lunedì 28 dicembre 2009

Buone Feste!!!



salve stranieri!!!
questo periodo di "riposo" natalizio mi sta prendendo tutto il mio tempo libero...
sto vedendo moltissimi film e non ho ancora avuto tempo per recensirli!!!
spero di poter recuperare presto e poter parlare di cinema e tanto altro con tutti voi...
per ora mi limito ad augurarvi Buone Feste!!!
ps: se desiderate farmi sapere e far sapere a chi bazzica su questo blog cosa farete in queste vacanze, non esitate a postare i commenti :)
a prestoo

domenica 13 dicembre 2009

Ubriaco d’Amore


Titolo: Punch-Drunk Love
Paese: USA
Anno: 2002
Durata: 95 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia romantica
Regia: Paul Thomas Anderson
Soggetto: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson

Interpreti e personaggi
* Adam Sandler: Barry Egan
* Emily Watson: Lena Leonard
* Philip Seymour Hoffman: Dean Trumbell
* Luis Guzmán: Lance

Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: Leslie Jones
Musiche: Jon Brion
Scenografia: William Arnold e Sue Chan
Premi:
* Festival di Cannes 2002: premio per la regia
* 3 Central Ohio Film Critics Association Awards 2002: miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura originale

Trama
Berry Egan è un imprenditore soffocato da sette sorelle particolarmente apprensive e poco accorte alla sensibilità del fratello.
Un giorno trova un organo sulla strada dove è ubicato il suo ufficio, poco dopo incontra una donna che diventerà molto importante.
Berry una sera si ritrova a chiamare un telefono erotico e s’intrattiene con una ragazza che dopo aver raccolto tutti i dati personali dell'uomo, nei giorni successivi lo ricatta per estorcergli dei soldi.
Berry sembra avere attacchi di rabbia in cui distrugge tutto ciò che si trova davanti.
nonostante il suo carattere difficile e lunatico riesce a fare colpo su Lena che lo asseconda in tutti i suoi modi di essere mostrando di essere estremamente interessata…

recensione
avevo avuto modo di vedere un altro film di Paul Thomas Anderson, Magnolia, di cui mi innamorai a prima vista; non posso dire lo stesso di Ubriaco d’amore, o meglio Punch-drunk love.

Dal punto di vista tecnico, ho trovato la regia praticamente perfetta! Uno stile riconoscibilissimo, originale, innovativo, insomma darei un "ottimo" alla regia.
lo stesso vale per l’uso della musica che Anderson dimostra di saper usare egregiamente.
la colonna sonora è in grado di aiutare lo spettatore a entrare nella mente del protagonista, a essere in contatto con le sue manie, ossessioni ed equilibrio precario.

Nonostante le prodezze tecniche innegabili, il film mi ha lasciato insoddisfatta.
La trama è l'elemento che più mi ha destato perplessità; non ho gradito molto come venivano rappresentati i rapporti, la rabbia, insomma anche le sensazioni che il film lascia sullo spettatore.

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lunedì 7 dicembre 2009

Leon


Titolo originale: Léon
Lingua originale: inglese
Paese: Francia
Anno: 1994
Durata: 110 min (versione cinematografica)
133 min (versione internazionale)
136 min (versione integrale)
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2,35:1
Genere: drammatico, thriller
Regia: Luc Besson
Soggetto: Luc Besson
Sceneggiatura: Luc Besson
Produttore: Bernard Grenet
Produttore esecutivo: Claude Besson
Casa di produzione: Gaumont Film Company
Distribuzione (Italia): Filmauro

Interpreti e personaggi
* Jean Reno: Léon
* Natalie Portman: Mathilda
* Gary Oldman: Stansfield
* Danny Aiello: Tony
* Peter Appel: Malky
* Michael Badalucco: padre di Mathilda
* Ellen Greene: madre di Mathilda
* Elizabeth Regen: sorella di Mathilda

Fotografia: Thierry Arbogast
Montaggio: Sylvie Landra
Effetti speciali: Nick Allder
Musiche: Eric Serra
Scenografia: Dan Weil
Costumi: Magali Guidasci
Premi:
* 7 nomination ai César 1995

Trama
Leon è veloce, silenzioso, una vera e propria macchina per uccidere; di mestiere fa il sicario… o meglio… fa le "pulizie". lavora per la mafia italiana.
Leon abita in un palazzo dove si è stabilita anche una famiglia, il padre ha problemi con l’antidroga.
Un giorno la polizia fa irruzione nell'appartamento uccidendo tutti i membri della famiglia, solo Matilda riesce a salvarsi; la ragazzina era andata a fare la spesa.
Matilda subito capisce che non è possibile tornare a casa dopo quella carneficina allora decide di bussare al campanello dell’appartamento accanto al suo, quello di Leon.
L’uomo dopo molte esitazioni lascia entrare la bambina che sconvolta dal dolore, gli chiede di uccidere quelli che hanno fatto fuori la sua familiari.
Non potendo ottenere ciò che desidera, Matilda riesce a strappare a Leon la promessa che le avrebbe insegnato a fare le pulizie.
Nonostante le buone intenzioni, Matilda è solo una ragazzina e le sue azioni avventate li costringeranno a cambiare spesso abitazione.
Con il passare dei giorni, l’allenamento per diventare sicario s’intensifica, Matilda accompagna quasi sempre Leon nei suoi lavori e impara l’arte di uccidere su commissione.
Il rapporto tra l’uomo e la ragazzina diviene sempre più forte, Matilda è convinta di amare Leon e vorrebbe rimanere con lui per sempre.
Il desiderio di vendetta di Matilda non trova pace, e un giorno si reca negli uffici della polizia dove lavora la squadra che aveva fatto fuori la sua famiglia.
La ragazzina non ha la freddezza di compiere un omicidio, non senza Leon, che inteso dove Matilda poteva essersi recata, corre a salvarla…

Recensione
Scrivere recensioni mi piace molto, ma adoro parlare di film di cui sono innamorata!
Leon è indiscutibilmente uno di questi! Semplicemente perfetto!

Un Luc Besson in splendida forma, una regia interessante, sensibile, dinamica e allo stesso tempo dal tocco leggero.
Una storia commuovente, i protagonisti sono straordinari.

Leon è un personaggio indimenticabile. Dovrebbe incutere terrore, è un sicario che sul lavoro non si fa scrupolo di uccidere anche dieci persone in una sola volta. È allo stesso tempo un uomo d’onore, non tocca donne e bambini.
È proprio una ragazzina a cambiargli la vita; a fargli desiderare di mettere le radici.
Matilda è quel raggio di sole che Leon non avrebbe mai pensato di meritare nella sua difficile esistenza; gli complica le cose ma allo stesso tempo gli regala affetto e amore.

Jean Reno e Natalie Portman non riesco quasi a commentarli tanto la loro interpretazione mi sia piaciuta.
Lui non avrebbe potuto regalare a Leon un volto e un cuore migliore, e lei; con la sua faccia d’angelo, incarna una ragazzina così vulnerabile quanto saggia, dimostra di aver capito il senso della vita molto più del suo pericoloso amico.

La trama è commuovente, intensa e allo stesso tempo mai stucchevole. I sentimenti sono rappresentati così come dovrebbero essere, senza trascinamenti, puri e semplici, naturali.

Colonna sonora assolutamente lodevole, la musica di Sting sui titoli di coda permette di conservare quelle emozioni vissute nel finale.

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mercoledì 2 dicembre 2009

Paradiso + Inferno


Titolo originale: Candy
Paese: Australia
Anno: 2006
Durata: 108 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico
Regia: Neil Armfield
Soggetto: Luke Davies
Sceneggiatura: Luke Davies, Neil Armfield

Interpreti e personaggi
* Heath Ledger: Danny
* Abbie Cornish: Candy
* Geoffrey Rush: Casper
* Tony Martin: Mr. Wyatt, padre di Candy
* Noni Hazlehurst: Mrs. Wyatt, madre di Candy
* Tom Budge: Schumann

Fotografia: Garry Phillips
Montaggio: Dany Cooper
Musiche: Paul Charlier
Scenografia: Robert Cousins
Costumi: Jody Fried

Trama
Dan e Candy si amano, sono sempre insieme e condividono tutto, persino la droga.
Inizialmente è facile vivere nonostante la dipendenza, i soldi dati dai genitori, qualche lavoretto qua e là, ma con il passare dei giorni è impossibile riuscire a soddisfare una dipendenza che sempre più vorace divora tutto.
I genitori non sono più disposti a dare contanti e così Candy si ritrova a prostituirsi pur di riuscire a procurare la roba per lei e per Dan.
La crisi tra i due ragazzi, che sempre continueranno ad amarsi, arriva dopo la perdita del bambino che Candy porta in grembo.
I due ragazzi avevano tentato di disintossicarsi in casa, ma le conseguenze di quell’atto erano ricadute sul bambino.
Candy e Dan non si erano mai separati, avevano sempre passato i momenti più difficili e quelli più belli, insieme.
Dopo una crisi nervosa, Candy era stata portata in una casa di cura; una volta uscita, la ragazza rivede Dan...

