venerdì 25 settembre 2009
Constantine
Titolo originale: Constantine
Paese: Stati Uniti
Anno: 2005
Durata: 121 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35:1
Genere: horror
Regia: Francis Lawrence
Soggetto: Jamie Delano e Garth Ennis (dal fumetto Hellblazer)
Sceneggiatura: Kevin Brodbin, Frank A. Cappello
Produttore: Lorenzo di Bonaventura, Akiva Goldsman
Interpreti e personaggi
* Keanu Reeves: John Constantine
* Rachel Weisz: Angela Dodson/Isabel Dodson
* Shia LaBeouf: Chas Kramer
* Djimon Hounsou: Papa Midnite
* Max Baker: Beeman
* Pruitt Taylor Vince: Padre Hennessy
* Gavin Rossdale: Balthazar
* Tilda Swinton: Gabriele
* Peter Stormare: Lucifero
* José Zùñiga: Detective Xavier
Doppiatori italiani:
* Luca Ward: John Constantine
* Laura Romano: Angela Dodson/Isabel Dodson
* Davide Chevalier: Chas Chandler
* Francesco Pannofino: Papa Midnite
* Antonio Palumbo: Beeman
* Massimo Corvo: Padre Hennessy
* Riccardo Rossi: Balthazar
* Giò-Giò Rapattoni: Gabriele
* Dario Penne: Lucifero
* Franco Mannella: Detective Xavier
Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Wayne Wahrman
Musiche: Klaus Badelt, Brian Tyler
Scenografia: Naomi Shohan
Costumi: Louise Frogley
Trama
Angela Dodson dopo il suicidio della sorella gemella Isabel, si rivolge a John Constantine per scoprire le cause che hanno portato Isabel alla morte.
Angela ritiene che la sorella non potesse porre fine alla propria esistenza perché estremamente credente.
Le indagini porteranno Constantine e Isabel a scoprire il piano di Satana.
il demonio vorrebbe istaurare sulla terra il suo regno.
Il diavolo trova l’appoggio dell’angelo Gabriele, quest’ultimo rapisce Angela perché dotata di poteri sovrannaturali.
Constantine si avvale allora dell’intervento di Lucifero che non vede di buon occhio la venuta di un altro signore del male…
Recensione
Non amo avere pregiudizi, ma talvolta mi capita di avere un’idea su un film, un libro, ecc. che si rivela errata.
È il caso di Constantine. Prevedevo un film scontato con una trama poco curata, insomma il classico polpettone da incasso statunitense.
Fortunatamente sono stata smentita.
La pellicola non è certo un film d’autore ma non manca di numerose qualità che lo rendono apprezzabile.
La storia è affascinante; lo scontro tra il bene e il male è sarà anche un tema trattato e ritrattato, ma sempre efficace, specialmente quando c’è l’aggiunta dell’elemento religioso.
Gli angeli e i diavoli sono figure che trasmettono quel senso di eterno e di “sempre esistito” che li rende intoccabili.
Keanu Reeves è abituato ai ruoli “cool”, dopo Matrix si è regalato un’altra pellicola da “prescelto” e non ci fa neppure una brutta figura nonostante il suo volto sia avaro di espressioni.
Rachel Weisz è sempre credibile, e nonostante non sempre brilli di luce propria, non è mai fuori posto.
La mia preferita è Tilda Swinton. Con la sua fisionomia è nata per interpretare ruoli androgeni.
Gli angeli sono asessuati e lei riesce con il suo volto, la sua voce, le sue movenze e il suo fisico, a rappresentare perfettamente la creatura angelica.
Buoni gli effetti speciali; davvero interessante la scenografia.
Forse non tutti sanno che al termine dei titoli di coda c’è un’ultima scena in cui è possibile vedere la trasformazione in angelo dell’assistente di Constantine.
Uno dei pochi film basato su di un fumetto ben riuscito realizzato da Francis Lawrence che passa dal videoclip al cinema con discreti risultati.
