessarie per rendere un'interpretazione memorabile.
spietato, un mostro sanguinario che però conserva quel lato umano, quella capacità di amare che lo rende impossibile da condannare.
adoro la rappresentazione dei vampiri data da Coppola, perchè viene rispettato quel sottile equilibrio che esiste tra il fascino ed il terrore; entrambe caratteristiche peculiari dei non morti che in genere non sono bilanciate, nel senso che si privilegia il lato "fascinoso".
il tal caso la condizione di vampiro risulta essere quasi una meta ambita per raggiungere l'immortalità, senza tenere presente che si tratta di una vita da dannati che non lascia spazio a romanticherie e debolezze.
non mi dilungo inutilmente sul trucco, i costumi e gli effetti speciali, perchè mi sembrerebbe di dire ovvietà dato il film offre constatazione migliore.
vorrei lasciarvi con una piccola nota riguardante la colonna sonora...
se vi dovesse capitare di riascoltarla vi inviterei a notare la straordinaria somiglianza che ha con quella della fortunata trilogia "Pirati dei Caraibi".
il tema, riproposto senza "distrazioni" nei titoli di coda, mi è sembrato del tutto simile a quello utilizzato solitamente nei momenti pre-battaglie nei film Disney.
nel caso non sbagliassi è inutile sottolineare la paternità delle musiche al film di Coppola, dato che la pellicola è senza dubbio precedente.
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venerdì 27 marzo 2009
Domino
Titolo originale: Domino
Lingua originale: Inglese
Paese: Francia/USA
Anno: 2005
Durata: 127'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: Azione, Drammatico
Regia: Tony Scott
Soggetto: Richard Kelly e Steve Barancik
Sceneggiatura: Richard Kelly
Produttore: Samuel Hadida, Tony Scott
Distribuzione (Italia): Eagle Pictures
Interpreti e personaggi
Keira Knightley: Domino Harvey
Mickey Rourke: Ed Moseby
Lucy Liu: Taryn Mills
Rizwan Abbasi: Alf
Christopher Walken: Mark Heiss
Delroy Lindo: Claremont Williams
Mo'Nique: Lateesha
Edgar Ramirez: Choco
Mena Suvari: Kimmie
Macy Gray: Lashandra Davis
Jacqueline Bisset: Sophie Wynn
Doppiatori italiani:
Selvaggia Quattrini: Domino Harvey
Francesco Pannofino: Ed Moseby
Tiziana Avarista: Taryn Mills
Emilio Cappuccio: Mark Heiss
Angelo Nicotra: Claremont Williams
Alessandra Cassioli: Lateesha
Diego Suarez: Choco
Domitilla D'Amico: Kimmie
Emanuela Baroni: Lashandra Davis
Serena Verdirosi: Sophie Wynn
Fotografia: Daniel Mindel
Montaggio: Tony Ciccone, William Goldenberg, Christian Wagner
Musiche: Harry Gregson-Williams, Jan Pomerans
Scenografia: Chris Seagers
Trucco: Michael F. Blake, Angie Wells
trama
Domino è una ragazza diversa dalle altre... espulsa da scuola si allena con le armi da quando ha dodici anni.
giovanissima entra nella squadra dei cacciatori di taglie.
lavora insieme ad Ed,suo mentore e Choco.
il trio viene contattato da un produttore televisivo che li scrittura per un reality sui cacciatori di taglie.
convivere con le telecamere non si dimostra un'idea molto brillante, per lo meno per i bounty hunter che si trovano immischiati in un affare di soldi rubati e un boss mafioso...
recensione
mi riesce sempre difficile essere obiettiva quando devo parlare di un film con keira knightley, essendo una delle mie attrici preferite.
mi sforzerò di essere imparziale, ma non posso fare altro che dire che questo film mi è piaciuto e molto.
ho letto molte critiche non troppo positive, io l'ho trovato interessante, innovativo, un ottimo film d'azione e c'è da dire che non sempre sono in grado di apprezzare gli action movie.
nel 2005, quando Domino uscì nelle sale, ricordo con piacere la sorpresa di rivedere Mikey Rourke, assente dalle scene da molto tempo.
sorpresa assoluta è il prestante giovane latino Edgar Ramirez, che non avevo mai avuto occasione vedere in altre pellicole.
ma passiamo ad una piccola analisi tecnica, sempre se così si può definire.
