sabato 22 agosto 2009
C’era una volta in America
Titolo originale: Once Upon a Time in America
Paese: USA/Italia
Anno: 1984
Durata: 220 min (versione director's cut), 135 min (versione statunitense curata dal produttore)
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1,85:1
Genere: gangster, drammatico
Regia: Sergio Leone
Soggetto: dal romanzo di Harry Grey
Sceneggiatura: Sergio Leone, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Franco Arcalli, Franco Ferrini
Produttore: Arnon Milchan
Produttore esecutivo: Claudio Mancini
Interpreti e personaggi
* Robert De Niro: David "Noodles" Aaronson
* James Woods: Maximilian "Max" Bercovicz
* Elizabeth McGovern: Deborah Gelly
* Joe Pesci: Frankie Minaldi
* Danny Aiello: capo della polizia Vincent Aiello
* Treat Williams: James Conway O'Donnell
* Tuesday Weld: Carol
* Burt Young: Joe
* William Forsythe: Philip "Cockeye" Stein
* James Hayden: Patrick "Patsy" Goldberg
* Larry Rapp: "Fat" Moe Gelly
* Scott Tiler: "Noodles" da ragazzo
* Jennifer Connelly: Deborah da ragazza
* Rusty Jacobs: Max da ragazzo/David Bailey
* Mike Monetti: "Fat" Moe da ragazzo
* Darlanne Fluegel: Eve
* Mario Brega: Mandy
* Richard Bright: Chicken Joe
Doppiatori italiani:
* Ferruccio Amendola: David "Noodles" Aaronson
* Sergio Fantoni: Maximilian "Max" Bercovicz
* Rita Savagnone: Deborah Gelly
* Leo Gullotta: Frankie Minaldi
* Carlo Giuffré: Capo della polizia Vincent Aiello
* Cesare Barbetti: James Conway O'Donnell
* Maria Pia Di Meo: Carol
* Gigi Reder: Joe
* Luciano De Ambrosis: Philip "Cockeye" Stein
* Angelo Nicotra: Patrick "Patsy" Goldberg
* Franco Latini: "Fat" Moe Gelly
* Riccardo Rossi: "Noodles" da ragazzo
* Georgia Lepore: Deborah da ragazza
* Massimo Rossi: Max da ragazzo/David Bailey
* Francesco Pezzulli: "Fat" Moe da ragazzo
* Vittoria Febbi: Eve
* Arturo Dominici: Chicken Joe
Fotografia: Tonino Delli Colli
Montaggio: Nino Baragli
Musiche: Ennio Morricone
Scenografia: Carlo Simi
Costumi: Gabriella Pescucci
Premi:
* 2 Premi BAFTA: "Migliori costumi" (Gabriella Pescucci), "Migliore colonna sonora" (Ennio Morricone)
* 5 Nastri d'argento: "Migliore fotografia" (Tonino Delli Colli), "Miglior regista" (Sergio Leone), "Migliore scenografia" (Carlo Simi), "Migliore musica" (Ennio Morricone), "Effetti speciali"
* 1 Premio LAFCA: "Migliore musica" (Ennio Morricone)
Trama
Noodles è in un locale cinese intento a fumare dell’oppio. I suoi compagni di sempre sono stati uccisi, anche lui è ricercato.
Comincia così il suo viaggio verso il passato, da ragazzino inizia a guadagnare da vivere con la sua banda, ha un amico su tutti Max.
Noodles dopo aver fatto fuori un uomo reo di aver ucciso freddamente un suo caro amico, finisce in prigione.
dopo dieci anni ne verrà fuori; ad attenderlo c’è Max.
La sua banda nel frattempo si è evoluta, guadagna molto lavorando per i boss locali e possiede un locale molto frequentato.
Max progetta di fare il colpo della sua vita, sogna di svaligiare la Federal Reserve, Noodles per fermarlo lo denuncia alla polizia…
Recensione
Sergio Leone attraverso la sua ultima opera da regista regala un autentico capolavoro cinematografico.
Raramente mi sono trovata di fronte ad una pellicola tanto eccellente.
La trama si sviluppa seguendo un continuo andare avanti e indietro nel tempo; ottimo il montaggio che permette di ricostruire come se si trattasse di un puzzle, le vicende di Noodles.
Indimenticabili sono i dialoghi e alcune scene, dense di significato, estremamente autentiche.
Un vero e proprio viaggio nel tempo che mostra quanto l’America cambi negli anni, cresce come crescono i ragazzini spensierati che quasi per gioco cominciano la loro attività di gangsters.
Sergio Leone è esemplare, la sua tecnica ineccepibile; il suo film frutto di anni di studio e ricerca è di una bellezza monumentale.
Il cast è lodevole; diretto sapientemente da un maestro che rende indimenticabili i volti e le storie dei suoi protagonisti.
Robert De Niro è mostruosamente bravo, Noodles rimane per sempre nella memoria perché il suo volto lo rende vero nonostante lo interpreti in diversi momenti della sua vita: da giovane, da anziano.