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lunedì 21 settembre 2009
Dogma
Titolo originale: Dogma
Paese: USA
Anno: 1999
Durata: 130 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia
Regia: Kevin Smith
Soggetto: Kevin Smith
Sceneggiatura: Kevin Smith
Interpreti e personaggi
* Ben Affleck: Bartleby
* Matt Damon: Loki
* Linda Fiorentino: Bethany Sloane
* Jason Mewes: Jay
* Chris Rock: Rufus
* Alan Rickman: Metatron
* Jason Lee: Azrael
* Salma Hayek: Serendipity
* Kevin Smith: Silent Bob
* Janeane Garofalo: Liz
* George Carlin: Cardinale Ignatius Glick
* Alanis Morissette: Dio
Effetti speciali: Mark Alfrey
Musiche: Alanis Morissette, Howard Shore
Scenografia: Diana Stoughton
Trama
Bartleby e Loki sono due angeli che da troppo tempo sono lontani dal paradiso; scacciati da Dio dopo che Bartleby aveva convinto Loki a non compiere la volontà dell’altissimo.
I due angeli trovano il modo per ritornare nei cieli quando scoprono che nel New Jersey una chiesa era pronta per una riconsacrazione. Se fossero riusciti ad attraversare le porte della casa di Dio, tutti i loro peccati sarebbero stati perdonati e avrebbero risalito il paradiso.
Dio, non potendo accettare che la sua legge divina fosse messa in discussione e per evitare che l’intera esistenza fosse distrutta, si serve di Metatron per comunicare a Bethany, ultima discendente della famiglia di Cristo, che deve fermare i due angeli.
La donna aiutata da Rufus, il tredicesimo apostolo, dalla musa Serendipity e dai due profeti Jay e Bob si recherà nel New Jersey per impedire agli angeli di attraversare le porte della chiesa.
Bartleby e Loki non sono gli unici a desiderare di entrare in chiesa, Azrael vuole che i due angeli riescano nel loro intento…
Recensione
Decisamente una commedia irriverente che senza ombra di dubbio avrà sconvolto le coscienze di tanti cristiani, sempre che abbiano visto il film.
La commedia di Kevin Smith mi è piaciuta, non solo per il modo in cui la fede è stata “adattata” rendendola molto più vicino all’uomo di quanto in realtà sia, ma anche per le numerose tematiche presentate.
Il tema della religione, presentato in modo tanto naturale quanto inaspettato, avrebbe potuto monopolizzare l’attenzione, invece non manca la possibilità di riflettere, di entrare nella psicologia del personaggio e di sentire vicino il suo disagio e le sue ragioni di vita.
Cast discreto senza troppe pretese ma allo stesso tempo efficace, Ben Affleck è all’altezza del suo angelo furioso; Matt Damon è quasi fanciullesco nei panni dell’angelo della morte, sembra capace di uccidere per gioco.
Inaspettata, Alanis Morissette che nei panni di Dio non è molto “onnipotente”, nonostante il regista sembra che volutamente aspirasse a dare alla figura divina, una veste quasi umana.
Brava Linda Fiorentino, piacevole anche solo da ascoltare grazie al suo bel timbro di voce.
La sceneggiatura rappresenta il punto di maggior forza del film; chiara e semplice nel trattare nello spiegare determinati punti, a effetto in altri, nonostante la massiccia presenza di parolacce.
La pellicola presentata al festival del cinema di Cannes ebbe scarso successo eppure ero quasi del tutto sicura che un film del genere potesse riscuotere dalla critica molti applausi.
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venerdì 18 settembre 2009
The gentlemen’s alliance cross
Genere: Shojo
Autore: Arina Tanemura
Casa Editrice: Flag of Japan Shueisha
Volumi: 11
Trama
Haine Otomiya è un’ex ragazza ribelle che frequenta l’istituto dove gli allievi sono classificati in base al loro ceto sociale e la loro ricchezza.
Haine vuole a tutti i costi entrare a far parte del consiglio studentesco perché innamorata dell’imperatore Shizumasa Togu a capo della sua scuola.