Recensione
Mi aspettavo “Paradiso + Inferno” diverso.
Ho visto altre pellicole che affrontano il tema della droga, uno su tutti “Christiane F: noi i ragazzi dello zoo di Berlino” il film era forte, rimaneva impresso nella memoria; questo decisamente meno.

Le prime scene sembrano essere promettenti: un amore puro, due ragazzi che vivono al di sopra di tutti gli schemi, come se al mondo esistessero altro che loro.
Eppure la pellicola non sembra decollare. Scene molto significative passano senza lasciare troppo.
I due protagonisti, Heath Ledger e Abbie Cornish sono belli e bravi. Il talento di lui non è sconosciuto più a nessuno.

Il finale del film è a sorpresa, non intendo anticipare ne commentare nulla per non togliere il gusto di vederlo, posso solo dire che non mi aspettavo andasse a finire in quel modo.

Nonostante la pellicola sia un po’ gettata, “Paradiso + inferno” offre la possibilità di vedere un film diverso da solito, con un buon cast e buone idee di base.

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mercoledì 11 novembre 2009

I Love Shopping


Titolo originale: Confessions of a Shopaholic
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 2009
Durata: 107 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: commedia romantica
Regia: P.J. Hogan
Soggetto: Sophie Kinsella
Sceneggiatura: Kayla Alpert, Tim Firth, Tracey Jackson
Produttore: Jerry Bruckheimer
Casa di produzione: Touchstone Pictures
Distribuzione (Italia): Buena Vista

Interpreti e personaggi
* Isla Fisher: Rebecca Bloomwood
* Hugh Dancy: Luke Brandon
* Krysten Ritter: Suze
* Joan Cusack: Jane Bloomwood
* John Goodman: Graham Bloomwood
* Leslie Bibb: Alicia Billington
* Kristin Scott Thomas: Alette Naylor
* John Lithgow: Edgar West

Fotografia: Jo Willems
Montaggio: William Goldenberg
Musiche: James Newton Howard
Scenografia: Kristi Zea

Trama
Rebecca ha una particolare predilezione per lo shopping; a dirla tutta, è patologicamente dipendente dallo spendere denaro in vestiti e accessori moda.
Investe in questa sua mania più di quanto guadagna, per questo motivo Rebecca deve fare i conti con i debiti.
Ritrovatasi senza lavoro e con migliaia di dollari di debiti, si mette alla ricerca di un’occupazione.
Suo malgrado sarà assunta da una testata giornalistica che le interessa molto poco, la sua ispirazione più grande è quella di poter lavorare per Ellette, la più importante rivista di moda.
Il suo editore e capo è Luke Brandon, un affascinante giovane talento del mondo dell’editoria.
Tra i due sembra esserci simpatia ma Alicia è dietro l’angolo, così come Derek Smeath…

Recensione
Un po’ “la rivincita delle bionde”, un po’ “sex and the city”, un po’ “il diavolo veste Prada”.
In altre parole “I love shopping” non è altro che un grande calderone in cui sono facilmente riconoscibili una lunga serie di altri film.

La protagonista, Isla Fisher, sembra voler fare il verso a Reese Witherspoon in “la rivincita delle bionde”; il risultato è però molto diverso: sono simpatiche e buffe entrambe, ma Elle Woods è un personaggio di gran lunga più interessante.

La moda è uno dei temi principali del film; non mancano le grandi marche e i grandi stilisti che sempre più spesso si trovano a svolgere un ruolo di veri e propri protagonisti, con le loro creazioni.

Nonostante il grande contributo offerto da numerosissimi capi firmati, non ho apprezzato il lavoro del costumista.
la parata di splendidi vestiti e accessori serve a poco, specialmente se lo spettatore è abituato al lavoro svolto Patricia Field, straordinaria costumista di "Sex and The City".

I rimandi a “il diavolo veste Prada” sono di facile individuazione: la grande rivista di moda e una direttrice che più che una donna sembra un vero e proprio dittatore.

La trama è scontata, così come la storia d’amore tra i protagonisti.
Hugh Dancy è molto piacevole da vedere, il suo accento inglese regala quel tocco europeo che non guasta mai nei film americani.

P.J. Hogan regista anche di "Peter Pan", dimostra di dar vita a buoni prodotti cinematografici solo saltuariamente, come nel caso della commedia "Il matrimonio del mio migliore amico".

"I love Shopping" nonostante la poca originalità, non è pesante; è in grado di intrattenere e rallegrare lo spettatore ma siamo lontani dalle commedie che meritano di entrare nella categoria “da vedere”.

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lunedì 9 novembre 2009

The Others


Titolo originale: Los Otros
Paese: USA/Spagna/Francia
Anno: 2001
Durata: 101 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: Drammatico, Horror
Regia: Alejandro Amenábar
Soggetto: Alejandro Amenábar
Sceneggiatura: Alejandro Amenábar

Interpreti e personaggi
* Nicole Kidman: Grace Stewart
* Fionnula Flanagan: Mrs. Bertha Mills
* Christopher Eccleston: Charles Stewart
* Alakina Mann: Anne Stewart
* James Bentley: Nicholas Stewart
* Eric Sykes: Mr. Edmund Tuttle
* Elaine Cassidy: Lydia
* Renée Asherson: Vecchia signora
* Alexander Vince: Victor Marlish
* Keith Allen: Mr. Marlish
* Michelle Fairley: Mrs. Marlish

Doppiatori italiani:
* Chiara Colizzi: Grace Stewart
* Melina Martello: Sig.ra Bertha Mills
* Letizia Ciampa: Anne Stewart
* Flavio Aquilone: Nicholas Stewart
* Gianluca Tusco: Charles Stewart

Fotografia: Javier Aguirresarobe
Montaggio: Nacho Ruiz Capillas
Effetti speciali: Derek Langley
Musiche: Alejandro Amenábar
Scenografia: Benjamín Fernández

Premi:
* 8 Premi Goya: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior direttore di produzione, miglior scenografia, miglior sonoro
* 3 Saturn Awards: miglior film horror, miglior attrice (Nicole Kidman), miglior attrice non protagonista (Fionnula Flanagan)
* Kansas City Film Critics Circle Awards 2002: miglior attrice (Nicole Kidman)

Trama
“nessuna porta deve essere aperta prima che l’ultima sia stata chiusa” con queste parole Grace impartisce importanti ordini ai nuovi collaboratori domestici.
La donna vive con i suoi due bambini in un’enorme casa.
I precedenti domestici l’hanno abbandonata senza spiegazioni e ora che ne sono arrivati tre nuovi, Grace ha ben pensato di rendere subito nota la particolare condizione di salute dei suoi figli.
Entrambi sono fotosensibili per cui non possono essere esposti a una luce più forte di quella di una candela.
Sfortunatamente gli inquilini della grande casa non sembrano essere gli unici ospiti…

Recensione
Non ho grossa predilezione per alcuni generi cinematografici; probabilmente troverò molte persone che non saranno d’accordo con il mio pensiero, ma io personalmente non amo il genere Horror, Thriller.
Li reputo dei generi minori; un po’ fine a se stessi.
Ovviamente esistono le eccezioni.
The Others rappresenta proprio una di queste.

Sarà il taglio fortemente drammatico, saranno le scenografie ben curate, sarà la grandiosa interpretazione di Nicole Kidman (avrebbe meritato un oscar) e sarà che gli effetti speciali sono quasi del tutto assenti ma il film è davvero buono.
Amenabar dimostra di saper giocare con le luci, con i colori, con la suspense e con la grande fotogenia degli attori creando un film che rimane.
Interessanti anche le musiche e la sceneggiatura.
Il finale è il pezzo forte del film: del tutto inaspettato!
da vedere!