Tony Scott di certo non ha bisogno di presentazioni... il suo modo frenetico di girare, non lascia un attimo di tregua.
il montaggio è buono, volutamente confusionario per lo meno nella prima parte della pellicola...
non passa inosservata nemmeno la sceneggiatura che, nonostante si avvalga di frasi atte a rimanere nella mente dello spettatore, regala un'aura di fatalità a tutta la storia.
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Cuori Ribelli
Titolo originale: Far and away
Paese: USA
Anno: 1992
Durata: 140 min.
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, romantico
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Bob Dolman
Interpreti e personaggi
Tom Cruise: Joseph Donelly
Nicole Kidman: Shannon Christie
Thomas Gibson: Stephen Chase
Robert Porsky: Daniel Christie
Barbara Babcock: Nora Christie
Colm Meaney: Kelly
Fotografia: Mikael Salomon
Montaggio: Michael Hill
Musiche: John Williams
Scenografia: Jack T. Collis
trama
il giovane Joseph Donnelly vuole vendicare la morte del padre e il successivo incendio della casa mettendosi sulle tracce del ricco prorpietario terriero Daniel Christie.
durante il suo pedinamento si imbatte in Shannon, figlia ribelle del signor Christie.
la ragazza gli propone di andare con lei in America perchè nel nuovo mondo la terra, tanto cara a Joseph viene data gratuitamente.
l'America si domostra un paese ricco di insidie ed i due ragazzi dopo periodi di alti e bassi sono costretti a separarsi...
recensione
ennesima conferma che Ron Howard è un regista piacevole...
in questo caso specifico si avvale di un cast a dir poco eccezionale.
due giovanissimi divi del cinema contemporaneo nella stessa pellicola...
Tom Cruise e Nicole Kidman.
il primo che all'epoca del film può già vantare un'enorme bagaglio di esperienze e riconoscimento.
la seconda è meno conosciuta ma grande interprete ugualmente nonostante la giovane età; la bravura riconosciuta alla Kidman nelle pellicole successive è facilmente visibile e palpabile anche in Cuori Ribelli.
la storia soffre di alti e bassi, un pò come le vicessitudini affrontate dai due giovani innamorati.
alcuni momenti catturano e lasciano un piacevole senso di benessere...
altri risultano meno interessanti per cui l'attenzione cala.
la sceneggiatura è apprezzabile anche se non eccellente, ma si sposa perfettamente con quello che le immagini vogliono rappresentare.
nonstante le apparenze, questo film mi è sempre piaciuto e continua a piacermi, lo rivedo sempre volentieri.
l'unica cosa che non ho molto apprezzato sono state alcune scene non del tutto credibili... come ad esempio le "doppie morti" oppure i pugni sul muso ad un cavallo e altre piccolezze dello stesso tipo.
la colonna sonora, composta da uno dei miei autori di cinema preferiti, John Williams è estremamente piacevole, la riascolto di frequente insieme alla canzone di Enya, "book of days" che accompagna i titoli di coda.
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martedì 17 marzo 2009
Hard Sun
salve stranieri,
fresca della visione di "Into the Wild", di cui trovate un post dedicato anche nella sezione "film" vi suggerisco di ascoltare la colonna sonora.
calda, avvolgente ed intensa sembra che si appoggi addosso come una coperta.