James Wood non sembra essere da meno, così come tutto il resto del cast, compresi i ragazzini scritturati per interpretare la parte dei protagonisti in gioventù.
Spicca tra tutti, nonostante appaia in poche scene, Jennifer Connelly, bellissima fin da ragazzina, eterea e inavvicinabile nella parte di Deborah.
Testimonianza di attenzione all’aderenza storica, i costumi regalano un volto al tempo; ma non vi è nulla, a partire dalla sceneggiatura, per passare poi al montaggio e terminare con la fotografia che non sia impregnato di sapiente lavoro e studio.
Morricone, con le sue musiche, emoziona. Firma una colonna sonora tra le più belle mai ascoltate.
C’era una volta in America è senza dubbio uno dei migliori film che la storia del cinema ricordi.
trailer
venerdì 21 agosto 2009
Donnie Darko
Titolo originale: Donnie Darko
Paese: USA
Anno: 2001
Durata: 113 min (director's cut 133')
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, fantascienza
Regia: Richard Kelly
Sceneggiatura: Richard Kelly
Distribuzione (Italia): Moviemax
Interpreti e personaggi
* Jake Gyllenhaal: Donnie Darko
* Jena Malone: Gretchen Ross
* Holmes Osborne: Eddie Darko
* Mary McDonnell: Rose Darko
* Maggie Gyllenhaal: Elizabeth Darko
* Daveigh Chase: Samantha Darko
* Katharine Ross: Dott.ssa Lilian Thurman
* Drew Barrymore: Karen Pomeroy
* Noah Wyle: Prof. Kenneth Monnitoff
* Beth Grant: Kitty Farmer
* Patrick Swayze: Jim Cunningham
* James Duval: Frank
* Alex Greenwald: Seth Devlin
* Jolene Purdy: Cherita Chen
* Seth Rogen: Ricky Danforth
* David Moreland: Preside Cole
* Arthur Taxier: Dott. Fisher
* David St. James: Bob Garland
* Jazzie Mahannah: Joanie James
* Gary Lundy: Sean Smith
* Stuart Stone: Ronald Fisher
* Scotty Leavenworth: David
Doppiatori italiani:
* Stefano Crescentini: Donnie Darko
* Alessia Amendola: Gretchen Ross
* Stefano De Sando: Eddie Darko
* Ada Maria Serra Zanetti: Rose Darko
* Domitilla D'Amico: Elizabeth Darko
* Veronica Puccio: Samantha Darko
* Maria Pia Di Meo: Dott.ssa Lilian Thurman
* Chiara Colizzi: Karen Pomeroy
* Fabio Boccanera: Prof. Kenneth Monnitoff
* Daniela Caroli: Kitty Farmer
* Roberto Pedicini: Jim Cunningham
* Alessandro Quarta: Frank
* Marco Vivio: Seth Devlin
* Gemma Donati: Cherita Chen
* Paolo Vivio: Ricky Danforth
* Gaetano Varcasia: Preside Cole
* Roberto Draghetti: Dott. Fisher
* Vladimiro Conti: Bob Garland
* Fabrizio De Flaviis: Sean Smith
* Davide Perino: Ronald Fisher
* Jacopo Bonanni: David
Fotografia: Steven Poster
Montaggio: Sam Bauer, Eric Strand
Effetti speciali: Lorraine Fadden, Scott Garcia
Musiche: Michael Andrews
Scenografia: Alec Hammond
Premi:
* Amsterdam Fantastic Film Festival 2002: "Silver Scream Award"
* San Diego Film Critics Society Awards 2001: "SDFCS Award"
* Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films, USA 2002: "Premio speciale"
Trama
Donnie è un adolescente brillante che soffre di schizofrenia.
Spesso si vede con il suo medico e le racconta di avere un nuovo amico immaginario, si tratta di Frank un enorme coniglio dall’aria piuttosto inquietante.
Frank dice di venire dal futuro e gli rende nota la data della fine del mondo (prevista per il 30 di ottobre); inoltre ordina a Donnie di compiere degli atti vandalici: l’allagamento della sua scuola e l’incendio della casa di un motivatore che Donnie non apprezzava perchè predicava le sue teorie basate sulla menzogna.
Il ragazzo si appassiona a quello che Frank gli confida e comincia a leggere dei viaggi nel tempo.
Vede tutto quello che gli capita sotto una luce diversa, se prima certi accadimenti li considerava delle casualità, ora ritiene che gli eventi sono strettamente collegati.
Durante la festa di halloween, nel giorno in cui era prevista la fine del mondo, Donnie con la sua ragazza e un altro paio di amici si dirigono verso una porta della cantina di una donna.
All’interno vi trova due ragazzi, due bulli della scuola che mettono in fuga i due amici di Donnie e minacciano il ragazzo e la fidanzata…
Recensione
Ho rivisto questo film dopo molto tempo, e devo ammettere che non ricordavo quasi nulla della trama di Donnie Darko.