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mercoledì 4 novembre 2009

Il Cavaliere Oscuro


Titolo originale: The Dark Knight
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 2008
Durata: 152 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.40:1 , 1.78:1 (sequenze IMAX)
Genere: azione, avventura, supereroi
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura: Jonathan Nolan, Christopher Nolan
Produttore: Emma Thomas, Charles Roven, Christopher Nolan
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan, Kevin De La Noy, Thomas Tull
Casa di produzione: Warner Bros.
Distribuzione (Italia): Warner Bros.

Interpreti e personaggi
* Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
* Heath Ledger: Joker
* Michael Caine: Alfred Pennyworth
* Gary Oldman: James Gordon
* Aaron Eckhart: Harvey Dent/Due Facce
* Maggie Gyllenhaal: Rachel Dawes
* Morgan Freeman: Lucius Fox
* Cillian Murphy: Dott. Jonathan Crane/Spaventapasseri
* Eric Roberts: Salvatore Maroni
* Anthony Michael Hall: Mike Engel
* Melinda McGraw: Barbara Eileen Gordon
* Nathan Gamble: James Gordon Jr.
* Michael Jai White: Gambol
* Joshua Harto: Coleman Reese
* Nestor Carbonell: Sindaco Anthony Garcia
* Chin Han: Lau
* Monique Curnen: Det. Ramirez
* Ron Dean: Det. Wuertz
* Keith Szarabajka: Det. Stephens
* Ritchie Coster: Chechen
* William Fichtner: Direttore della Banca
* Colin McFarlane: Commissario Gillian Loeb

Doppiatori italiani:
* Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
* Adriano Giannini: Il Joker
* Dario Penne: Alfred Pennyworth
* Angelo Maggi: James Gordon
* Massimo Rossi: Harvey Dent/Due Facce
* Tiziana Avarista: Rachel Dawes
* Renato Mori: Lucius Fox
* Simone D'Andrea: Dott. Jonathan Crane/Spaventapasseri
* Fabrizio Pucci: Salvatore Maroni
* Davide Marzi: Mike Engel
* Roberta Greganti: Barbara Eileen Gordon
* Alessandro Rossi: Gambol
* Fabrizio Manfredi: Coleman Reese
* Roberto Gammino: Sindaco Anthony Garcia
* Massimo De Ambrosis: Lau
* Laura Romano: Det. Ramirez
* Emidio La Vella: Det. Wuertz
* Paolo Marchese: Det. Stephens
* Francesco Pannofino: Chechen
* Simone Mori: Direttore della Banca

Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Musiche: Hans Zimmer, James Newton Howard
Scenografia: Nathan Crowley

Premi:
* 2 Premi Oscar 2009 (su 8 nominations): Miglior attore non protagonista (Heath Ledger), Miglior montaggio sonoro
* Golden Globe 2009: miglior attore non protagonista (Heath Ledger)
* 6 People's Choice Awards: miglior attore non protagonista (Heath Ledger), miglior film d'azione, miglior cast, miglior film, miglior eroe (Christian Bale)e miglior coppia eroe/cattivo (Christian Bale Heath Ledger)
* Screen Actors Guild Awards per il miglior attore non protagonista (Heath Ledger)
* BAFTA: BAFTA al miglior attore non protagonista (Heath Ledger)
* 2 Golden Trailer Awards per il miglior trailer e poster estivo
* Broadcast Film Critics Association al miglior attore non protagonista (Heath Ledger)
* Grammy Award per l'album dell'anno (James Newton Howard e Hans Zimmer)
* National Board of Review of Motion Pictures ai 10 migliori film
* 2 Satellite Awards miglior suono e film rivisto
* 2 Kansas City Film Critics Circle Awards 2009: miglior attore non protagonista (Heath Ledger), miglior film di fantascienza, fantasy o horror
* 4 Scream Awards, miglior eroe a Christian Bale, miglior attore in un film fantasy e miglior cattivo a Heath Ledger e miglior performance a Gary Oldman
* Screen Actors Guild Awards miglior attore non protagonista (Heath Ledger), miglior produzione
* Chicago Film Critics Association miglior attore non protagonista (Heath Ledger), miglior film cinematografico

Trama
Batman protegge Gotham City dai malfattori, ma allo stesso tempo ha molti nemici.
Joker sembra essere uno dei pochi a non temere l’uomo pipistrello; gli da la caccia e vuole scoprire la sua vera identità.
Durante una conferenza stampa il procuratore distrettuale Harvey Dent dichiara di essere batman e viene portato via con un fugone blindato.
Allo stesso tempo Bruce Waine, il vero batman avrà modo di poter attaccare Joker.
Il piano del pazzo clown mette in pericolo la vita di Dent e di Rachel Dawes, quest’ultima perderà la vita in seguito ad un’esplosione progettata da Joker mentre Dent viene portato in salvo da Batman.
Nonostante il salvataggio da parte del super eroe, Dent rimane sfigurato a causa del fuoco prodotto dalle esplosioni che gli ruberanno metà faccia…

Recensione
Il Cavaliere Oscuro è forse il miglior Batman di sempre!
La trama è ben tenuta, gli effetti speciali più che soddisfacenti.

La famosa atmosfera cupa di Gotham City è rispettata, ma al di sopra di ogni cosa, di ogni elemento di questo film c’è il cast!
Le presenze che vanta fanno girare la testa: Morgan Freeman, Gary Oldman, Aaron Eckhart, Christian Bale e il pazzesco Heat Ledger!
Di solito nelle mie recensioni non spendo troppi elogi per gli attori, tranne casi particolari, questo è uno di quelli.

Joker è il vero protagonista del film.
da spettatrice attendevo il momento in cui sarebbe comparso sullo schermo, cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe inventato.
Attesa e timore allo stesso tempo perché sempre di un cattivo si tratta, e che cattivo!
Non ne ricordavo di uno così dai tempi di Shining! Un vero e proprio One Man Show!
Heath Ledger è uno dei migliori cattivi che la storia ricordi.
Mi ha ricordato Marlon Brando e Johnny Deep, ma allo stesso tempo era qualcosa di mai visto prima, un folle razionale che forse era il meno pazzo di tutti.
Non mancano i momenti di pura follia, di atteggiamenti disturbati, ma tutto sembra essere perfettamente controllato dalla mimica dell’attore.
Joker ruba la scena a Batman.
Tutti gli occhi dovrebbero essere puntati su Bruce Waine, ma nonostante Bale ne performa un ritratto rispettoso, Heath Ledger brilla di luce propria.
La sua maschera, il suo sorriso, il suo modo di parlare, perfino la sua voce.
Ledger sembra essere completamente trasformato. Il suo Joker non ha rivali e sembra non avere somiglianze reali con l’attore in carne e ossa.
I modi di essere, di fare, di parlare sembrano essere propri del personaggio e non dell’attore.
Se non era ancora chiaro, ho trovato Ledger inimitabile!
Le lodi e i riconoscimenti che hanno letteralmente invaso l'esistenza di Ledger quando ormai aveva già lasciato questo mondo, trovano piena giustificazione in questa interpretazione!

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sabato 17 ottobre 2009

Gioventù bruciata


Titolo originale: Rebel Without a Cause
Paese: USA
Anno: 1955
Durata: 111 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico
Regia: Nicholas Ray
Soggetto: Nicholas Ray
Sceneggiatura: Stewart Stern
Casa di produzione: Warner Bros.