testo di "Hard Sun" di Eddie Vedder
When I walk beside her
I am the better man
when i look to leave her
I always stagger back again
Once I built an ivory tower
so I could worship from above
when I climb down to be set free
she took me in again
CHORUS
There’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world
When she comes to greet me
she is mercy at my feet
I see her inner charm
she just throws it back at me
Once I dug an early grave
to find a better land
she just smiled and laughed at me
and took her rules back again
CHORUS
There’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world
Once I stood to lose her
and I saw what i had done
bowed down and threw away the hours
of her garden and her sun
So I tried to want her
I turned to see her weep
40 days and 40 nights
and its still coming down on me
CHORUS
There’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world
Into the Wild
Titolo originale: Into the Wild
Lingua originale: Inglese
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2007
Durata: 140 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: avventura, drammatico
Regia: Sean Penn
Soggetto: Jon Krakauer
Sceneggiatura: Sean Penn
Produttore: Art Linson, Sean Penn, William Pohlad
Casa di produzione: Paramount Vantage, River Road Films, Art Linson Productions
Distribuzione (Italia): BiM Distribuzione
Interpreti e personaggi
Emile Hirsch: Christopher McCandless
William Hurt: Walt McCandless
Marcia Gay Harden: Billie McCandless
Jena Malone: Carine McCandless
Catherine Keener: Jan Burres
Brian Dierker: Rainey
Kristen Stewart: Tracy Tatro
Hal Holbrook: Ron Franz
Vince Vaughn: Wayne Westerberg
Doppiatori italiani:
Massimiliano Alto: Christopher McCandless
Rodolfo Bianchi: Walt McCandless
Roberta Greganti: Billie McCandless
Chiara Gioncardi: Carine McCandless
Roberta Pellini: Jan Burres
Pasquale Anselmo: Rainey
Elena Liberato: Tracy Tatro
Bruno Alessandro: Ron Franz
Angelo Maggi: Wayne Westerberg
Fotografia: Éric Gautier
Montaggio: Jay Cassidy
Musiche: Eddie Vedder, Michael Brook, Kaki King
Scenografia: Derek R. Hill
Costumi: Mary Claire Hannan
trama
Christopher dopo la laurea decide di lasciare la sua famiglia per inseguire uno stile di vita del tutto anticonformista.
il suo allontanamento è dovuto al pessimo rapporto con i suoi genitori.
Christopher inizia a viaggiare per gli Stati Uniti, con lo pseudonimo di Alexander Supertramp.
il suo obiettivo è quello di raggiungere l'Alaska.
durante il suo straordinario viaggio incontrerà delle persone alla quali cambierà la vita...
recensione
ho amato "Into the Wild" dal primo all'ultimo minuto.
vorrei provare a fare una piccola analisi del ma mi riesce davvero difficile.
le cose da dire sono molteplici e sono ancora sotto l'incantesimo di quello che ho visto e sentito, ma ci proverò lo stesso.
stimavo Sean Penn nel suo ruolo di attore, ma ho scoperto di apprezzarlo moltissimo anche nelle vesti di regista.
é stato in grado di raccontare una bellissima storia, coraggiosa e talvolta disarmante.
ottimo il montaggio, nelle "quasi impossibili" vesti di interprete della storia. la sensazione è di attesa di quello che verrà presto rivelato dal modo in cui è stata montata la pellicola.
lo stesso vale per la sceneggiatura, commovente e profonda, mai banale.
in un film come questo spesso le parole sono inutili, ed infatti i dialoghi ci sono solo in momenti necessari, il resto della storia è reso perfettamente dalle immagini e dalle interpretazioni degli attori.
proprio in riferimento al cast non posso che mostrare la mia soddisfazione soprattutto nei confronti del protagonista, Emile Hirsch, naturalmente perfetto per interpretare Christopher McCandless.
mai stucchevole, intenso quando doveva esserlo e gioioso all'occorrenza.
bravissimi anche gli altri, nonostante non siano presenti per molto tempo sullo schermo, i loro volti non si dimenticano.
la colonna sonora... mi è davvero difficile esprimere la bellezza delle musiche di questa pellicola.
mi hanno catturato ed accompagnato anche dopo la visione del film, lasciando sulla pelle una sensazione mai provata prima, quella di avere voglia di fare grandi cose.
vi invito ad ascoltarla, ho motivo di scrivere che converrete con me che canzoni del genere non si dimenticano facilmente.
il finale, non preoccupatevi non ho intenzione di rivelarlo, è quello che mi ha lasciato letteralmente di stucco; non me lo aspettavo quasi non volevo credere a ciò che vedevo.