Lo svantaggio di avvicinarsi a un film reputato tra i migliori del cinema contemporaneo, un film “culto”, è quello di nutrire grosse aspettative, cosa che Donnie Darko assolve, ma probabilmente senza una premessa tanto impegnativa si potrebbero apprezzare maggiormente le idee brillanti di cui può vantare il film.
Primo fra tutti il coniglio Frank: credo di non aver mai visto un coniglio tanto terrificante, la sua voce disumana, contribuisce a rendere il personaggio inquietante.
Sicuramente centrale è il tema della società bigotta contro la quale Donnie si scontra di continuo, l'arretratezza e l'apparenza sono ben rappresentate dalla sua insegnante di educazione fisica e dal motivatore.
Il cast nonostante conti di molti giovani attori è di certo interessante.
I due Gyllenhaal si trovano a dover recitare il ruolo di fratello e sorella anche nel film.
Ho apprezzato molto anche Mary McDonnell nel ruolo della madre di Donnie e ho rivisto con piacere una vecchia conoscenza, Katharine Ross, Elaine Robinson né “Il Laureato”.
Molto bella la colonna sonora.
Per chi non lo sapesse, esistono due versioni del film. La prima è quella uscita nel 2001 la seconda risale al 2004 ed è la director’s cut. Io ho visto entrambe e credo che la versione allungata (la seconda) sia la migliore; in generale la versione director’s cut dimostra di essere sempre più completa e più avvincente.
trailer
giovedì 20 agosto 2009
Le Guerre del Mondo Emerso - La Setta degli Assassini
Titolo: La setta degli assassini
Autore: Licia Troisi
1ª ed. originale: 2006
Genere: romanzo
Sottogenere: fantasy
Serie: Le guerre del Mondo Emerso
Seguito da: Le due guerriere
trama e recensione
la mia profonda voglia di immeggermi nel fantasy di questo ultimo periodo mi ha portato a vagare per le librerie in cerca di un buon libro fantastico.
spesso mi è capitato di trovarmi di fronte a testi piuttosto noiosi, con Licia Troisi e il suo mondo emerso non accade.
ho letto il libro per caso, dopo che mi è stato consigliato proprio mentre ero in libreria e devo dire che mi ha enormemente affascinato.
sarà che per la prima volta mi è capitato di leggere una storia fantastica scritta da una donna e con protagonista una donna, per cui il punto di vista mi è sicuramente facile immedesimarmi nel personaggio.
prima di dedicarsi alla trilogia "Le Guerre del Mondo Emerso", la Troisi aveva già pubblicato un' altra trilogia, "Le Cronache del Mondo Emerso"; le due saghe sono strettamente collegate.
non so per quale ragione io abbia cominciato a leggere il primo volume della seconda, per cui mi sono spoilerata quasi tutto l'epilogo della storia di Nihal ma credo che comunque questa opera valga la pena di essere letta.
Dubhe è la protagonista de "Le Guerre del Mondo Emerso - La Setta degli Assassini", una giovanissima ragazza di appena 15 anni che nella sua breve vita ha visto cose che alcuni nemmeno potrebbero immaginare.
allontanata dalla sua famiglia a 8 anni perchè uccide un suo compagno di giochi, viene esiliata. troverà protezione solo sotto le misteriose ali del suo maestro, Sarnek che la istruirà a diventare assassina.
Dubhe a causa della Gilda perderà per sempre il suo unico punto di riferimento. la setta la vuole con sè perchè ritiene che sia una prescelta, una "vittoriosa".
Dubhe sarà costretta ad arrendersi alle richieste di Yashol e degli altri sicari perchè affetta da una tremenda maledizione.
la storia della ragazzina è narrata quasi come se si seguissero due binari diversi che talvolta si incontrano.
uno è dedicato al passato di Dubhe, da quando lascia la sua famiglia e si unisce al maestro fino a quando non si separerà da lui; l'altro invece mette a fuoco la vita di Dubhe da quando vive da sola fino al presente: il suo lavoro da ladra, il suo amico Jenna e la Gilda che le è costantemente alle calcagna.
questo modo di narrare la storia mi è molto piaciuto, permette di staccare da quello che è poi il filo principale della trama ed inoltre permette di capire Dubhe nelle sue scelte e nei suoi modi di fare.
Licia Troisi non è mai noiosa o pesante, la storia sempra quasi che si scriva da sola e tutti i suoi personaggi riflettono delle caratteristiche sempre molto accattivanti.
non rivelerò troppo la trama perchè chi ha in mente di leggerlo potrà soprendersi pagina dopo pagina di queste avventure.
semplicemente bellissime le illustrazioni di Paolo Barbieri che regala la sua arte alle copertine della trilogia.
mercoledì 19 agosto 2009
Mamma Mia!
Titolo originale: Mamma Mia!
