domenica 26 luglio 2009

Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue


Titolo originale: Harry Potter and the Half-Blood Prince
Lingua originale: inglese
Paese: Regno Unito/USA
Anno: 2009
Durata: 153 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: Avventura, fantastico
Regia: David Yates
Soggetto: J.K. Rowling
Sceneggiatura: Steve Kloves
Produttore: David Heyman, David Barron
Casa di produzione: Warner Bros
Distribuzione (Italia): Warner Bros

Interpreti e personaggi

* Daniel Radcliffe: Harry Potter
* Rupert Grint: Ron Weasley
* Emma Watson: Hermione Granger
* Tom Felton: Draco Malfoy
* Bonnie Wright: Ginny Weasley
* Evanna Lynch: Luna Lovegood
* Matthew Lewis: Neville Paciock
* James Phelps: Fred Weasley
* Oliver Phelps: George Weasley
* Michael Gambon: Prof. Albus Silente
* Alan Rickman : Prof. Severus Piton
* Jim Broadbent: Horace Lumacorno
* Maggie Smith : Prof.ssa Minerva McGranitt
* Robbie Coltrane: Rubeus Hagrid
* Jessie Cave: Lavanda Brown
* David Thewlis: Remus Lupin
* Natalia Tena: Ninfadora Tonks
* Julie Walters: Molly Weasley
* Mark Williams: Arthur Weasley
* Hero Fiennes-Tiffin: Tom Riddle bambino
* Frank Dillane: Tom Riddle sedicenne
* Helena Bonham Carter: Bellatrix Lestrange
* Helen McCrory: Narcissa Malfoy
* Timothy Spall: Peter Minus
* Freddie Stroma: Cormac McLaggen

Fotografia: Bruno Delbonnel
Montaggio: Mark Day
Musiche: Nicholas Hooper
Tema musicale: John Williams
Scenografia: Stuart Craig

trama
Albus Silente insieme ad Harry cerca di convincere il professor Lumacorno a tornare ad insegnare ad Hogwarts, il mago dapprima rifiuta l'offerta ma alla fine si arrende alle richieste del preside.
il motivo per cui Silente lo rivorrebbe alla scuola di magia è ancora sconosciuto ad Harry, ma presto le intenzioni del preside saranno rese note al ragazzo.
Lumacorno possiede un ricordo essenziale affinchè Voldermort possa essere sconfitto...
solo dopo molti tentativi non andati a buon fine, Harry riesce ad avere il ricordo tanto prezioso: Voldermort quando ancora frequentava Hogwarts ed era conosciuto solo con il nome di Tom Riddle, aveva chiesto al suo professore cosa fosse un horcrux e a cosa servisse. Lumacorno spiega al ragazzo che è un modo per poter non morire mai perchè l'horcrux è un oggetto che può contenere l'anima di un mago permettendogli di non essere sconfitto a meno che l'oggetto stesso non sia distrutto.
Silente ed Harry vanno alla ricerca di uno degli horcrux in cui Voldermort ha lasciato un pezzo della sua anima, ma il ritorno ad Hogwarts è poco felice.
Draco Malfoy è riuscito a far entrare i mangiamorte all'interno dell'istituto e a sorpresa il professor Piton rivela la sua vera identità non risparmiando la vita neppure a una delle personalità di maggior rilievo di tutto il mondo magico...

recensione
il sesto capitolo delle avventure del mago più famoso del mondo si discosta molto dai film precedenti.
molto più spazio viene dedicato ai rapporti personali dei ragazzi. i problemi di cuore di Harry, Ron ed Hermione danno vita a parentesi molto divertenti, spesso buffe ma sempre spassose; questo concentrarsi molto sull'aspetto romantico della storia va però a togliere molto spazio all'azione.
questo è senza dubbio il film di Harry Potter in cui succede meno dal punto di vista della battaglia tra bene e male.

certo l'epilogo apre numerosi scenari e nuove possibilità. la morte del più grande mago vivente rende tutto più complicato anche se io rimprovero spesso quando i momenti topici del film sembrano fuggire via senza regalare quell'incisività necessaria affinchè si possa entrare nella storia.

il cast confermato ormai da molti film vede Rupert Grint interpretare un ruolo comico, forse il più divertente della saga. i protagonisti sono cresciuti insieme agli spettatori e quindi esiste una sorta di affetto nei confronti dei personaggi.

molto bella la ricostruzione di Hogwarts sempre più particolareggiata.
ottimi gli effetti speciali; davvero impossibile non notare il massiccio uso che se ne fa, ma dato il budget era inevitabile.
buona la colonna sonora.