Interpreti e personaggi
* James Dean: Jim Stark
* Natalie Wood: Judy
* Sal Mineo: John 'Plato' Crawford
* Jim Backus: Frank Stark
* Ann Doran: Mrs. Carol Stark
* Corey Allen: Buzz Gunderson
* William Hopper: Padre di Judy
* Rochelle Hudson: Madre di Judy
* Dennis Hopper: Goon

Doppiatori italiani:
* Giuseppe Rinaldi: James Dean
* Maria Pia Di Meo: Natalie Wood
* Massimo Turci: Sal Mineo
* Emilio Cigoli: Jim Backus
* Giovanna Scotto: Ann Doran

Fotografia: Ernest Haller
Montaggio: William H. Ziegler
Musiche: Leonard Rosenman
Scenografia: Malcolm C. Bert

Trama
Jim è un adolescente che finisce sempre nei guai, arrestato per ubriachezza viene portato alla stazione di polizia. I genitori lo preleveranno per riportarlo a casa.
Jim conosce Judy, una ragazza della sua stessa scuola che fa parte di una piccola banda.
Durante uno scontro tra Jim e uno dei ragazzi della banda, il protagonista viene sfidato a una corsa con le auto. Il percorso termina su di un precipizio; chi avrebbe lasciato l’auto per ultimo, prima che la vettura fosse finita nel burrone, sarebbe stato il più coraggioso.
Sfortuna vuole che durante la sfida l’antagonista di Jim non riesce a uscire dall’auto e finisce nel burrone.
I ragazzi sconvolti scappano.
Jim è accusato da tutti gli altri membri della banda di aver fatto la spia alla polizia, il ragazzo invece non voleva affatto accusare nessuno.
Jim, Judy e Plato, un amico di Jim, si rintanano in una villa abbandonata, ma i ragazzi della banda li seguono.
durante una lotta Plato, che possiede una pistola, fa fuoco freddando uno dei ragazzi…

Recensione
Quando mi ritrovo a vedere un Classico mi accorgo sempre più spesso delle profonde differenze che esistono tra il cinema di un tempo e quello contemporaneo.
I ritmi sono quanto mai diversi. Lenti nel cinema del passato; incalzanti in quello attuale. Certo generalizzare non è la cosa migliore da fare in certi casi, ma in linea di massima sento di poter fare questa distinzione.

I ragazzi protagonisti del film, il cui titolo letteralmente significa “ribelli senza causa”, in realtà di motivi per essere ribelli ne hanno.
Quello che subito salta all’attenzione è la differenza tra due generazioni: genitori e figli. Il dialogo sembra del tutto impossibile. i figli cercano qualcosa che i genitori sembrano non essere in grado di dare; gli scontri sono sempre più frequenti.

Oltre al forte significato del film, ci sono una serie di elementi che rendono “gioventù bruciata” uno dei film cult della storia del cinema.
Il cast è sbalorditivo, oltre al conosciutissimo e inimitabile James Dean, non sono da meno Natalie Wood nei panni di Judy, estremamente intensa e sofferta nei panni della giovane ribelle; e Sal Mineo, nei panni di Plato; La sua venerazione per Jim è tangibile così come la sua fragilità.

Il soggetto del film è tra i migliori, la sceneggiatura rimane impressa così come il modo di vestirsi dei protagonisti.
Come dimenticare il jeans, la maglietta bianca e il giubbotto rosso di James Dean, ormai vere e proprie icone che rendono riconoscibilissimo sempre il personaggio di Jim.

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martedì 13 ottobre 2009

La Duchessa


Titolo originale: The Duchess
Paese: Gran Bretagna
Anno: 2008
Durata: 108 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35:1
Genere: drammatico/storico/sentimentale
Regia: Saul Dibb
Soggetto: Amanda Foreman
Sceneggiatura: Jeffrey Hatcher, Anders Thomas Jensen, Saul Dibb
Casa di produzione: Paramount Vantage, BBC Films
Distribuzione (Italia): BIM Distribuzione

Interpreti e personaggi
* Keira Knightley: Georgiana Cavendish
* Ralph Fiennes: William Devonshire
* Charlotte Rampling: Lady Spencer
* Dominic Cooper: Charles Grey
* Hayley Atwell: Bess Foster

Fotografia: Gyula Pados
Montaggio: Masahiro Hirakubo
Effetti speciali: Rainmaker Digital Pictures
Musiche: Rachel Portman
Scenografia: Michael Carlin, Rebecca Alleway
Costumi: Michael O'Connor

Premi:
* Premi Oscar 2009: migliori costumi
* Premi BAFTA 2009: migliori costumi
* Satellite Awards 2008: migliori costumi
* Costume Designers Guild Awards: migliori costumi per un film storico
* Phoenix Film Critics Society Awards: migliori costumi

Trama
Georgiana Cavendish sposa molto giovane il Duca di Devonshire.
L’uomo desidera ardentemente avere un erede maschio che, nonostante alcuni tentativi, tarda ad arrivare; al suo posto Georgiana mette al mondo due bambine.
Georgiana conosce Bess Foster e diventa sua grande amica, l’amicizia termina quando Bess s’intrattiene in una relazione con il Duca di Devonshire.
Georgiana, non potendo impedire al marito di avere un’amante, si dedica ad altre attività che la distolgano dai suoi problemi familiari.
La Duchessa ha una relazione con Charles Grey, rimane incinta dell’uomo ma è costretta dal marito a chiudere la relazione; il duca di Devonshire minaccia di tenerla lontana dalle sue bambine…

Recensione
Ho un debole per i film in costume e per Keira Knightley.
la pellicola ha appagato le mie preferenze grazie a stupendi costumi e una buona interpretazione di una tra le mie attrici preferite.

La Duchessa è un film che mi ha riportato alla mente un'altra opera, Marie Antoinette.
la somiglianza è forse dovuta al taglio autobiografico, alle frustrazioni vissute dalle protagoniste, alle relazioni al di fuori del matrimonio e alla difficoltà di produrre un erede, senza dimenticare l’attenzione maniacale dedicata ai capelli e ai vestiti.
In entrambi i film, le protagoniste hanno accorciature articolate e gioielli tra i capelli che fanno di Maria Antonietta e Georgiana protagoniste indiscusse della moda, diventando modello ispiratore per tutte le donne che le circondano.

Nonostante le splendide scenografie, abiti da sogno e le musiche di Rachel Portman; “La Duchessa” non mi ha entusiasmato. La vita travagliata della duchessa di Devonshire non rimane impressa nella memoria nonostante le sofferenze e le rinunce che sembrano essere le uniche ospiti di un’infelice esistenza.

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venerdì 9 ottobre 2009

Sex and the City


Titolo originale: Sex and the City
Paese: USA
Anno: 1998-2004
Formato: serie TV
Genere: commedia
Stagioni: 6
Puntate/episodi: 94
Durata: 29 min (episodio)
Lingua originale: inglese
Aspect ratio: 4:3
Colore: colore
Audio: stereo
Ideatore: Darren Star

Interpreti e personaggi
* Sarah Jessica Parker: Carrie Bradshaw
* Kristin Davis: Charlotte York
* Cynthia Nixon: Miranda Hobbes
* Kim Cattrall: Samantha Jones
* Chris Noth: Mr. Big

Doppiatori e personaggi
* Barbara De Bortoli: Carrie Bradshaw
* Stella Musy: Charlotte York
* Valeria Perilli: Miranda Hobbes
* Antonella Alessandro: Samantha Jones
* Luigi La Monica: Mr. Big

Montaggio: Michael Berenbaum, Wendey Stanzler
Costumi: Patricia Field
Produttore: Sarah Jessica Parker, Cindy Chupack, Jenny Bicks
Produttore esecutivo: Michael Patrick King
Casa di produzione: Sex and the City Productions, Darren Star Productions, Home Box Office

Prima TV USA
Dal: 6 giugno 1998
Al: 22 febbraio 2004
Rete televisiva: HBO

Prima TV Italia (gratuita)
dal: 2000
al: 2004
rete televisiva: TMC: Stagioni 1-2, dal 2000 al 2001
La7: Stagioni 3-6, dal 2001 al 2004

Premi
* 7 Emmy Award
* 8 Golden Globe

seguiti: Sex and the City: the movie

Trama
Quattro donne, quattro amiche, la città di New York.
Sei serie in cui la vita da single e di coppia è rappresentata in tutte le sue mille sfaccettature.
Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha; una scrittrice, un avvocato, una gallerista e una Pr, incarnano ciò che sono un po’ tutte le donne.
Cercare di riassumere quello che si vede in sei anni di onorata carriera in tv sarebbe impossibile, ma posso dire che il lieto fine è d’obbligo.
Carrie ritrova se stessa, Miranda scopre che in fondo la vita che ha sempre temuto non è così male, Charlotte crede e crederà sempre nel destino e Samantha rimane sempre Samantha a suo modo…

Recensione
Sex and the City è indubbiamente una delle serie tv più riuscite che la televisione ricordi.
Un vero e proprio mantra per donne e uomini.

Per le donne è quasi come trovarsi dinanzi a uno specchio tanto le storie delle protagoniste sono aderenti alla realtà e gli uomini hanno un grosso alleato che li può aiutare a capire ciò che spesso e volentieri popola la giungla del cervello femminile.
Quasi tutto ciò che può capitare nella vita di una donna è trattato in almeno un episodio della serie, in maniera brillante alcune volte, meno in altre, ma il livello dell’intera serie è senza dubbio alto!

