mercoledì 14 settembre 2011
la pazienza in fondo è un sesto senso...
salve stranieri,
questa sera mi ritrovo a scrivere alla fine di una giornata molto stancante.
spesso la pigrizia mi impedisce di mettermi al computer e di buttare giù qualche riga riassuntiva dopo una giornata (la mia è pigrizia acuta XD), ma questa volta non posso fare a meno di fare il punto della situazione, specie perchè è tutto il giorno che rimugino sulle stesse cose!
la pazienza sempre più spesso viene messa a dura prova.
le cause della perdita della pazienza possono essere molteplici; trovo però che "gli altri" siano la principale causa scatenante della perdita delle staffe.
(devo ammettere che a volte anche gli elettrodomestici ci mettono lo zampino; per esempio se il pc fa i capricci, lo si vorrebbe lanciare dalla finestra.)
tornando semiseri credo che, i parenti, gli amici, i conoscenti, coloro che incontriamo solo per pochi secondi, sappiano mettere a dura prova la pazienza.
vi siete mai trovati nella situazione di dover per forza trascorrere del vostro tempo, per lavoro o per studio, con persone che non vi piacevano?
persone verso le quali non nutrivate alcuna stima?
credo di si.
è una cosa piuttosto comune.
io mi trovo esattamente in una situazione del genere.
quello che so è che devo avere pazienza.
peccato che solo nella giornata oggi avrò perso almeno una decina di volte il controllo e so che succederà numerossissime altre volte.
quanto si deve pazientare per raggiungere i propri obiettivi?
quanto si deve aspettare prima di decidere di prendere una strada alternativa?
probabilmente l'uomo più paziente del mondo sarà anche l'uomo più realizzato XD
personalmente seguirò l'istinto. mi ha sempre guidato bene.
anzi, mi correggo... non l'istinto. non essendo una persona istintiva spesso metto da parte i moti emotivi del momento.
si tratta più che altro di un sesto senso.
proprio lui. quello che non tutti hanno e che non tutti credono possa esistere.
io credo che il mio sia vivo e vegeto e che spesso mi abbia salvato da situazioni non troppo felici. :)
direi che è ora di lasciarvi. mi scuso per aver scritto un post tanto confusionario, frammentario e pieno di "buchi narrativi" ma si tratta della mia classica paginetta di diario. brevi appunti che non mi sono mai negata.
sentivo di non poter andare a letto senza prima aver scritto almeno due righe su questa giornata.
a presto :)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ieri sera, durante il turno di lavoro, mi sono trovato nella stessa situazione.
RispondiEliminaOre 23.30, era finalmente giunto il momento di chiudere baracche e burattini, ma dalla porta entra una piccola signora ingobbita che da tempo ormai aveva superato la settantina: "Mi scusi giovanotto, stava per caso chiudendo? Perché oggi avevo visto una camicetta così carina e vorrei tanto prenderla prima di partire domani mattina..."
Cosa dovevo rispondere? I miei genitori mi hanno insegnato ad essere cortese con gli anziani...non potevo rispondere di no....PESSIMA IDEA! Appena ho pronunciato il fatidico "si" questa si è trasformata nella posseduta di Legion ( "l'horror" diretto da Scott Stewart)criticando per un' ora ogni cucitura, ogni nastrino dell'indumento e prosciugandomi lentamente le forze...
Morale della favola? Dovevo seguire pure io quell'istinto lasciatomi in eredità dagli antenati (esplicabile in: " attento!!arriva la tigre dai denti a sciabola!"), è l'unico modo per mantenere intatti i nervi. Saluti da Galdo!