David Yates giù regista dell'episodio precedente conferma di non riuscire a regalare alla saga quel tocco di "magia" assolutamente necessario per rapire il pubblico, cosa che era invece riuscita, in buona parte a Columbus regista del primo e secondo episodio, e che invece era riuscita appieno ad Alfonso Cuaròn regista di "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban".

trailer

Se7en


Titolo originale: Se7en
Paese: USA
Anno: 1995
Durata: 127'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2,35:1
Genere: thriller, drammatico
Regia: David Fincher
Soggetto: Andrew Kevin Walker
Sceneggiatura: Andrew Kevin Walker
Casa di produzione: New Line Cinema
Distribuzione (Italia): Cecchi Gori Group

Interpreti e personaggi

* Brad Pitt: detective David Mills
* Morgan Freeman: detective William Somerset
* Gwyneth Paltrow: Tracy Mills
* Kevin Spacey: John Doe
* R. Lee Ermey: capitano di polizia

Episodi:
Fotografia: Darius Khondji
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Arthur Max

Premi:

* National Board of Review Awards 1995: miglior attore non protagonista (Kevin Spacey)
* 3 MTV Movie Awards 1996: miglior film, attore più attraente (Brad Pitt), miglior cattivo (Kevin Spacey)
* Fantasporto 1996: Gran Premio per il miglior film
* 2 Empire Award 1997: miglior film, miglior attore (Morgan Freeman)



trama
il detective Somerset sta per andare in pensione e il suo sostituto è il giovane detective Mills.
Somerset prima di ritirarsi definitivamente, viene affiancato a Mills per una caso molto particolare: una serie di omicidi compiuti da uno spietato serial killer.
ogni vittima viene ritrovata con un deciso riferimento ad uno dei sette peccati capitali.
durante le indagini i due uomini riescono a trovare l'abitazione del killer, John Doe, nonché l'assassino stesso e dopo aver provato a catturarlo devono accontentarsi di poter mettere mano al suo appartamento.
il colpo di scena inaspettato arriva nel momento in cui il killer si presenta alla centrale di polizia per costituirsi.
l'avvocato dell'assassino, riferisce a Somerset e a Mills che mancano solo due vittime affinchè l'opera sia considerata compiuta e che Doe avrebbe confessato tutto ai due detective...
tutto sembrerebbe spostare l'attenzione proprio su Somerset e Mills, prossime vittime dell'assassino, eppure la storia avrà un epilogo totalmente differente...

recensione
la prima cosa che mi viene in mente pensando a questo film è... Kevin Spacey!
nonostante il cast vanti la presenza di Morgan Freeman e Brad Pitt, Spacey è il fulcro di tutta la trama.
la sua espressione, il suo tono di voce, estremamente coerente quanto insano, merita davvero di essere ricordato tra i migliori cattivi che abbia mai visto.

molti meriti vanno al regista, David Fincher, reo di aver messo in piedi un thriller del tutto innovativo.
gli ingredienti della suspense ci sono tutti: il killer pazzo e sanguinario nonchè maniaco, i detective alla prese con le indagini, eppure la novità, l'uscita dai canoni del genere si avverte.

il finale è a sorpresa per questo mi sono limitata a non dire quasi nulla nella trama, e farò lo stesso nella recensione per non togliere il gusto della sorpresa a chi ancora non ha avuto modo di poterlo vedere.

buona la colonna sonora di Howard Shore.

ho particolarmente apprezzato la scelta di non far comparire il nome di Kevin Spacey tra i titoli iniziali, l'effetto sorpresa è assicurato. non a caso il nome dell'attore risulta essere il primo a comparire invece nei titoli di coda.

ottima pellicola per chi ama il thriller, la pioggia e le atmosfere cupe.