Lingua originale: inglese
Paese: USA/UK
Anno: 2008
Durata: 108'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: musical, commedia
Regia: Phyllida Lloyd
Soggetto: Catherine Johnson
Sceneggiatura: Catherine Johnson
Produttore: Judy Craymer, Gary Goetzman
Produttore esecutivo: Benny Andersson, Björn Ulvaeus, Tom Hanks, Rita Wilson, Mark Huffam
Casa di produzione: Universal Pictures, Playtone, Littlestar Productions, Internationale Filmproduktion Richter
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Interpreti e personaggi
* Meryl Streep: Donna Sheridan
* Amanda Seyfried: Sophie Sheridan
* Pierce Brosnan: Sam Carmichael
* Colin Firth: Harry Bright
* Stellan Skarsgård: Bill Anderson
* Julie Walters: Rosie
* Christine Baranski: Tanya
* Dominic Cooper: Sky
* Philip Michael: Pepper
Fotografia: Haris Zambarloukos
Montaggio: Lesley Walker
Musiche: Stig Anderson, Benny Andersson, Björn Ulvaeus
Scenografia: Maria Djurkovic
Premi:
* 2 National Movie Awards: Miglior musical; miglior performance femminile (Meryl Streep)
* 1 People's Choice Award: Miglior canzone per una colonna sonora ("Mamma Mia!" cantata da Meryl Streep)
* 1 Razzie Award: Peggior attore non protagonista (Pierce Brosnan)
trama
Sophie sta per sposarsi, dopo aver trovato il diario di quando sua madre Donna era una ragazza, decide di invitare al matrimonio tre potenziali padri che hanno frequentato sua madre poco prima che restasse incinta, per chiedere di essere accompagnata all'altare.
Donna ignora che sia stata sua figlia a invitare tre sue vecchie fiamme al matrimonio e tenta disperatamente di tenere nascoste le sue passate relazioni.
d'altro canto Sophie chiede ai tre uomini di non rivelare alla madre che è stata lei ad invitarli al matrimonio.
i suoi tentativi di sapere chi è il suo vero padre si dimostrano fallimentari, e la ragazza preferisce che ad accompagnarla in chiesa sia sua madre...
recensione
impossibile ignorare la pressante pubblicità fatta a questo film, sapevo bene già prima di incominciarne la visione che mi sarei trovata di fronte ad una commedia musicale.
Mamma Mia! è indubbiamente piacevole, coinvolgente, allegro, fresco, insomma spassoso.
la trama è semplicissima da seguire.
le canzoni, tutte dei grandissimi successi, sono trascinanti e mettono buon umore.
la musica talvolta è addirittura troppo presente, ma probabilmente ha la funzione di sdrammatizzare alcune scene che avrebbero potuto dare un taglio diverso alla pellicola.
sempre brava Meryl Streep dimostra di saper ballare oltre che cantare.
davvero molto carina Amanda Seyfried, nuova leva di Hollywood e divertenti Pierce Brossnan e Colin Firth.
certamente il film non si erige a divulgatore di verità assolute o di messaggi atti a educare le coscienze dello spettatore, ma di sicuro la funzione di far passare un'ora e mezza in totale spensieratezza la assolve senza alcun dubbio, e questo di certo è un merito.
trailer
martedì 18 agosto 2009
Apocalypse Now redux
Titolo originale: Apocalypse Now
Paese: Stati Uniti
Anno: 1979
Durata: 153'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: guerra, drammatico
Regia: Francis Ford Coppola
Soggetto: Joseph Conrad (romanzo)
Sceneggiatura: Francis Ford Coppola, Michael Herr, John Milius
Interpreti e personaggi
* Marlon Brando: Col. Walter E. Kurtz
* Martin Sheen: Cap. Benjamin L. Willard/Narratore
* Robert Duvall: Ten. Col. William "Bill" Kilgore
* Frederic Forrest: Jay "Chef" Hicks
* Albert Hall: George Phillips
* Dennis Hopper: il fotoreporter
* Harrison Ford: Col. Lucas
* Francis Ford Coppola: regista televisivo
* Vittorio Storaro: operatore TV
* Dean Tavoularis: fonico TV
* Mark Coppola: annunciatore
* Sam Bottoms: Lance B. Johnson
* Bo Byers: serg. MP
* Larry Carney: serg. MP
* G.D. Spradlin: generale Corman
* Chynthia Wood: Playmate dell'anno
* Colleen Camp: Playmate "Miss Maggio"
* Linda Carpenter: Playmate "Miss Agosto"
* Laurence Fishburne: Clean
* Scott Glenn: Cap. Richard M. Colby
* Christian Marquand: Hubert De Marais[1]
Doppiatori italiani:
* Pino Colizzi: Martin Sheen
* Sergio Fantoni: Marlon Brando
* Gianni Marzocchi: Robert Duvall
* Michele Gammino: Albert Hall
* Manlio De Angelis: Harrison Ford
* Sandro Acerbo: Laurence Fishburne
* Romano Ghini: Frederic Forrest
* Loris Loddi: Sam Bottoms
* Renato Izzo: Dennis Hopper
* Sergio Fiorentini: G.D. Spradlin
Fotografia: Vittorio Storaro
Montaggio: Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg, Richard Marks, Walter Murch
Musiche: Carmine Coppola, Francis Ford Coppola, Mickey Hart
Scenografia: Dean Tavoularis, Angelo P. Graham, George Nelson
Costumi: Charles E. James
Premi:
* Festival di Cannes 1979: Palma d'Oro (ex-æquo con Il tamburo di latta)
* 2 Premi Oscar 1980 (su 8 nomination): Oscar alla migliore fotografia, Oscar al miglior sonoro
* 3 Golden Globe 1980 (su 4 nomination): Golden Globe per il miglior regista, Golden Globe per il miglior attore non protagonista (Robert Duvall), Golden Globe per la migliore colonna sonora originale
* 1 David di Donatello 1980: miglior regista straniero
* 2 Premi BAFTA: BAFTA al miglior regista, BAFTA al miglior attore non protagonista (Robert Duvall)
trama
il capitano Willard viene chiamato a compiere una delicatissima missione segreta per conto dell'esercito americano. deve mettersi sulle tracce di un brillante comandante che da tempo stava creando problemi perchè ritenuto a capo di gruppo di cambogiani che agivano contro l'esercito.