Carrie e le sue amiche diventano dei veri e propri modelli perché in fondo quello che pare impossibile accada nella vita di ognuno in realtà succede a molti, per non dire alla maggior parte delle persone.

Amore, amicizia, relazioni, sesso, mondo del lavoro, desideri e confidenze fatte davanti a un Martini o a un Cosmopolitan fanno si che i dialoghi, o meglio tutta la sceneggiatura segua un corso e ricorso con riferimenti e richiami alle vite delle quattro donne.

Politicamente scorretto, senza censure, Sex and the City è unico nel suo genere.
L’unico telefilm che nel 2005 mostra la protagonista che fuma. Il linguaggio dei personaggi non è mai censurato, le parolacce a volte sono necessarie per cui ci sono, e come se ci sono; il sesso è l’argomento più rappresentato, raccontato e immaginato, nudo e crudo.
Nessuna frase per intenderne un'altra, nessun doppio senso.

La moda è una delle tante armi che la serie vanta. A volte sembra di trovarsi a sfogliare una rivista di moda.
Tutte le più grandi case di abbigliamento danno il loro contributo allo stile e al modo di vestire delle protagoniste. Inutile dire che c’è da rifarsi gli occhi!

New York è il jolly! Città in cui tutto è possibile e tutto può succedere.
è un ulteriore personaggio della storia. Posto perfetto per essere da soli o in coppia e all’evenienza può trasformarsi anche in vero e proprio cavaliere con cui uscire una sera quando il resto del mondo vive per i fatti propri.

sigla

martedì 6 ottobre 2009

Sex and the City: The Movie


Titolo originale: Sex and the City: The movie
Lingua originale: Inglese
Paese: Stati Uniti
Anno: 2008
Durata: 140 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1,85:1
Genere: Commedia
Regia: Michael Patrick King
Sceneggiatura: Michael Patrick King
Produttore: Michael Patrick King, Darren Star e Sarah Jessica Parker
Produttore esecutivo: Michael Patrick King
Casa di produzione: Darren Star Productions, HBO Films, New Line Cinema
Distribuzione (Italia): 01 Distribution

Interpreti e personaggi
* Sarah Jessica Parker: Carrie Bradshaw
* Kim Cattrall: Samantha Jones
* Kristin Davis: Charlotte York
* Cynthia Nixon: Miranda Hobbes
* Chris Noth: Mr. Big
* Evan Handler: Harry Goldenblatt
* Jennifer Hudson: Louise
* Jason Lewis: Smith Jerrod
* David Eigenberg: Steve Brady
* Willie Garson: Stanford Blatch
* Mario Cantone: Anthony Marentino
* Lynn Cohen: Magda

Doppiatori italiani:
* Barbara De Bortoli: Sarah Jessica Parker
* Barbara De Bortoli: Carrie Bradshaw
* Stella Musy: Charlotte York
* Valeria Perilli: Miranda Hobbes
* Antonella Alessandro: Samantha Jones
* Luigi La Monica: Mr. Big
* Stefano Mondini: Harry Goldenblatt
* Alessia Amendola: Louise
* Niseem Onorato: Smith Jerrod
* Luca Dal Fabbro: Steve Brady
* Francesco Meoni: Stanford Blatch
* Oreste Baldini: Anthony Marentino
* Graziella Polesinanti: Magda

Fotografia: John Thomas
Montaggio: Michael Berenbaum
Musiche: Aaron Zigman
Scenografia: Jeremy Conway
Costumi: Patricia Field

Trama
Le quattro amiche di sempre, Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, sono belle e di successo.
Carrie si accinge a convolare a nozze con “Mr. Big” amore della sua vita, dopo anni di travagliati tira e molla.
Il giorno del matrimonio il promesso sposo preso dal panico non si presenta alla cerimonia facendo infuriare Carrie e umiliandola davanti a tutti.
Charlotte, Miranda e Samantha propongono all’amica ferita di trasformare quella che sarebbe dovuta essere la luna di miele dei due sposini, in un viaggio per loro quattro.
Dopo un breve periodo di depressione Carrie riprende la vita di tutti i giorni, assume un’assistente personale che l’aiuti a risistemare il suo vecchio appartamento, il suo sito web e la posta indesiderata che Carrie si rifiuta di leggere.
Nel frattempo, Samantha decide di chiudere la sua relazione con Smith Jerrod; Charlotte dopo aver adottato una bambina si scopre incinta e Miranda si separa da Steve a causa di un tradimento di quest’ultimo…

Recensione
Che la serie televisiva sia una vera e propria Bibbia delle relazioni, della moda e della vita Newyorkese, non c’erano dubbi. È uno dei miei telefilm preferiti, ben sceneggiato, recitato e diretto.

Il film doveva essere la degna conclusione di sei onorate stagioni ma purtroppo non è esilarante quanto la serie tv.
Si comincia ad avvertire che le idee sono poche e che tutto quello che doveva essere visto era già stato mandato in onda.

Di certo non mancano i lati positivi.
Sempre brava Sarah Jessica Parker in quello che è stato il suo ruolo per tanto tempo e che le calza a pennello, lo stesso vale per le altre protagoniste.

Il film non rompe la tradizione regalando la possibilità di vedere degli splendidi abiti, nemmeno una rivista di moda sarebbe stata tanto efficiente, rimango dell’idea, però che se si fosse scelto di fermarsi alla serie tv sarebbe stato meglio.
se fare un film era tanto importante urgevano molte più idee.
Lo spettatore di Sex and the City è abituato a uno standard molto alto di qualità di contenuti e una sceneggiatura paragonabile a un puzzle, purtroppo il film non è in grado di accogliere un’eredità tanto grande.

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sabato 3 ottobre 2009

il pianto in silenzio


salve stranieri,
dopo molto tempo, rieccomi a scrivere un intervento personale; il che significa, per coloro che non mi conoscono, una sorta di delirio senza senso.
ho bisogno di sfogarmi, e spesso trovo pace solo scrivendo.
in realtà sono in macchina, mio padre e mia madre sono seduti sui sedili anteriori e io sola dietro; comoda eppure schiacciata da una moltitudine di pensieri che mi costringono a giacere in un angolo.
scrivo tramite il cellulare, poi tutto verrà trasferito sul computer.
ho pianto, pianto come non facevo da tempo, fino a sentirmi senza forze e senza lacrime.
un intero viaggio di ritorno paragonabile a una tortura.
ha preso possesso di me la sensazione di aver sognato, di aver avuto un incubo, vive ancora la speranza di veder presto tutte le cose rimettersi al posto giusto.
gli occhi gonfi, la mente provata e nessun sollievo, sempre più spazio si fa la consapevolezza che in realtà quello che si è vissuto è vero e che non verrà nessuna gomma da cancellare a porre rimedio agli sbagli, nessuna bacchetta magica a riordinare il disordine che spadroneggia senza rivali.
sono stanca, stanca e arrabbiata.
stanca perché dopo mille battaglie, quello che più desideravo mi è sfuggito per un soffio.
arrabbiata perché credere fortemente in qualcosa non significa per forza raggiungere i propri obiettivi.
sono vuota, perché ciò che mi ha sempre salvato, questa volta mi ha inferto un duro colpo.
sono furiosa con me stessa, perché non sono stata abbastanza forte quando avevo più bisogno di esserlo; sono furiosa con la sciocca burocrazia che sembra vincere sulla meritocrazia senza alcuna difficoltà.
sono sfiduciata perché quello quello che credevo di aver costruito è crollato a terra come una castello di carte.
sono triste, perché vedo allontanarsi il passaporto verso i miei sogni, la chiave della mia libertà, la possibilità di esprimere tutto ciò che ho dentro!
forse questa non è la guerra, forse è solo una battaglia, ma io questa battaglia l'ho persa senza portare con me nulla, solo un pugno di mosche e tanta delusione, delusione che mi ruberà tanto tempo per superarla.
forse la sofferenza, la delusione e il sacrificio sono dei passaggi obbligati per arrivare a ciò che si desidera?
deve essere tutto difficile?
e se invece le cose facili sono proprio quelle che siamo destinati ad ottenere?
non ho trovato risposta a nessuna di queste domande. temo di conoscere la verità.
non sono credente ma penso che davvero la giustizia non sia di questo mondo!
si dice che le difficoltà fortifichino; bé sarà anche vero ma sono stanca di diventare forte. mi piacerebbe provare l'ebrezza di avere quello che davvero desidero, raggiungere il luogo a cui sento di appartenere; sentire che la strada che ho scelto per me è quella giusta!
perdonate lo sfogo, ne avevo bisogno.
alla prossima...