trailer

sabato 25 luglio 2009

Lady Oscar


manga
Titolo originale: Versailles no Bara
Autore: Riyoko Ikeda
Editore: Shūeisha
1ª edizione: 1972
Collana 1ª ed.: Shukan Margaret
Tankōbon: 9 (completa)
Editore it.: Fabbri Editori, d/visual
1ª edizione it.: 3 ottobre 1982 – 7 ottobre 1984
Collana 1ª ed. it.: Candy Candy (suppl., 106 nn.)
Periodicità it.: settimanale
Tankōbon it.: 21 (completa)
Censura it.: autocensura
Colore: colorato nell'ed. it.
Genere: Shōnen, Shōjo, Drammatico, Storico
Temi: romanzo storico
Cronologia:
1. La/e Rosa/e di Versailles - Le avventure di Lady Oscar
2. Versailles no bara gaiden

anime
Titolo originale: Versailles no Bara
Autore: Riyoko Ikeda
Regia: Osamu Dezaki, Tadao Nagahama epp. 1~18
Sceneggiatura: Yoshi Shinozaki, Keiko Sugie, Masahiro Yamada
Character design: Shingo Araki, Michi Himeno
Studio: Tokyo Movie Shinsha
Musiche: Koji Makaino
Rete: Nippon Television (NTV)
1ª TV: 10 ottobre 1979 – 3 settembre 1980
Episodi: 40 (completa)
Durata ep.: 25'
Rete italiana: Italia 1
1ª TV it.: 1° marzo 1982

trama
francia, la rivoluzione francese è vicina, ma quando ancora non si sospettava neppure del malcontento del popolo nasceva lei, la più pura e bianca tra tutte le rose di Versailles: Oscar François de Jarjayes.
allevata come un uomo da suo padre che la desidera quale erede della nobile famiglia dei Jarjayes, Oscar cresce bella come poche.
sempre accompagnata dal fidato Andrè, verrà nominata comandante della guardia reale. giura fedeltà alla regina Maria Antonietta cercando di rimanerle sempre accanto e di evitare che la giovane regina venuta dall'austria commetta troppi errori.
i timori di Oscar si dimostrano più fondati di quanto possa sembrare, infatti la regina si espone allo scandalo con facilità, specie se c'è di mezzo il conte Hans Axel di Fersen.
L'affascinante svedese ruberà il cuore di Maria Antonietta e anche quello di Oscar che si scopre donna dopo tanti anni vissuti come un uomo.
dovranno passare molti anni prima che Oscar riesca a dimenticare il conte di Fersen.
la famiglia reale tanto cara ad Oscar subirà duri colpi; specialmente la regina Maria Antonietta che vede accrescere la sua impopolarità tra il popolo a causa dei suoi numerosi sprechi e costose amicizie.
poco prima della vigilia della rivoluzione francese, Oscar, sempre pronta a mettersi in discussione, lascia il comando della guardia reale per prendere il comando dei soldati della guardia.
il suo felede Andrè è sempre al suo fianco ma molte cose sono cambiate: il ragazzo la ama da sempre ma non riesce più a tenere celati i suoi sentimenti, inoltre dopo un gravoso incidente Andrè perde per sempre l'uso dell'occhio sinistro ed anche il destro comincia a dargli problemi.
anche Oscar scopre di non godere di ottima salute, riconosce i sintoni della tisi ma nonostante tutto sceglie di tenere segrete le sue condizioni fisiche.
troppo tardi Oscar scoprirà di ricambiare il sentimento del suo amico di sempre, infatti dopo lo scambio di promesse che i due giovani finalmente riescono a farsi, Andrè, il 13 Luglio 1789 muore a causa di una pallottola vagante.
Oscar in preda alla disperazione più totale quasi non riesce più ad assolvere il suo compito di comandante, nonostante abbia scelto, a dispetto del fatto che sia nata in una famiglia nobile, di combattere fianco a fianco con la popolazione francese a favore della rivoluzione.
invocata, chiamata e desiderata dagli altri soldati della guardia, Oscar guiderà per l'ultima volta i suoi soldati: alla bastiglia i soldati posti a guardia della fortezza le spareranno una pioggia di colpi di fucile mettendo fine alla sua dolorosa esistenza.
Oscar e Andrè verranno seppelliti una accanto all'altro.

