sabato 27 novembre 2010

Lost in Translation


Titolo originale: Lost in Translation
Paese: USA
Anno: 2003
Durata: 102 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.85:1
Genere: commedia drammatica
Regia: Sofia Coppola
Soggetto: Sofia Coppola
Sceneggiatura: Sofia Coppola
Fotografia: Lance Acord
Montaggio: Sarah Flack
Musiche: AA. VV.
Scenografia: Towako Kuwajima, Tomomi Nishio

Interpreti e personaggi
* Bill Murray: Bob Harris
* Scarlett Johansson: Charlotte
* Giovanni Ribisi: John
* Anna Faris: Kelly

Doppiatori italiani
* Oreste Rizzini: Bob Harris
* Perla Liberatori: Charlotte
* Emiliano Coltorti: John
* Emanuela D'Amico: Kelly

Premi
* Premi Oscar 2004 : miglior sceneggiatura originale
* 3 Golden Globe 2004: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Bill Murray), miglior sceneggiatura
* 3 Premi BAFTA 2004: miglior attore protagonista (Bill Murray), miglior attrice protagonista (Scarlett Johansson), miglior montaggio
* 4 Independent Spirit Awards 2004: miglior film, miglior attore protagonista (Bill Murray), miglior regista, miglior sceneggiatura
* 3 Satellite Awards 2003: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Bill Murray), miglior sceneggiatura originale
* 3 Chicago Film Critics Association Awards 2003: miglior attore (Bill Murray), miglior sceneggiatura, miglior fotografia
* Premi César 2005: miglior film straniero
* Nastri d'argento 2004: regista del migliore film straniero
* Seminci 2003: Premio Pilar Miró per il miglior nuovo regista

video recensione


trailer

1 commento:

  1. Di film noiosi ne ho visti assai e sicuramente Lost in Translation non è tra questi. A livello di tempi registici, però, alcune sequenze sono troppo lunghe e dispersive. Ma, per fortuna, in un film di circa 90 minuti non si nota eccessivamente.
    Bill Murrey l'ho apprezzato molto. Le sue espressioni stanche, il suo tono di voce soffocato e la splendida immagine di lui seduto al bordo del letto è una di quelle fotografie simboliche alle quale ti riferisci in determinati momenti della tua vita, quando ti senti, appunto, "lost". Mi è capitato spesso di pensare a lui ancor prima di aver visto il film, solo ricordando la locandina.

    Della Coppola e di questo film, però, non ho grande stima. L'ho trovato inconcludente, con alcune sequenze quasi riuscite (nessuna esemplare o da ricordare, tutte abbozzate).
    Una via di mezzo tra una pellicola di forte introspezione, come il titolo e le prime sequenze suggerivano, ed il film generazionale di cui la Coppola si sente portavoce (penso solo a Marie Antoinette... e rabbrividisco).
    Secondo me la regista doveva andare più a fondo nella psicologia dei personaggi, leggere un pochino di Dostoevskij in più e magari guardare i film di Bergman o dello stesso cinema giapponese che sembra citare ogni tanto.
    Mi è sembrato povero come film. Ma carino.

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