venerdì 25 settembre 2009

Constantine


Titolo originale: Constantine
Paese: Stati Uniti
Anno: 2005
Durata: 121 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35:1
Genere: horror
Regia: Francis Lawrence
Soggetto: Jamie Delano e Garth Ennis (dal fumetto Hellblazer)
Sceneggiatura: Kevin Brodbin, Frank A. Cappello
Produttore: Lorenzo di Bonaventura, Akiva Goldsman

Interpreti e personaggi
* Keanu Reeves: John Constantine
* Rachel Weisz: Angela Dodson/Isabel Dodson
* Shia LaBeouf: Chas Kramer
* Djimon Hounsou: Papa Midnite
* Max Baker: Beeman
* Pruitt Taylor Vince: Padre Hennessy
* Gavin Rossdale: Balthazar
* Tilda Swinton: Gabriele
* Peter Stormare: Lucifero
* José Zùñiga: Detective Xavier

Doppiatori italiani:
* Luca Ward: John Constantine
* Laura Romano: Angela Dodson/Isabel Dodson
* Davide Chevalier: Chas Chandler
* Francesco Pannofino: Papa Midnite
* Antonio Palumbo: Beeman
* Massimo Corvo: Padre Hennessy
* Riccardo Rossi: Balthazar
* Giò-Giò Rapattoni: Gabriele
* Dario Penne: Lucifero
* Franco Mannella: Detective Xavier

Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Wayne Wahrman
Musiche: Klaus Badelt, Brian Tyler
Scenografia: Naomi Shohan
Costumi: Louise Frogley

Trama

Angela Dodson dopo il suicidio della sorella gemella Isabel, si rivolge a John Constantine per scoprire le cause che hanno portato Isabel alla morte.
Angela ritiene che la sorella non potesse porre fine alla propria esistenza perché estremamente credente.
Le indagini porteranno Constantine e Isabel a scoprire il piano di Satana.
il demonio vorrebbe istaurare sulla terra il suo regno.
Il diavolo trova l’appoggio dell’angelo Gabriele, quest’ultimo rapisce Angela perché dotata di poteri sovrannaturali.
Constantine si avvale allora dell’intervento di Lucifero che non vede di buon occhio la venuta di un altro signore del male…

Recensione
Non amo avere pregiudizi, ma talvolta mi capita di avere un’idea su un film, un libro, ecc. che si rivela errata.
È il caso di Constantine. Prevedevo un film scontato con una trama poco curata, insomma il classico polpettone da incasso statunitense.
Fortunatamente sono stata smentita.
La pellicola non è certo un film d’autore ma non manca di numerose qualità che lo rendono apprezzabile.

La storia è affascinante; lo scontro tra il bene e il male è sarà anche un tema trattato e ritrattato, ma sempre efficace, specialmente quando c’è l’aggiunta dell’elemento religioso.

Gli angeli e i diavoli sono figure che trasmettono quel senso di eterno e di “sempre esistito” che li rende intoccabili.

Keanu Reeves è abituato ai ruoli “cool”, dopo Matrix si è regalato un’altra pellicola da “prescelto” e non ci fa neppure una brutta figura nonostante il suo volto sia avaro di espressioni.
Rachel Weisz è sempre credibile, e nonostante non sempre brilli di luce propria, non è mai fuori posto.
La mia preferita è Tilda Swinton. Con la sua fisionomia è nata per interpretare ruoli androgeni.
Gli angeli sono asessuati e lei riesce con il suo volto, la sua voce, le sue movenze e il suo fisico, a rappresentare perfettamente la creatura angelica.

Buoni gli effetti speciali; davvero interessante la scenografia.

Forse non tutti sanno che al termine dei titoli di coda c’è un’ultima scena in cui è possibile vedere la trasformazione in angelo dell’assistente di Constantine.

Uno dei pochi film basato su di un fumetto ben riuscito realizzato da Francis Lawrence che passa dal videoclip al cinema con discreti risultati.

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lunedì 21 settembre 2009

Dogma


Titolo originale: Dogma
Paese: USA
Anno: 1999
Durata: 130 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia
Regia: Kevin Smith
Soggetto: Kevin Smith
Sceneggiatura: Kevin Smith

Interpreti e personaggi
* Ben Affleck: Bartleby
* Matt Damon: Loki
* Linda Fiorentino: Bethany Sloane
* Jason Mewes: Jay
* Chris Rock: Rufus
* Alan Rickman: Metatron
* Jason Lee: Azrael
* Salma Hayek: Serendipity
* Kevin Smith: Silent Bob
* Janeane Garofalo: Liz
* George Carlin: Cardinale Ignatius Glick
* Alanis Morissette: Dio

Effetti speciali: Mark Alfrey
Musiche: Alanis Morissette, Howard Shore
Scenografia: Diana Stoughton

Trama
Bartleby e Loki sono due angeli che da troppo tempo sono lontani dal paradiso; scacciati da Dio dopo che Bartleby aveva convinto Loki a non compiere la volontà dell’altissimo.
I due angeli trovano il modo per ritornare nei cieli quando scoprono che nel New Jersey una chiesa era pronta per una riconsacrazione. Se fossero riusciti ad attraversare le porte della casa di Dio, tutti i loro peccati sarebbero stati perdonati e avrebbero risalito il paradiso.
Dio, non potendo accettare che la sua legge divina fosse messa in discussione e per evitare che l’intera esistenza fosse distrutta, si serve di Metatron per comunicare a Bethany, ultima discendente della famiglia di Cristo, che deve fermare i due angeli.
La donna aiutata da Rufus, il tredicesimo apostolo, dalla musa Serendipity e dai due profeti Jay e Bob si recherà nel New Jersey per impedire agli angeli di attraversare le porte della chiesa.
Bartleby e Loki non sono gli unici a desiderare di entrare in chiesa, Azrael vuole che i due angeli riescano nel loro intento…

Recensione
Decisamente una commedia irriverente che senza ombra di dubbio avrà sconvolto le coscienze di tanti cristiani, sempre che abbiano visto il film.
La commedia di Kevin Smith mi è piaciuta, non solo per il modo in cui la fede è stata “adattata” rendendola molto più vicino all’uomo di quanto in realtà sia, ma anche per le numerose tematiche presentate.
Il tema della religione, presentato in modo tanto naturale quanto inaspettato, avrebbe potuto monopolizzare l’attenzione, invece non manca la possibilità di riflettere, di entrare nella psicologia del personaggio e di sentire vicino il suo disagio e le sue ragioni di vita.

Cast discreto senza troppe pretese ma allo stesso tempo efficace, Ben Affleck è all’altezza del suo angelo furioso; Matt Damon è quasi fanciullesco nei panni dell’angelo della morte, sembra capace di uccidere per gioco.

Inaspettata, Alanis Morissette che nei panni di Dio non è molto “onnipotente”, nonostante il regista sembra che volutamente aspirasse a dare alla figura divina, una veste quasi umana.
Brava Linda Fiorentino, piacevole anche solo da ascoltare grazie al suo bel timbro di voce.
La sceneggiatura rappresenta il punto di maggior forza del film; chiara e semplice nel trattare nello spiegare determinati punti, a effetto in altri, nonostante la massiccia presenza di parolacce.


La pellicola presentata al festival del cinema di Cannes ebbe scarso successo eppure ero quasi del tutto sicura che un film del genere potesse riscuotere dalla critica molti applausi.

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venerdì 18 settembre 2009

The gentlemen’s alliance cross


Genere: Shojo
Autore: Arina Tanemura
Casa Editrice: Flag of Japan Shueisha
Volumi: 11

Trama
Haine Otomiya è un’ex ragazza ribelle che frequenta l’istituto dove gli allievi sono classificati in base al loro ceto sociale e la loro ricchezza.
Haine vuole a tutti i costi entrare a far parte del consiglio studentesco perché innamorata dell’imperatore Shizumasa Togu a capo della sua scuola.
Il ragazzo per non essere disturbato dalle sue ammiratrici si finge fidanzato con un altro ragazzo. Solo in seguito si finge fidanzato con Haine che si presta così a essere la ragazza dell’imperatore.
Inizialmente Shizumasa si mostra molto distaccato e freddo nei confronti della ragazza; solo poi, il rapporto tra i due cambierà notevolmente.
Tra gli amici di Haine spiccano l’amica di sempre Ushio, Maora un ragazzo vestito da donna, e Maguri il finto fidanzato di Shizumasa…

Recensione
Molto carino questo manga di Arina Tanemura.
Specialmente i primi volumi catturano l’attenzione del lettore incuriosito dai misteri che non mancano mai nell’accademia imperiale.