recensione
Lady Oscar è uno dei miei manga preferiti.
lo sfondo storico, gli intrighi e la vita di corte a Versailles nel '700, rendono questa opera tra le più belle mai prodotte.
i personaggi, tutti, sono caratterizzati in maniera eccellente. la regina Maria Antonietta, la più bella tra tutte le dame, gode di un fascino senza pari, vittima della sua infelicità, non sarà in grado di salvare neppure se stessa dalla feroce rivoluzione francese.
il conte di Fersen è reo di aver reso consapevole Oscar della sua innegabile natura di donna. il comandante sceglie addirittura di indossare per la prima (ed ultima) volta gli abiti che per anni aveva sempre tenuto lontano.
forse il personaggio più sofferente, e uno dei più belli, è André Grandier.
amico di infanzia di Oscar: non gode di nessun titolo nobiliare e questo non gli permetterà di dichiararsi ad Oscar e di chiederla in moglie.
sarà quasi sempre un ombra accanto alla donna che ama osservando in silenzio e soffrendo nel vederla sospirare per un altro uomo.
nonostante tutto non sarà mai in grado di separarsi da lei, neppure quando la donna gli ordina di non essere più al suo fianco.
disposto a dare la sua vita per Oscar, non gli importerà di compromettere per sempre la vista, l'unico suo rammarico sarà quello di non poter più vedere il volto dell'amata nonostante il viso di Oscar sia impresso a fuoco nella mente e nel cuore di Andrè.
l'esistenza dell'uomo, così come quasi tutte quelle dei protagonisti di questa storia, vanta di pochi momenti felici; infatti Andrè dopo essere riuscito ad unirsi alla sua anima gemella muore, non potendo più restare accanto alla sua compagna di sempre, e senza poter vivere i momenti felici che aveva spesso sognato.
Oscar è senza dubbio il personaggio più puro e leale di tutta la storia. la sua anima non conosce macchia; per lei, tra le tante varietà di rose esistenti in natura, Andrè avrebbe scelto sicuramente una rosa bianca.
coraggiosa e determinata, non si abbandonerà mai ad un capriccio, costretta a rinunciare alla sua natura di donna crede di poter sopportare la cosa con facilità, ma la negazione di se stessa comporterà molta più sofferenza di quanto potesse pensare.

a differenza del manga, a tratti molto divertente per non dire comico, l'anime è caratterizzato da un'atmosfera più seriosa, talvolta cupa.
la sceneggiatura è bellissima sia per quanto riguarda il cartone animato che per il fumetto.
non mancano di certo differenze per quanto riguarda la trama ma oserei quasi dire che gli ultimi episodi dell'anime sono addirittura più belli degli ultimi volumi del manga.
la serie animata, infatti, dopo un cambio di regia avutosi verso la metà degli episodi, guardagna moltissimo. la storia è molto più dinamica, intensa, passionale ed emozionante, molto più di quanto non lo fosse prima.
indimenticate molte battute dei personaggi, mi permetto di riportarne alcune:
- Oscar: "L'amore può portare solo a due cose: alla felicità completa o ad una lenta e triste agonia"
Fersen: "No, no Oscar. per quanto ne so io l'amore porta solo ad una lenta e triste agonia "
- André: "Una rosa è una rosa anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà, Oscar."

l'unico mio rammarico è dovuto alla censura che come al solito colpisce moltissimi anime trasmessi in italia; nonostante il doppiaggio che mi ha molto soddisfatto non posso rimanere indifferente di fronte alle ridicole rivisitazioni e correzioni apportate ad alcuni episodi.

Lady Oscar è forse l'unica opera del genere manga/anime che è stata in grado di commuovermi.
l'amore tra Oscar ed André è quasi una tortura per lo spettatore che vede queste due creature prima sfiorarsi per poi doversi dire addio per sempre.
conclusione migliore non si poteva sperare, specialmente per quanto mi riguarda essendo amante delle storie con finale triste, per non dire tragico.
Oscar ed Andrè, dopotutto, rappresentavano la tranquillità e la purezza di ciò che esisteva in Francia prima della rivoluzione francese, la parte buona della nobiltà nonostante André non fosse nobile.
non avrebbero potuto sopravvivere al tumulto che tanto aveva cambiato la francia nel profondo; non avrebbero potuto rappresentare più il volto di una nazione che si presentava ormai diversa...

sigla prima versione


sigla seconda versione

venerdì 24 luglio 2009

Sailor Moon


Titolo originale: Bishōjo senshi Sērā Mūn
Autore: Naoko Takeuchi
Editore: Kodansha
1ª edizione: febbraio 1992 – marzo 1997
Collana 1ª ed.: Nakayoshi
Tankōbon: 18 (completa)
Editore it.: Star Comics
1ª edizione it.: 1 giugno 1995 – 1 giugno 1999
Periodicità it.: mensile
Tankōbon it.: 49 (completa) + 2 speciali di cui 1 speciale composto da 4 volumi
Rilegatura it.: brossura
Lettura it.: ribaltata rispetto all'ed. orig.
Genere:

* Shōjo
* Mahō shōjo

trama

Usagi Tsukino, una giovane ragazza, scoprirà di custodire in sè un potere straordinario.
aiutata da una gatta parlante, Luna, che le regala una spilla magica, Usagi scopre di potersi trasfornare in Sailor Moon, una potente guerriera vestita alla marinara che nel nome della luna ha il compito di mantenere la pace e la tranquillità sulla terra.
Sailor Moon non lotta da sola, ma è affiancata da altre guerriere, Sailor Mercury, Mars, Jupiter e Venus.
inoltre spesso Tuxedo Kamen (in italia Mylord) accorrerà spesso in aiuto di Sailor Moon e l'aiutera nella sua difficile missione.
le cinque ragazze devono ritrovare il cristallo d'argento e proteggere la principessa della luna.
la regina Metallia è il loro primo grande e temibile nemico.
essendo composta da cinque serie, la saga di Sailor Moon si arricchisce di numerosi personaggi.
nella seconda serie arriva Chibiusa, una bambina molto particolare che inizialmente si mostra molto dura verso Usagi, pretende da lei il cristallo d'argento.
dopo la piccola Lady anche Sailor Pluto fa la sua comparsa ufficiale, in veste di guardiana della porta del tempo e dello spazio.
i nemici da combattere sono questa volta gli abitanti della luna nera, su tutti il meschino death phantom.
la terza serie dà il benvenuto alle guerriere del sistema solare esterno, le "outer senshi", Sailor Uranus, Sailor Neptune, Sailor Saturn, insieme a Sailor Pluto formano un gruppo di guerriere potenti che si uniranno alle "inner senshi" per aiutare Sailor Moon nella sua lotta contro l'esercito del silenzio e il faraone 90.
la quarta serie rivela numerosi poteri e affascinanti storie che ancora erano sconosciuti all'appassionato pubblico.
Elios è costretto ad essere imprigionato nel corpo di un cavallo alato pur di proteggere il principe Endymion e la terra dall'attacco della regina Nehellenia.
la quinta serie vede il massimo compimento di potenza di Sailor Moon.
la guerriera questa volta si troverà ad affrontare le altre guerriere Sailor, comprese quelle delle altre galassie.
questa serie vanta la presenza di tutte le Senshi passate e future. il nemico da sconfiggere è un'altra guerriera Sailor, Galaxia anche se alla fine il vero cattivo si dimostrerà essere Caos.

recensione

Sailor Moon è senza ombra di dubbio uno dei manga più popolari del mondo.
le guerriere vestite alla marinara hanno ispirato moltissimi manga prodotti successivamente.
il punto di forza di Sailor Moon a mio avviso risiede nel mettere insieme storia d'amore, amicizia e lotta contro le forze del male in modo da non scontentare la grossa fetta di pubblico a cui si rivolge.

se nell'anime molti aspetti vengono messi in secondo piano o sono comunque meno visibili, nel manga sono apprezzabilissimi i numerosi riferimenti all'astronomia, ai pianeti, alle forze che goverano l'universo e quel complesso mix di leggende, racconti popolari e teorie scientifiche che forniscono continua ispirazione per l'autrice: dalla scelta dei nomi delle guerriere Sailor ai loro poteri.

il manga è composto da 49 volumi, un numero notevolmente inferiore agli episodi prodotti per l'anime.
i nemici godono di una visibilità inferiore rispetto a quella che hanno nel cartone animato, ma nonostante tutto i loro caratteri, le loro influenze e le loro caratteristiche sono ampiamente descritte.

la trama nel manga è più lineare rispetto all'anime, il cristallo d'argento accompagna Sailor Moon, dal primo all'ultimo volume, si evolve e prende forme diverse ma è sempre la pietra per eccellenza per tutta la durata della storia.

il personaggio di Chibiusa, spesso irritante nell'anime, è in realtà molto più complesso di ciò che sembra.
il carattere così passionale, spesso iroso, della Piccola Lady trova spiegazione nel fatto che la bambina nonostante i suoi anni, non riesca a crescere e quindi la futura regina vede rinchiusa se stessa in un corpo di bambina che fatica a contenere tutti i sentimenti, sogni e passioni.