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mercoledì 11 marzo 2009
Colazione da Tiffany
Titolo originale: Breakfast at Tiffany's
Paese: USA
Anno: 1961
Durata: 115 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia/sentimentale
Regia: Blake Edwards
Soggetto: Truman Capote (romanzo)
Interpreti e personaggi
Audrey Hepburn: Holly Golightly
George Peppard: Paul Varjak
Patricia Neal: Liz
Buddy Ebsen: "Doc" Golightly
Martin Balsam: O. J. Berman
Mickey Rooney: sig. Yunioshi
Dorothy Whitney: Mag Wildwood
José Luis de Villalonga: José De Silva
Stanley Adams: Rusty Trawler
John McGiver: commesso di Tiffany
Alan Reed: Sally Tomato
Claude Stroud: Sid Arbuck
Doppiatori italiani:
Maria Pia Di Meo: Audrey Hepburn
Pino Locchi: George Peppard
Fotografia: Franz F. Planer
Montaggio: Howard A. Smith
Musiche: Henry Mancini
Scenografia: Roland Anderson, Hal Pereira
Premi:
2 Premi Oscar 1961: "Migliore colonna sonora" e "Miglior canzone" (a Moon River di Henry Mancini
1 David di Donatello 1962: "Miglior attrice" (a Audrey Hepburn)
trama
Holly, una giovane ragazza, vive a New York sola in un appartamento con il suo gatto senza nome.
E' determinata a sposare un uomo ricco in modo da risolvere i suoi problemi economici.
Incontrerà Paul, un giovane scrittore, domiciliato nel suo stesso palazzo.
tra i due nascerà un'amicizia molto particolare...
considerazioni personali
Colazione da Tiffany è uno dei miei film in assoluto!
una delle più belle commedie mai prodotte.
non c'è una sola cosa che non adori di questa pellicola.
la bellissima città di New York, paradiso in terra dove tutto sembra possibile, è lo sfondo perfetto nel quale poter ammirare Holly.
Audrey Hepburn è semplicemente divina nella sua interpretazione.
ha dato vita ad uno dei più bei personaggi della storia del cinema.
gli abiti di Givenchy, protagonisti indiscussi del guardaroba di Holly, sembrano avere vita propria; grazie alla loro eleganza e bellezza sono interpreti di stile e classe degli anni sessanta.
Tiffany, il negozio di gioielli, diventa luogo di culto, come tutto ciò che nel film viene descritto o rappresentato o semplicemente sfiorato.
la trama sembra essersi scritta da sola, mai banale, mai trascinata o stucchevole; è l'apoteosi delle commedie romantiche.
la colonna sonora è indimenticabile, Moon River, rimane ancora oggi una delle canzoni più belle mai scritte per una pellicola.
Potrei continuare all'infinito ad elogiare un prodotto simile ma rischierei di annoiare, quindi mi fermo qui, consigliando, a chi ancora non l'avesse fatto, di vedere questo film memorabile ed immortale.
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martedì 10 marzo 2009
Big Fish
Titolo originale: Big Fish
Lingua originale: Inglese
Paese: USA
Anno: 2003
Durata: 125'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.37:1
Genere: drammatico
Regia: Tim Burton
Soggetto: Daniel Wallace (romanzo)
Sceneggiatura: John August
Produttore: Bruce Cohen, Katterli Frauenfelder, Dan Jinks, Richard D. Zanuck
Produttore esecutivo: Arne Schmidt
Casa di produzione: Columbia Pictures Corporation, Jinks/Cohen Company, The Zanuck Company
Distribuzione (Italia): Columbia Tristar Films Italia
Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Ed Bloom giovane
Albert Finney: Ed Bloom anziano
Billy Crudup: Will Bloom
Jessica Lange: Sandra Bloom anziana
Alison Lohman: Sandra Bloom giovane
Helena Bonham Carter: Jenny/La strega
Robert Guillaume: Dr. Bennett
Marion Cotillard: Josephine
Matthew McGrory: Karl il gigante
Miley Cyrus: Ruth da piccola
David Denman: Don Price a 18-22 anni
Steve Buscemi: Norther Winslow
Danny DeVito: Amos Calloway
Deep Roy: Mr. Soggybottom
Doppiatori italiani:
Riccardo Rossi: Ewan McGregor
Luciano De Ambrosis: Albert Finney
Vittorio De Angelis: Billy Crudup
Micaela Esdra: Jessica Lange
Valentina Mari: Alison Lohman
Cristiana Lionello: Helena Bonham Carter
Giorgio Lopez: Danny DeVito
Angelo Nicotra: Robert Guillaume
Mino Caprio: Steve Buscemi
Alessandro Rossi: Matthew McGrory
Nino Prester: London Wainwright III
Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Chris Lebenzon, Joel Negron
Effetti speciali: Robin A. Linn, Hans Metz, Stan Parks, Stan Winston
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Colleen Atwood, Donna O'Neal
trama
Edward Bloom ama raccontare della sua vita.