I disegni mi sono piaciuti moltissimo, lo stile della Tanemura è riconoscibile.
molta attenzione è dedicata alla cura degli sfondi, sempre ricchi di particolari; e ai vestiti dei personaggi, molto carini e ben studiati.

La trama in alcuni momenti subisce dei cedimenti; in alcune parti la storia non è chiara e cercare di capire le vicende diventa più complicato, anche a causa delle profonde similitudini (indispensabili ai fini della storia) che hanno alcuni personaggi.

L’autrice nell’ultimo volume del manga fa una piccola anticipazione circa la sua prossima opera, un fantasy.
Mi piacerebbe leggerlo, lo stile della Tanemura si presta bene alle atmosfere di una storia fantastica.

martedì 15 settembre 2009

Alice nel paese delle meraviglie


Titolo originale: Alice in Wonderland
Paese: Stati Uniti
Anno: 1951
Durata: 72 min
Colore: colore (Technicolor)
Audio: sonoro (RCA Sound System)
Rapporto: 1.33:1
Genere: musicale, fantastico, commedia, animazione
Regia: Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske
Soggetto: Lewis Carroll
Sceneggiatura: Winston Hibler, Ted Sears, Bill Peet, Erdman Penner, Joe Rinaldi, Milt Banta, Bill Cottrell, Dick Kelsey, Joe Grant, Dick Huemer, Del Connell, Tom Oreb, John Walbridge
Produttore: Walt Disney
Produttore esecutivo: Ben Sharpsteen
Casa di produzione: Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia): RKO Radio Pictures
Animatori: Milt Kahl, Ward Kimball, Frank Thomas, Eric Larson, John Lounsbery, Ollie Johnston, Wolfgang Reitherman, Marc Davis, Les Clark, Norman Ferguson, Hal King, Don Lusk, Judge Whitaker, Cliff Nordberg, Hal Ambro, Harvey Toombs, Bill Justice, Fred Moore, Phil Duncan, Marin Woodward, Bob Carlson, Hugh Fraser, Charles Nichols, Josh Meador, George Rowley, Dan MacManus, Blaine Gibson

Interpreti e personaggi
Doppiatori originali:
* Kathryn Beaumont: Alice
* Bill Thompson: Il Bianconiglio (White Rabbit), Capitan Libeccio (Dodo)
* Richard Haydn: Il Brucaliffo (Caterpillar)
* Sterling Holloway: Lo Stregatto (Cheshire Cat)
* Ed Wynn: Cappellaio Matto (Mad Hatter)
* Jerry Colonna: Leprotto Bisestile (March Hare)
* Verna Felton: Regina di Cuori (Queen of Hearts)
* Dink Trout: Re di Cuori (King of Hearts)
* J. Pat O' Malley: Pinco Panco e Panco Pinco (Tweedledum and Tweedledee), Baron Tricheco (Walrus), Maestro Carpentiere (Carpenter), Ostrichette (Oysters)
* Joseph Kearns: La Serratura (Door Knob)
* Larry Gray: Biagio, lo spazzacamino (Bill)
* James Macdonald: Toperchio (Dormouse)
* Queenie Leonard: La Margherita (Mother Bird)
* Doris Lloyd: La Rosa (Rose)
* The Melloman: Le Carte pittrici (Card painters)
* Don Barclay: Le altre Carte (Other Card)
* The Disney Chouri: i Fiori
* Heather Angel: Sorella di Alice

Doppiatori italiani:
* Vittoria Febbi: Alice
* Lauro Gazzolo: Il Bianconiglio
* Aldo Silvani: Capitan Libeccio
* Gaetano Verna: Il Brucaliffo
* Stefano Sibaldi: Lo Stregatto
* Carlo Romano: Cappellaio Matto
* Mauro Zambuto: Panco Pinco, Leprotto Bisestile
* Tina Lattanzi: Regina di Cuori
* Amilcare Pettinelli: Re di Cuori
* Vinicio Sofia: Pinco Panco, Maestro Carpentiere
* Mario Besesti: Baron Tricheco
* Giorgio Capecchi: La Serratura
* Wanda Tettoni: La Margherita
* Renata Marini: La Rosa
* Dhia Cristiani: Sorella di Alice

Montaggio: Lloyd L. Richardson
Effetti speciali: Ub Iwerks
Musiche: Mack David, Gene de Paul, Sammy Fain, Winston Hibler, Bob Hilliard, Al Hoffman, Jerry Livingston, Don Raye, Oliver Wallace

Trama
Alice è intenta ad ascoltare la lezione di storia ma si distrae perdendosi nelle sue fantasie.
Mentre è intenta a cantare si accorge che c’è uno strano coniglio bianco col panciotto e l’orologio che, correndo a perdifiato, afferma di essere in ritardo.
Alice spinta da una grande curiosità si mette sulle tracce del bian coniglio e lo segue fino al buco della sua tana.
Vi s’infila dentro e si ritrova nel paese delle meraviglie.
In questo magico mondo, Alice farà degli incontri incredibili, Capitan Libeccio, Pinco Panco e Panco Pinco, i fiori parlanti, il brucaliffo, lo stregatto, il cappellaio matto, il leprotto bisestile, e ovviamente la regina di cuori.
Il paese delle meraviglie sembra quasi un covo di matti e Alice sente il bisogno di avere intorno a se qualcosa che abbia un senso logico…

Recensione
Sono molto affezionata al personaggio di Alice nel paese delle meraviglie. Forse perché mi riesce facile immedesimarmi in lei, una perenne sognatrice alla continua ricerca di qualcosa di meraviglioso.
Il mio blog nasconde, per così dire, più di un riferimento a questa favola. Il coniglio bianco come logo della favicon (il simbolo accanto al nome del blog in alto di fianco all'indirizzo), il nome stesso con cui firmo i miei articoli (usagi vuol dire coniglio in giapponese) e non bisogna dimenticare che il logo stesso del blog è un’immagine del film “Alice in Wonderland” di Tim Burton, è possibile, infatti, riconoscere la piccola Alice vestita di azzurro accanto al cancello…

Dopo questa premessa che ritenevo indispensabile, passo a scrivere del film.
Per anni l’ho considerato uno dei peggiori Classici Disney…
sono sempre stata fan degli altri film Disney, quelli con le grandi storie d’amore come per esempio “la sirenetta”, “la bella e la bestia”, “Aladdin”.
Alice nel paese delle meraviglie invece mi metteva tristezza: la protagonista non era propriamente coccolata dagli altri personaggi della storia, c’è chi voleva darle fuoco, chi desidera tagliarle la testa e Alice mi sembrava spesso triste e con la voglia perenne di tornare a casa.
Crescendo la mia opinione su questa favola è cambiata. Non solo la trama è diversa dalle altre e questo la rende più interessante, ma le situazioni sono davvero cariche di meraviglia e Alice ha acquistato per me un valore che prima non aveva.
Impresso nella memoria, è l’abbigliamento della bambina, un vestito azzurro e un nastrino tra i capelli.

Non tutti forse sanno che Alice nel paese delle meraviglie è il film Disney con più canzoni in assoluto (ulteriore elemento che mi rendono cara la pellicola).

Probabilmente questo è uno dei film di animazione Disney che ha avuto meno successo, ma è forse una favola che si capisce con il tempo e con una determinata maturità.