sullo sfondo la sanguinaria guerra del Vietnam, morte e distruzione in ogni angolo attenderanno il capitano e i suoi soldati.
a bordo di un battello dell'esercito vedranno scorrere davanti ai loro occhi le sanguinose guerriglie e le perdite non mancheranno.
una volta giunto alla fine del suo viaggio, quando finalmente il famoso soldato Kurtz sembra essere vicino, Willard si ritrova ad essere stremato e torturato per poi poter compiere finalmente la missione per cui era stato chiamato...
recensione
ho sempre avuto grossi pregiudizi nei confronti delle pellicole incentrato sull'insidioso tema della guerra.
avevo avuto modo di guardare solo poche scene in film come "Forrest Gump" e "Black Hawk Down", ma spesso trovavo quelle sequenze piuttosto noiose.
Apocalypse Now è del tutto ambientato durante la guerra del vietman, e devo ammettere che solo dopo la visione di questo film mi è chiaro come mai Francis Ford Coppola è annoverato tra i migliori registi del nostro tempo, e nemmeno a torto aggiungerei.
oltre la trama, oltre il documentario, oltre la morte, questo film permette di entrare nella guerra.
sono perfettamente daccordo con le parole che Coppola ha utilizzato per descrivere la sua pellicola, perchè
Apocalypse Now non è un film sul vietnam, è il vietnam.
questa aura di verità l'ho percepita nonostante lo scontro sia avvenuto molto prima della mia nascita, per cui non sentivo propriamente sulla mia pelle questo tema tutt'oggi ancora caldo.
non avevo mai avuto modo di vedere un film con Martin Sheen, la sua interpretazione intensa e talvolta stanca mi è piaciuta particolarmente.
non ho mai nascosto che considero Marlon Brando il miglior attore mai esistito; è capace di raccontare una storia e di essere espressivo anche tramite una fotografia, perchè per gran parte della pellicola saranno le sue immagini a parlare per lui.
semplicemente epico l'incontro tra il capitano Willard e Kurtz. quasi tutte le scene sono state girate nella penombra.
il volto di Marlon Brando non è quasi mai del tutto visibile e questo non fa che crescere la curiosità dello spettatore nei confronti di questo personaggio chiave.
bella la sceneggiatura e la colonna sonora, indimenticabile il brano di apertura e chiusura "the end" dei Doors.
trailer
venerdì 14 agosto 2009
Stardust
Titolo originale: Stardust
Autore: Neil Gaiman
1ª ed. originale: 1999
Genere: Romanzo
Sottogenere: Fantasy
Protagonisti: Tristan Thorn
trama
Tristan viveva con suo padre, madre e sorellina nel paese di Wall.
Wall confinava con Faerie, dove ogni nove anni si svolgeva il mercato magico, ed una notte cadde su quelle terre una stella.
Tristan ammaliato dagli occhi grigi di Victoria Forester riteneva che la ragazza fosse la più bella della terra e promise all'amata di portarle indietro la stella a patto che Victoria lo rendesse felice.
il ragazzo partì alla volta del mondo magico e si accorse ben presto di avere la capacità di sapere dove si trovavano i luoghi nonostante non li avesse mai visitati.
Tristan non era l'unico a cui interessava trovare la stella, Septimus e la strega-regina covavano lo stesso desiderio, anche se per fini differenti.
il ragazzo quando riuscì a trovare Yvaine, la stella della sera, la legò con una corda indistruttibile costringendo la ragazza a camminare nonostante avesse una gamba rotta a causa della caduta dal cielo.
un unicorno venne in loro supporto anche se costretto poi a sacrificarsi.
dopo numerossissime peripezie, lotte all'ultimo sangue, trappole e incantesimi Tristan scopre di essere figlio di Lady Una prima figlia del sovrano di Stormhold e di essere erede al trono...
recensione
ho letto il romanzo di Stardust dopo aver visto il film (per visuallizzare il post relativo alla pellicola clicca qui) che mi aveva parecchio colpito.
la trama presenta profonde differenze dalla storia poi utilizzata per la pellicola, forse meno emozionante e sentimentale ma comunque piacevole.
una favola adatta ad un pubblico molto giovane dato che il romanzo non è molto articolato.
oserei quasi dire che alcune soluzioni utilizzate nel film sono addirittura migliori di quelle che ho poi riscontrato nel libro ma questo probabilmente dipende dal fatto che ho visto prima la pellicola e poi ho letto il romanzo.
sarebbe divertente provare a fare un confronto tra la storia originale e quella del film, evidenziando per lo meno le differenze più visibili.