le sue storie, nonostante narrino episodi di vita vissuta sembrano del tutto fantastiche e quindi poco credibili.
Suo figlio Will non apprezza quest'attitudine del padre; accusandolo di rendersi ridicolo.
Will vorrebbe conoscere la vera storia della vita di Edward ma quest'ultimo è legatissimo ai suoi racconti e li difende proprio in vistù del fatto che li ritiene corrispondere a verità...
recensione
Tim Burton è in assoluto uno dei miei "cantastorie" preferiti.
dargli la possibilità di narrare un racconto significa regalare a tutti la possibilità di sognare a qualsiasi età.
ma che succede se la trama è il racconto di un'uomo che adora raccontare storie incredibili?
la risposta è piuttosto semplice, il film che ne risulta è un vero e proprio capolavoro!
devo ammettere che la prima volta che vidi questo film rimasi delusa.
non mi piacque, non lo capii e di conseguenza non lo volli più vedere.
il caso vuole che mi è capitata l'occasione di dargli "una seconda possibilità" dopo molti anni.
probabilmente di cinema ci capivo molto poco considerando l'idea che mi ero fatta di "Big Fish", ma l'importante è poter riparare al danno...
la trama è di una bellezza impalpabile al pari delle straordinarie vicende che vengono narrate da Edward.
una metafora della vita in grado di rendere persino l'addio al mondo terreno, meno doloroso.
i racconti surreali narrati più volte da Edward finiscono per rimpiazzare la realtà rendendola estremamente più interessante.
la verità si confonde nel mito ed una volta entrati nel mito è possibile non morire mai.
lo stesso discorso vale per le storie che ci raccontano da bambini, rimangono immutate per sempre.
il cast è eccellente, e nonostante la mancanza del feticcio Deep, l'interpretazione di Ewan McGregor, leggermente sopra le righe, regala ad Edward quella spiccata inclinazione all'iseguir ciò che l'uomo medio spesso eviterebbe
.
bravissimi anche Albert Finney, Jessica Lange, Danny DeVito, Helena Bonham Carter ed Alison Lohoman, delicata e leggera come una piuma ma allo stesso tempo intensa nella sua interpretazione.
le musiche, firmate da Danny Elfman, sono l'ennesima dimostrazione di quanto questo compositore sia perfetto per dare voce alle immagini delle opere di Tim Burton.
il sottofondo musicale calza al pari di un guanto.
la componente emozionale è forte e Burton non è certo un novellino nel campo, riesce ad arrivare nel profondo dello spettatore e a lasciargli addosso un piccolo frammento di fantasia.
sono riuscita a cogliere alcuni riferimenti a pellicole diverse, una fra tutti, "Edward Mani di Forbice" ricordato a mio parere sia con le "mani" che commercializza Edward, che con la particolare tuta total black che indossa il protagonista quando è un ragazzino.
Inoltre sembra esserci un richiamo a "il signore degli anelli" con riferimento a Barbalbero che sembra essere stato ricreato nella foresta dei ragni attraversata da Edward.
il film dura circa due ore, ma la cosa strordinaria è che il tempo durante la visione dà come l'impressione di dilatarsi, scorrendo in maniera surreale, proprio come la storia, senza mai appensantire ma avvolgendo con un'atomosfera che si vorrebbe non dover lasciare mai.
Big Fish sembra voler dimostrare che i racconti, anche i più fantastici, spesso sono più veri della verità stessa.