Il ragazzo per non essere disturbato dalle sue ammiratrici si finge fidanzato con un altro ragazzo. Solo in seguito si finge fidanzato con Haine che si presta così a essere la ragazza dell’imperatore.
Inizialmente Shizumasa si mostra molto distaccato e freddo nei confronti della ragazza; solo poi, il rapporto tra i due cambierà notevolmente.
Tra gli amici di Haine spiccano l’amica di sempre Ushio, Maora un ragazzo vestito da donna, e Maguri il finto fidanzato di Shizumasa…
Recensione
Molto carino questo manga di Arina Tanemura.
Specialmente i primi volumi catturano l’attenzione del lettore incuriosito dai misteri che non mancano mai nell’accademia imperiale.
I disegni mi sono piaciuti moltissimo, lo stile della Tanemura è riconoscibile.
molta attenzione è dedicata alla cura degli sfondi, sempre ricchi di particolari; e ai vestiti dei personaggi, molto carini e ben studiati.
La trama in alcuni momenti subisce dei cedimenti; in alcune parti la storia non è chiara e cercare di capire le vicende diventa più complicato, anche a causa delle profonde similitudini (indispensabili ai fini della storia) che hanno alcuni personaggi.
L’autrice nell’ultimo volume del manga fa una piccola anticipazione circa la sua prossima opera, un fantasy.
Mi piacerebbe leggerlo, lo stile della Tanemura si presta bene alle atmosfere di una storia fantastica.
martedì 15 settembre 2009
Alice nel paese delle meraviglie
Titolo originale: Alice in Wonderland
Paese: Stati Uniti
Anno: 1951
Durata: 72 min
Colore: colore (Technicolor)
Audio: sonoro (RCA Sound System)
Rapporto: 1.33:1
Genere: musicale, fantastico, commedia, animazione
Regia: Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske
Soggetto: Lewis Carroll
Sceneggiatura: Winston Hibler, Ted Sears, Bill Peet, Erdman Penner, Joe Rinaldi, Milt Banta, Bill Cottrell, Dick Kelsey, Joe Grant, Dick Huemer, Del Connell, Tom Oreb, John Walbridge
Produttore: Walt Disney
Produttore esecutivo: Ben Sharpsteen
Casa di produzione: Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia): RKO Radio Pictures
Animatori: Milt Kahl, Ward Kimball, Frank Thomas, Eric Larson, John Lounsbery, Ollie Johnston, Wolfgang Reitherman, Marc Davis, Les Clark, Norman Ferguson, Hal King, Don Lusk, Judge Whitaker, Cliff Nordberg, Hal Ambro, Harvey Toombs, Bill Justice, Fred Moore, Phil Duncan, Marin Woodward, Bob Carlson, Hugh Fraser, Charles Nichols, Josh Meador, George Rowley, Dan MacManus, Blaine Gibson
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali:
* Kathryn Beaumont: Alice
* Bill Thompson: Il Bianconiglio (White Rabbit), Capitan Libeccio (Dodo)
* Richard Haydn: Il Brucaliffo (Caterpillar)
* Sterling Holloway: Lo Stregatto (Cheshire Cat)
* Ed Wynn: Cappellaio Matto (Mad Hatter)
* Jerry Colonna: Leprotto Bisestile (March Hare)
* Verna Felton: Regina di Cuori (Queen of Hearts)
* Dink Trout: Re di Cuori (King of Hearts)
* J. Pat O' Malley: Pinco Panco e Panco Pinco (Tweedledum and Tweedledee), Baron Tricheco (Walrus), Maestro Carpentiere (Carpenter), Ostrichette (Oysters)
* Joseph Kearns: La Serratura (Door Knob)
* Larry Gray: Biagio, lo spazzacamino (Bill)
* James Macdonald: Toperchio (Dormouse)
* Queenie Leonard: La Margherita (Mother Bird)
* Doris Lloyd: La Rosa (Rose)
* The Melloman: Le Carte pittrici (Card painters)
* Don Barclay: Le altre Carte (Other Card)
* The Disney Chouri: i Fiori
* Heather Angel: Sorella di Alice
Doppiatori italiani:
* Vittoria Febbi: Alice
* Lauro Gazzolo: Il Bianconiglio