- la stella custodisce la pietra di Stormhold legata alla vita invece che al collo.
- Yvaine si rompe una gamba e zoppica per tutta la sua permanenza sulla terra.
- il nome della strega-regina non viene mai scritto.
- Maggot e la sua ciurma non sono affatto come vengono descritti nel film, Robert DeNiro interpreta un personaggio sopra le righe del tutto inventato.
- la madre di Tristan ha le orecchie da gatto.
- Dunstan quando ritorna a Wall sposa una ragazza ed insieme a lei regala una sorellina a Tristan.
- Tristan ha dei poteri magici e incontra un omino che per molto tempo lo accompagnerà nella sua ricerca della stella.
- l'unicorno muore e viene cavalcato anche da Tristan.
- Yvaine non si dichiara a Tristan nella carrozza della strega che ha trasformato il ragazzo in moscardino.
- Tristan si ustiona una mano quando utilizza una candela per viaggiare.
- Passeranno molti anni prima che Tristan ed Yvaine saliranno al trono di Stormhold, nel frattempo governerà Lady Una.
- Victoria rifiuta Tristan perchè innamorata di Robert Monday, proprietario del negozio in cui lavorava Tristan.
ci sarebbero ancora tantissime differenze che potrei elencare, per ora mi limito a queste...
mercoledì 12 agosto 2009
Stardust soundtrack
salve stranieri,
la colonna sonora che sto per presentarvi è quella tratta dal film "Stardust", composte da Ilan Eshkeri.
Piacevoli sono le musiche così come lo è il film,
insieme a qualche brano che vi posto poco più in giù, includerò anche la canzone dei titoli di coda "Rule the World" interpretata dai Take That.
buon ascolto!
ps: se desiderate leggere il post riguardante il film cliccate qui: Stardust
tracklist
01.Prologue (Through The Wall) (3:45)
02.Snowdrop (2:46)
03.Tristan (0:40)
04.Shooting Star (3:26)
05.Three Witches (2:42)
06.Yvaine (2:48)
07.Septimus (1:22)
08.Creating The Inn (1:58)
09.Lamia's Inn (8:04)
10.Cap'n' Shakespeare (1:27)
11.Flying Vessel (3:41)
12.Cap'n's At The Helm (1:01)
13.Tristan & Yvaine (2:05)
14.Pirate Fight (2:03)
15.The Mouse (2:25)
16.Lamia's Lair (3:57)
17.Lamia's Doll (1:41)
18.Zombie Fight (1:08)
19.The Star Shines (3:21)
20.Coronation (2:32)
21.Epilogue (0:52)
shooting star
Yvaine
Tristan and Yvaine
coronation
rule the world
Stardust
Titolo originale: Stardust
Paese: Gran Bretagna/USA
Anno: 2007
Durata: 128'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: fantastico
Regia: Matthew Vaughn
Soggetto: Neil Gaiman
Sceneggiatura: Jane Goldman, Matthew Vaughn
Produttore: Lorenzo di Bonaventura, Michael Dreyer, Neil Gaiman, Matthew Vaughn
Interpreti e personaggi
* Charlie Cox: Tristan
* Claire Danes: Yvaine
* Michelle Pfeiffer: Lamia
* Robert DeNiro: Capitano Shakespeare
* Sienna Miller: Victoria
* Ricky Gervais: Ferdy
* Peter O'Toole: Re di Stormhold
* Ben Barnes: Giovane Dunstan
* Nathaniel Parker: Dustan
* Mark Strong: Septimus
* David Walliams: Sextus
* Julian Rhind-Tutt: Quartus
* Adam Buxton: Quintus
* Mark Heap: Tertius
* Rupert Everett: Secundus
* Jason Flemyng: Primus
* Ian McKellen: Narratore
* Henry Cavill: Humphrey
* David Kelly: Guard
* Kate Magowan: Una
Fotografia: Ben Davis
Montaggio: Jon Harris
Effetti speciali: Stuart Brisdon, Peter Chian The senate visual effects limited Daman, Gentle Giant Studios Inc.
Musiche: Ilan Eshkeri
Scenografia: Gavin Bocquet
trama
Tristan per dimostrare il suo amore a Victoria le promette di portarle una stella che aveva visto cadere durante una notte passata con la ragazza.
Inizia così il suo viaggio, grazie ad una candela di babilonia lasciatagli dalla madre che non aveva mai conosciuto.
riesce a trovare la stella cadente, Yvaine, sotto le sembianze di una bellissima ragazza dai capelli biondissimi.
la stella dapprima si rifiuta di seguire il ragazzo, ma successivamente i due scendono a compromessi. Tristan, infatti le promette di cedere la sua candela di babilonia per permetterle di tornare nel firmamento a patto che Yvaine lo accompagni da Victoria in modo da dimostrare il suo amore portandole la stella che le aveva promesso.