Usagi Tsukino (Bunny nella versione italiana) è molto più matura e piacevole; poco capricciosa e piagnucolona rispetto al cartone animato, la principessa perfetta: bellissima e regale fin dai primi volumi.
pronta a sacrificarsi per gli altri e per la salvezza.

Sailor Moon è in assoluto uno dei miei manga preferiti. complesso e non privo di colpi di scena, emoziona specialmente nei punti in cui la protagonista è pronta a sacrificarsi e difatti si sacrifica per il bene del prossimo.

una vera e propria immersione nei buoni sentimenti. il bene e il male in perenne lotta non sono poi così antagonisti; il confine è sottile e spesso bisogna essere in grado di cogliere le sfumature.
l'amore eterno sembra quasi possibile per Usagi e Mamoru (Bunny e Marzio), parti complementari di una forza che trova origine da una sorta di connessione tra le forze dell'universo, o meglio tra luna e terra, impegnate in una infinita danza finché l'universo non cesserà di esistere.

giovedì 23 luglio 2009

C'era una volta Pollon


Titolo originale: Ochamegami Monogatari Korokoro Poron
Autore: Hideo Azuma
Regia: Takao Yotsuji
Rete Fuji TV
1ª TV: 8 maggio 1982 – 26 marzo 1983
Episodi: 46 (completa)
Durata: 30'
Rete italiana: Italia 1
1ª TV it.: settembre 1984

storia
Pollon la figlia di Apollo, beniamina di tutti gli dei, è una simpatica bambina dai capelli biondi che cerca con tutte le sue forze di poter diventare una vera dea.
nonostante i suoi sforzi, spesso si troverà nei guai facendo infuriare quel don giovanni di Zeus, e molti altri dei che vivono beatamente nell'olimpo.
sempre accompagnata dal suo amichetto Eros, il dio dell'amore (che ha l'aspetto di un bambino parecchio bruttarello con le ali), conoscerà molte figure mitiche dell'antica grecia aiutandole a risolvere i loro problemi.
la vera svolta arriva quando Pollon conoscerà la dea delle dee, che la istruirà nelle sue peripezie affinchè la bambina possa diventare una dea a tutti gli effetti.
lo stesso Zeus regalerà alla nipotina un salvadanaio nel quale poter collezionare tante monete quante le buone azioni che Pollon sarà in grado di compiere. una volta riempito il salvadanaio la beniamina di tutti gli dei potrà diventare una dea a sua volta...

recensione
se si ha voglia di passare qualche minuto nella più completa spensieratezza, Pollon è l'ideale.
il suo taglio comico, le sua trama semplice e lineare la rende godibile e divertente.
indimenticabile l'aspetto di molte divinità ed il loro stile di vita, come per esempio Zeus il farfallone oppure Apollo, il dio del sole spesso in ritardo a lavoro.

i grandi miti greci sono quasi tutti ricordati, ovviamente ampiamente rivisitati, durante gli incontri che Pollon farà nel suo percorso per poter diventare una dea.
risulta piacevole fare un piccolo ripassino, almeno per quanto riguarda i nomi degli indimenticati ed indimenticabili protagonisti della mitologia greca.

d'obbligo il lieto fine che vede Pollon raggiungere la condizione di dea, precisamente quella della Speranza che più si adatta al carattere solare di questo simpatico personaggio.

sigla

lunedì 20 luglio 2009

cambio d'abito...


salve stranieri...

era davvero moltissimo che non scrivevo un intervento sul "journal".
quale occasione migliore se non quella del nuovo vestito che ho pensato di dare al blog?

certo so bene che ci sono molte cose da migliorare ma chi già ha avuto modo di imbattersi in questo piccolo angolo di rete, avrà sicuramente notato il cambiamento!
tutti gli appassionati di cinema avranno notato che il logo che domina tutti gli interventi de "la cantastorie" non è altro che un'immagine tratta da "Alice in Wonderland" il prossimo film di Tim Burton.