* Aldo Silvani: Capitan Libeccio
* Gaetano Verna: Il Brucaliffo
* Stefano Sibaldi: Lo Stregatto
* Carlo Romano: Cappellaio Matto
* Mauro Zambuto: Panco Pinco, Leprotto Bisestile
* Tina Lattanzi: Regina di Cuori
* Amilcare Pettinelli: Re di Cuori
* Vinicio Sofia: Pinco Panco, Maestro Carpentiere
* Mario Besesti: Baron Tricheco
* Giorgio Capecchi: La Serratura
* Wanda Tettoni: La Margherita
* Renata Marini: La Rosa
* Dhia Cristiani: Sorella di Alice
Montaggio: Lloyd L. Richardson
Effetti speciali: Ub Iwerks
Musiche: Mack David, Gene de Paul, Sammy Fain, Winston Hibler, Bob Hilliard, Al Hoffman, Jerry Livingston, Don Raye, Oliver Wallace
Trama
Alice è intenta ad ascoltare la lezione di storia ma si distrae perdendosi nelle sue fantasie.
Mentre è intenta a cantare si accorge che c’è uno strano coniglio bianco col panciotto e l’orologio che, correndo a perdifiato, afferma di essere in ritardo.
Alice spinta da una grande curiosità si mette sulle tracce del bian coniglio e lo segue fino al buco della sua tana.
Vi s’infila dentro e si ritrova nel paese delle meraviglie.
In questo magico mondo, Alice farà degli incontri incredibili, Capitan Libeccio, Pinco Panco e Panco Pinco, i fiori parlanti, il brucaliffo, lo stregatto, il cappellaio matto, il leprotto bisestile, e ovviamente la regina di cuori.
Il paese delle meraviglie sembra quasi un covo di matti e Alice sente il bisogno di avere intorno a se qualcosa che abbia un senso logico…
Recensione
Sono molto affezionata al personaggio di Alice nel paese delle meraviglie. Forse perché mi riesce facile immedesimarmi in lei, una perenne sognatrice alla continua ricerca di qualcosa di meraviglioso.
Il mio blog nasconde, per così dire, più di un riferimento a questa favola. Il coniglio bianco come logo della favicon (il simbolo accanto al nome del blog in alto di fianco all'indirizzo), il nome stesso con cui firmo i miei articoli (usagi vuol dire coniglio in giapponese) e non bisogna dimenticare che il logo stesso del blog è un’immagine del film “Alice in Wonderland” di Tim Burton, è possibile, infatti, riconoscere la piccola Alice vestita di azzurro accanto al cancello…
Dopo questa premessa che ritenevo indispensabile, passo a scrivere del film.
Per anni l’ho considerato uno dei peggiori Classici Disney…
sono sempre stata fan degli altri film Disney, quelli con le grandi storie d’amore come per esempio “la sirenetta”, “la bella e la bestia”, “Aladdin”.
Alice nel paese delle meraviglie invece mi metteva tristezza: la protagonista non era propriamente coccolata dagli altri personaggi della storia, c’è chi voleva darle fuoco, chi desidera tagliarle la testa e Alice mi sembrava spesso triste e con la voglia perenne di tornare a casa.
Crescendo la mia opinione su questa favola è cambiata. Non solo la trama è diversa dalle altre e questo la rende più interessante, ma le situazioni sono davvero cariche di meraviglia e Alice ha acquistato per me un valore che prima non aveva.
Impresso nella memoria, è l’abbigliamento della bambina, un vestito azzurro e un nastrino tra i capelli.
Non tutti forse sanno che Alice nel paese delle meraviglie è il film Disney con più canzoni in assoluto (ulteriore elemento che mi rendono cara la pellicola).
Probabilmente questo è uno dei film di animazione Disney che ha avuto meno successo, ma è forse una favola che si capisce con il tempo e con una determinata maturità.
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