Tristan durante il viaggio di ritorno a casa si imbatterà in numerosi personaggi che vorranno appropriarsi di Yvaine. la strega Lamia le dà la caccia per poterle strappare il cuore; mangiandolo sarebbe diventata immortale.
lo stesso sperava di poter fare Septimus, ultimo figlio rimasto del re di Stormhold, oltre che riavere la collana che indossava la stella.
dopo numerose peripezie il Tristan e Yvaine si accongono di essersi innamorati...
recensione
era da tanto che aspettavo di vedere un film fantasy, magari senza troppe pretese, ma che desse molta importanza alla trama.
Stardust fa proprio questo: molta attenzione ai contenuti ed i risultati sono perfettamente visibili.
la trama si segue con facilità nonostante i molteplici intrecci.
avventurosa ed affascianante, la pellicola si rivela arricchita di tutte quelle emozioni che ci si aspetta di provare attraverso un film del genere: partendo dall'avventura, potere, lotta, fantasia, realtà e magia per terminare con l'amore ed il trionfo del bene.
gli effetti speciali, talvolta neppure troppo speciali, se ne stanno al loro posto senza prendere il posto dell'intero film.
il cast si rivela decisamente azzeccato.
avrei preferito vedere Rupert Everett un pochino di più, perchè ritengo che sia un attore validissimo.
deliziosa Claire Danes e spaventosamente invecchiata la sempre brava Michelle Phiffer.
molti volti noti si intravedono in parti minori, come per esempio Peter O'Toule, il sopra citato Rupert Everett, Sienna Miller, Henry Cavill, Ben Barnes e Robert DeNiro.
mi verrebbe quasi da avvicinare queso film con "la bussola d'oro" che a differenza di "Stardust" ha sicuramente effetti speciali invidiabili, ma i contenuti scarseggiano e la narrazione è spesso e volentieri noiosa.
sono stata comunque molto sorpresa di questo bel risultato raggiunto da questa pellicola dato che ultimamente i film fantastici mi avevano parecchio deluso.
piacevole la colonna sonora che non dimentica di mettere in risalto le scene più emozionanti del film. (per approfondimenti clicca qui: Stardust soundtrack)
trailer
martedì 11 agosto 2009
Volver
Titolo originale: Volver
Paese: Spagna
Anno: 2006
Durata: 120'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia, drammatico
Regia: Pedro Almodóvar
Soggetto: Pedro Almodóvar
Sceneggiatura: Pedro Almodóvar
Interpreti e personaggi
* Penélope Cruz: Raimunda
* Carmen Maura: Nonna Irene
* Lola Dueñas: Sole
* Blanca Portillo: Agustina
* Yohana Cobo: Paula
* Chus Lampreave: Zia Paula
* Antonio de la Torre: Paco
* Carlos Blanco: Emilio
* María Isabel Díaz: Regina
* Neus Sanz: Inés
* Leandro Rivera: Ausiliario
* Yolanda Ramos: Presentatrice TV
* Carlos García Cambero: Carlos
Fotografia: José Luis Alcaine
Montaggio: Josè Salcedo
Musiche: Alberto Iglesias, Estrella Morente
Scenografia: Salvador Parra
Costumi: Bina Daileger
Premi:
* Festival di Cannes 2006: Prix du scénario, Prix d'interprétation féminine (Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Chus Lampreave, Yohana Cobo, Blanca Portillo)
* 5 European Film Awards 2006: migliore attrice (Penélope Cruz), miglior regista, miglior fotografia, miglior colonna sonora; Premio del pubblico al miglior film europeo
* 5 Premi Goya: miglior film, miglior regista, migliore attrice protagonista (Penélope Cruz), migliore attrice non protagonista (Carmen Maura), miglior colonna sonora
* National Board of Review Awards 2006: miglior film straniero
trama
Raimunda è preoccupata per lo stato di salute della zia che l'ha cresciuta e vorrebbe portarla a casa sua.
la zia sembra non voler affatto lasciare sua abitazione asserendo di avere tutta l'assistenza necessaria; nel fare però una simile dichiarazione ha dimostrato di aver perduto il senno poichè aveva citato che tra le persone che si erano prodigate affinchè non le mancasse nulla vi era anche la madre di Raimunda, morta quattro anni prima.
Raimunda vive con sua figlia Paula e suo marito Paco una vita molto modesta talvolta non priva di stenti. i problemi economici aumentano quando Paco perde il lavoro.
l'uomo dimostra di avere un'attrazione per Paula, che in realtà non è sua figlia naturale.
Paco pagherà caro il suo voler approfittarsi della ragazzina dato che questa, armata di un coltello da cucina lo ucciderà lasciandolo in un lago di sangue.