in realtà questa foto ha subito un piccolo ritocco rispetto all'originale, che vede i due gemelli della favola di "Alice nel paese delle Meraviglie" davanti al cancello.
io invece volevo che nell'immagine ci fosse solo Alice; e magia!!!... ecco il risultato sperato.
a dirla tutta la magia c'entra ben poco ma quando si ha un amico in grado di graficare, tutto diventa possibile ;) grazie Sion e scusa per averti fatto perdere un intero pomeriggio... :)

contavo di poter inserire un Rotating Banner in modo da poter avere diverse immagini che si susseguissero una dietro l'altra a ogni nuova visualizzazione del blog, ma qualcosa sembra essere andato storto per cui ancora non è possibile vedere questo effetto, spero di poter risolvere al più presto!
ho inserito qualche nuovo widget che spero sia carino da vedere e da sentire... come il lettore ipod in grado di allietare con della musica in vostro soggiorno su "la cantastorie"; oppure le simpatiche emoticon che ora possono utilizzare tutti coloro che vorranno lasciare un commentino a questo blog ;)

non voglio dilungarmi troppo sull'illustrare tutte le modifiche che ho apportato, spero solo che possano ottimizzare al meglio il blog.
è doveroso invece un altro ringraziamento.
non essendo (purtroppo) un luminare di internet, codici HTML, widget ecc. mi affido ad una guida preziosa: Tenebrae e il suo "Creare Blog".
lascio a chi voglia beneficiare servirsi delle sue preziosissime dritte il link al blog:

(se siete del blogger, buon divertimento!)

prima di lasciarvi devo però fare anche un altro doverosissimo ringraziamento...
essendo io molto distratta, spesso mi capita di fare errori di battitura e di non accorgermi di averli fatti neppure dopo la rilettura dei miei articoli.
per fortuna in mio soccorso c'è Davide che con infinita pazienza rilegge tutti i miei post prima che li pubblichi.
questa volta non gli ho fatto vedere quest'articolo spero di non aver combinato disastri.

bene ora vi lascio, spero di poter presto tornare a mettere nuovi articoli...
passate un buon anniversario (40°) dal primo sbarco sulla luna...
bye bye

sabato 4 luglio 2009

Emma


Titolo originale: Emma
Paese: USA/Regno Unito
Anno: 1996
Durata: 121 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: romantico, commedia
Regia: Douglas McGrath
Soggetto: Jane Austen (romanzo)
Sceneggiatura: Douglas McGrath

Interpreti e personaggi
Gwyneth Paltrow: Emma Woodhouse
Jeremy Northam: Mr. Knightley
Alan Cumming: Mr. Elton
Toni Collette: Harriet Smith
James Cosmo: Mr. Weston
Greta Scacchi: Mrs. Weston
Denys Hawthorne: Mr. Woodhouse
Sophie Thompson: Miss Bates
Phyllida Law: Mrs. Bates
Ewan McGregor: Frank Churchill

Fotografia: Ian Wilson
Montaggio: Lesley Walker
Musiche: Rachel Portman
Scenografia: Michael Howells
Costumi: Ruth Myers

Premi:
Premi Oscar 1997: migliore colonna sonora (musical o commedia)
Satellite Awards 1997: migliore attrice in un film commedia o musicale (Gwyneth Paltrow)

trama
Emma Woodhouse, ricca e distinta giovane di ottima famiglia, si diletta a passare le sue giornate intrattenendosi con amici di famiglia con cui poter parlare delle novità che gli incontri, le danze e le feste offrivano puntualmente come materia di gossip sfrenato.
Emma adora riuscire a formare coppie tra i suoi amici, per poi poter veder sfociare il loro rapporto in un matrimonio felice.
dopo un incontro ben riuscito Emma tenta di aiutare la sua amica Harriet a trovare marito, ma gli uomini che vorrebbe vederle accanto non sono dello stesso parere...

recensione
assolutamente godibile, piacevole e rilassante "Emma" è l'adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Jane Austen.
ritengo che questo film non abbia goduto dell'attenzione che meritava.
non è da sottovalutare l'elemento target, rivolto principalmente ad un pubblico femminile.

belli i costumi, incantevoli le ambientazioni, curatissima la sceneggiatura.
veramente ben fatto, mai noioso o stucchevole, basato molto sui giochi recitativi degli attori tanto da sembrare quasi una messa in scena teatrale.

brava senza ogni dubbio è Gwyneth Paltrow.
la parte di Emma sembra che le sia stata cucita addosso; a mio parere meritava anche un riconoscimento per la sua interpretazione, potrei azzardare a dire che ho trovato la sua performance addirittura migliore di quella regalataci nei panni di Viola De Lesseps nel pluripremiato "Shakespeare in love".

indimenticabile, avvolgente ed onnipresente è la colonna sonora composta dalla brava Rachel Portman vincitrice di un oscar proprio per le musiche di "Emma".

trailer

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