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Desiderio
Titolo originale: Yokujo Cimax
Autore: Ayane Ukyo
Disegni: Ayane Ukyo
Tankōbon: 7 (completa)
Editore it.: planet manga
1ª edizione it.
Lettura it.: originale (da destra a sinistra)
Genere: Shōnen
Autore: Ayane Ukyo
Disegni: Ayane Ukyo
Tankōbon: 7 (completa)
Editore it.: planet manga
1ª edizione it.
Lettura it.: originale (da destra a sinistra)
Genere: Shōnen
trama
Mio Omori è una giovane ragazza che non versa in facili condizioni economiche, oltre a frequentare la scuola lavora come cameriera alle dipendenze di una ricca famiglia i Jinnai.
Shoei, primogenito della casata Jinnai è amico di Mio fin dall'infanzia ma i due sono entrambi cresciuti comincia ed il loro rapporto cambia radicalmente, diventando molto particolare. i loro incontri sono caratterizzati dalla forza di carattere di Shoei in grado di investire Mio che appare indifesa e priva di volontà quando è con lui...
recensione
questo manga rappresenta per l'autrice il primo lavoro rivolto ad un pubblico maturo.
il primo volume è in grado di tenere con il fiato sospeso sia per la trama (un misto di incontri passionali, e un giallo da risolvere) sia per la caratterizzazione dei personaggi... ma la suspance viene meno piuttosto presto, a partire dai volumi successivi, quando la storia inizia ad essere trascinata e poco incline ai colpi di scena.
quello che pare essere un racconto a sfondo giallo si rivela un banale diversivo per non dover parlare costantemente del rapporto dei due protagonisti, che, nemmeno a dirlo sembra essere del tutto prevedibile.
la cosa che mi è piaciuta di meno, sono stati gli sfondi del manga, quasi del tutto assenti, che mettevano in evidenza delle tavole spoglie a volte con protagonisti esclusivamente i personaggi, ignorando del tutto le ambientazioni.
vorrei fare una precisazione, nonostante Desiderio negli ultimi volumi perda molto in intensità è indubbiamente migliore di molte opere a sfondo scolastico in cui mi sono imbattuta nell'ultimo periodo.
lunedì 2 marzo 2009
non tutto è come sembra
salve stranieri,
a volte sembra che quello che ci capita intorno sia avvolto dal mistero.
certi avvenimenti sembrano non avere spessore e la realtà continua a rappresentare il punto interrogativo contro il quale scontrarsi giorno dopo giorno!!!
non sempre tutto è inspiegabile, a volte fare un'analisi potrebbe sembrare più facile del previsto... quello che si presenta agli occhi è la pura e vera essenza del giusto!
ed invece non può esistere conclusione più errata!
ogni caso è diverso: a volte ciò che sembra è, ma il più delle volte ciò che sembra non è; ed io aggiungerei: "PER FORTUNA!"
dopo il mio discorso così affine a quello del brucaliffo de "il paese delle meraviglie" cercherò di essere piàù chiara.
tenere gli occhi, e possibilmente anche le orecchie, ben aperti è forse l'unico modo per poter cercare di avvicinarsi alla verità il più possibile.
mi ripeto sempre che non esiste solo il bianco o il nero, ma anche le sfumature.
spesso me ne dimentico perchè preferisco avere una visione netta di quello che mi è dato vedere, ma più vado avanti e più mi accorgo di quanto ogni piccola differenza di colore possa far cambiare lo scenario...
lo so... come mio solito sclero nei post dedicati al journal, ma mi è comodo per ricordare... per tenere sott'occhio le apparenti banali scoperte di vita vissuta...
determinate azioni portano a delle conseguenze, e non sempre si è pronti ad addossarsi la responsabilità di quello che si dice e fà (io non le vorrei accettare quasi mai)...
le cose potrebbero essere estremamente semplici se solo lo si volesse davvero.
invece continua l'incessante sfilata della falsità...
la finzione è bella solo nei film... nella vita è un'altra storia!!!
ora vi lascio... sperando di non avervi fatto brutta impressione, e alla prossima!
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