Raimunda dopo aver tentato di nascondere il corpo del marito si gettà in una nuova attività, quella di ristoratrice, ma la sua apparente tranquillità viene nuovamente messa in discussione in seguito alla morte della sua vecchia zia, e dopo aver scoperto che sua madre è tornata dal regno dei morti...
recensione
devo ammettere che parlando di Almodovar non posso fare altro che perdermi negli elogi.
é indiscutibilmente uno dei miei registi preferiti; non mi stancherò mai di dirlo ma credo sia l'unico regista a regalare ritratti di donne tanto straordinarie.
questa volta si serve, come d'altronde fa sempre più spesso, della fisicità e della bravura di Penelope Cruz credibile in qualsiasi parte le venga assegnata.
la trama è certamente interessante, non vi è un attimo di tregua; gli avvenimenti si susseguono a ritmo sostenuto non danto neppure il tempo di farsi metabolizzare dallo spettatore che incredulo non potrà fare altro che assistere alle straordinarie circostanze.
nei film di Almodovar è possibile sempre trovare un punto di contatto profondo con la cultura e le tradizioni del luogo.
si percepiscono i modi di vivere dei protagonisti così aderenti alla realtà.
un esempio vivace lo si può ritrovare nella scena del funerale della zia Paula. le donne che pregano per l'anima della defunta sono le stesse che piombano a casa sua sperando di tenere per sé qualche oggetto di valore dell'anziana signora: il regista vive di contrasti ed anche questo film ne possiede alcuni.
sempre determinanti e quasi onnipresenti sono le figure femminili, protagoniste indiscusse di "Volver".
agli uomini è dato appararire per poco e più per infamia che per lode, come spesso accade in quasi tutti i film di Almodovar.
a differenza delle altre pellicole del regista, ho trovato "Volver" meno "d'urto"...
proverò a spiegarmi: quando vidi film come "tutto su mia madre" oppure "la mala educacion", rimasi quasi sconvolta dalla potenza delle storie e dei temi trattati, assolutamente coraggiosi.
"Volver" invece ha avuto meno potenza da questo punto di vista lasciandomi relativamente "meno" rispetto alle altre pellicole del regista, ma indubbiamente è anche questo un film d'autore che merita di essere visto!
trailer
venerdì 7 agosto 2009
concerto Caparezza - Firenze 27 Agosto 2009
salve stranieri,
questo è il mio primo intervento che dedico ad un concerto da quando curo "la cantastorie".
mi sono data una regola "scrivere di ciò che mi piace e farlo a caldo", e a questo cerco di attenermi, per cui ecco la mia breve cronaca del concerto di Caparezza a Firenze.
non so bene da dove cominciare a parlare di questo evento, ma direi che il luogo, Fortezza da Basso, si presta bene a fare da cappello al resoconto della mia serata.
devo confessare che avevo visto la fortezza solo da fuori, e non avevo mai avuto modo di perdermi tra le numerosissime attività che sono offerte ai visitatori.
tralasciando questi particolari piuttosto privi di significato passerei a parlare del concerto.
Caparezza mi ha sempre incuriosito per i suoi testi, mai banali, e sempre caratterizzati da un messaggio chiaro e forte.
anche nella sua serata fiorentina ha avuto modo di poter dire la sua intrattenendo il pubblico a furia di scenette e salti sul palco, includere in questo elenco anche le sue canzoni mi sembra scontato.
per tutta la serata sono stata in compagnia di mio fratello, grande fan dell'artista, che si è divertito a pogare per quasi tutta la durata dei brani. io sono stata meno coraggiosa, mi sono ritrovata un paio di volte in mezzo all'ondata "pogatrice" ma mi sono dovuta arrendere quasi subito: gli altri giocatori erano enormemente più imponenti di me per rimanere tutta intera.
Caparezza ha dato prova di qualità di comunicatore e di essere apprezzabile nel live.
ho particolarmente apprezzato quando "vieni a ballare in puglia", "eroe", "abiura di me", e "ilaria condizionata" hanno preso possesso del palco regalando momenti di riflessione, di divertimento e di grande sfogo.
avrei tanto voluto riprendere con il cellulare l'esecuzione di "eroe" una delle mie canzoni preferite ma purtroppo il mio geniale telefono si è rifiutato di collaborare non registrando neppure dieci secondi del brano...
vabè, ho comunque intenzione di postare sotto questo intervento un paio di pezzi che credo valga la pena ascoltare qualsiasi sia il vostro genere musicale preferito.
la frase memorabile della serata spetta ad un ragazzo che mi sono trovata accanto mentre mi recavo verso casa. quest'ultimo rendendosi conto che c'era una folla sospetta che si era improvvisamente riversata lungo il suo cammino, aveva pensato bene di ipotizzare la fine del concerto con queste parole "forse è finito il concerto di CAPABREZZA".
io non sono riuscita a stare seria per più di cinque secondi e così sono quasi scappata per poter ridere.
a detta di mio fratello il ragazzo ha detto "PARABREZZA", ma in entrambi i casi, la risata era d'obbligo.
ora cari stranieri vi lascio, che mi sono dilungata anche troppo, godetevi i brani a presto!
eroe
abiura di me
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