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sabato 22 agosto 2009

C’era una volta in America


Titolo originale: Once Upon a Time in America
Paese: USA/Italia
Anno: 1984
Durata: 220 min (versione director's cut), 135 min (versione statunitense curata dal produttore)
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1,85:1
Genere: gangster, drammatico
Regia: Sergio Leone
Soggetto: dal romanzo di Harry Grey
Sceneggiatura: Sergio Leone, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli, Franco Arcalli, Franco Ferrini
Produttore: Arnon Milchan
Produttore esecutivo: Claudio Mancini

Interpreti e personaggi
* Robert De Niro: David "Noodles" Aaronson
* James Woods: Maximilian "Max" Bercovicz
* Elizabeth McGovern: Deborah Gelly
* Joe Pesci: Frankie Minaldi
* Danny Aiello: capo della polizia Vincent Aiello
* Treat Williams: James Conway O'Donnell
* Tuesday Weld: Carol
* Burt Young: Joe
* William Forsythe: Philip "Cockeye" Stein
* James Hayden: Patrick "Patsy" Goldberg
* Larry Rapp: "Fat" Moe Gelly
* Scott Tiler: "Noodles" da ragazzo
* Jennifer Connelly: Deborah da ragazza
* Rusty Jacobs: Max da ragazzo/David Bailey
* Mike Monetti: "Fat" Moe da ragazzo
* Darlanne Fluegel: Eve
* Mario Brega: Mandy
* Richard Bright: Chicken Joe

Doppiatori italiani:
* Ferruccio Amendola: David "Noodles" Aaronson
* Sergio Fantoni: Maximilian "Max" Bercovicz
* Rita Savagnone: Deborah Gelly
* Leo Gullotta: Frankie Minaldi
* Carlo Giuffré: Capo della polizia Vincent Aiello
* Cesare Barbetti: James Conway O'Donnell
* Maria Pia Di Meo: Carol
* Gigi Reder: Joe
* Luciano De Ambrosis: Philip "Cockeye" Stein
* Angelo Nicotra: Patrick "Patsy" Goldberg
* Franco Latini: "Fat" Moe Gelly
* Riccardo Rossi: "Noodles" da ragazzo
* Georgia Lepore: Deborah da ragazza
* Massimo Rossi: Max da ragazzo/David Bailey
* Francesco Pezzulli: "Fat" Moe da ragazzo
* Vittoria Febbi: Eve
* Arturo Dominici: Chicken Joe

Fotografia: Tonino Delli Colli
Montaggio: Nino Baragli
Musiche: Ennio Morricone
Scenografia: Carlo Simi
Costumi: Gabriella Pescucci

Premi:
* 2 Premi BAFTA: "Migliori costumi" (Gabriella Pescucci), "Migliore colonna sonora" (Ennio Morricone)
* 5 Nastri d'argento: "Migliore fotografia" (Tonino Delli Colli), "Miglior regista" (Sergio Leone), "Migliore scenografia" (Carlo Simi), "Migliore musica" (Ennio Morricone), "Effetti speciali"
* 1 Premio LAFCA: "Migliore musica" (Ennio Morricone)

Trama
Noodles è in un locale cinese intento a fumare dell’oppio. I suoi compagni di sempre sono stati uccisi, anche lui è ricercato.
Comincia così il suo viaggio verso il passato, da ragazzino inizia a guadagnare da vivere con la sua banda, ha un amico su tutti Max.
Noodles dopo aver fatto fuori un uomo reo di aver ucciso freddamente un suo caro amico, finisce in prigione.
dopo dieci anni ne verrà fuori; ad attenderlo c’è Max.
La sua banda nel frattempo si è evoluta, guadagna molto lavorando per i boss locali e possiede un locale molto frequentato.
Max progetta di fare il colpo della sua vita, sogna di svaligiare la Federal Reserve, Noodles per fermarlo lo denuncia alla polizia…

Recensione
Sergio Leone attraverso la sua ultima opera da regista regala un autentico capolavoro cinematografico.
Raramente mi sono trovata di fronte ad una pellicola tanto eccellente.

La trama si sviluppa seguendo un continuo andare avanti e indietro nel tempo; ottimo il montaggio che permette di ricostruire come se si trattasse di un puzzle, le vicende di Noodles.
Indimenticabili sono i dialoghi e alcune scene, dense di significato, estremamente autentiche.
Un vero e proprio viaggio nel tempo che mostra quanto l’America cambi negli anni, cresce come crescono i ragazzini spensierati che quasi per gioco cominciano la loro attività di gangsters.

Sergio Leone è esemplare, la sua tecnica ineccepibile; il suo film frutto di anni di studio e ricerca è di una bellezza monumentale.

Il cast è lodevole; diretto sapientemente da un maestro che rende indimenticabili i volti e le storie dei suoi protagonisti.
Robert De Niro è mostruosamente bravo, Noodles rimane per sempre nella memoria perché il suo volto lo rende vero nonostante lo interpreti in diversi momenti della sua vita: da giovane, da anziano.
James Wood non sembra essere da meno, così come tutto il resto del cast, compresi i ragazzini scritturati per interpretare la parte dei protagonisti in gioventù.
Spicca tra tutti, nonostante appaia in poche scene, Jennifer Connelly, bellissima fin da ragazzina, eterea e inavvicinabile nella parte di Deborah.

Testimonianza di attenzione all’aderenza storica, i costumi regalano un volto al tempo; ma non vi è nulla, a partire dalla sceneggiatura, per passare poi al montaggio e terminare con la fotografia che non sia impregnato di sapiente lavoro e studio.

Morricone, con le sue musiche, emoziona. Firma una colonna sonora tra le più belle mai ascoltate.

C’era una volta in America è senza dubbio uno dei migliori film che la storia del cinema ricordi.

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venerdì 21 agosto 2009

Donnie Darko


Titolo originale: Donnie Darko
Paese: USA
Anno: 2001
Durata: 113 min (director's cut 133')
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, fantascienza
Regia: Richard Kelly
Sceneggiatura: Richard Kelly
Distribuzione (Italia): Moviemax

Interpreti e personaggi
* Jake Gyllenhaal: Donnie Darko
* Jena Malone: Gretchen Ross
* Holmes Osborne: Eddie Darko
* Mary McDonnell: Rose Darko
* Maggie Gyllenhaal: Elizabeth Darko
* Daveigh Chase: Samantha Darko
* Katharine Ross: Dott.ssa Lilian Thurman
* Drew Barrymore: Karen Pomeroy
* Noah Wyle: Prof. Kenneth Monnitoff
* Beth Grant: Kitty Farmer
* Patrick Swayze: Jim Cunningham
* James Duval: Frank
* Alex Greenwald: Seth Devlin
* Jolene Purdy: Cherita Chen
* Seth Rogen: Ricky Danforth
* David Moreland: Preside Cole
* Arthur Taxier: Dott. Fisher
* David St. James: Bob Garland
* Jazzie Mahannah: Joanie James
* Gary Lundy: Sean Smith
* Stuart Stone: Ronald Fisher
* Scotty Leavenworth: David

Doppiatori italiani:
* Stefano Crescentini: Donnie Darko
* Alessia Amendola: Gretchen Ross
* Stefano De Sando: Eddie Darko
* Ada Maria Serra Zanetti: Rose Darko
* Domitilla D'Amico: Elizabeth Darko
* Veronica Puccio: Samantha Darko
* Maria Pia Di Meo: Dott.ssa Lilian Thurman
* Chiara Colizzi: Karen Pomeroy
* Fabio Boccanera: Prof. Kenneth Monnitoff
* Daniela Caroli: Kitty Farmer
* Roberto Pedicini: Jim Cunningham
* Alessandro Quarta: Frank
* Marco Vivio: Seth Devlin
* Gemma Donati: Cherita Chen
* Paolo Vivio: Ricky Danforth
* Gaetano Varcasia: Preside Cole
* Roberto Draghetti: Dott. Fisher
* Vladimiro Conti: Bob Garland
* Fabrizio De Flaviis: Sean Smith
* Davide Perino: Ronald Fisher
* Jacopo Bonanni: David

Fotografia: Steven Poster
Montaggio: Sam Bauer, Eric Strand
Effetti speciali: Lorraine Fadden, Scott Garcia
Musiche: Michael Andrews
Scenografia: Alec Hammond

Premi:
* Amsterdam Fantastic Film Festival 2002: "Silver Scream Award"
* San Diego Film Critics Society Awards 2001: "SDFCS Award"
* Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films, USA 2002: "Premio speciale"


Trama
Donnie è un adolescente brillante che soffre di schizofrenia.
Spesso si vede con il suo medico e le racconta di avere un nuovo amico immaginario, si tratta di Frank un enorme coniglio dall’aria piuttosto inquietante.
Frank dice di venire dal futuro e gli rende nota la data della fine del mondo (prevista per il 30 di ottobre); inoltre ordina a Donnie di compiere degli atti vandalici: l’allagamento della sua scuola e l’incendio della casa di un motivatore che Donnie non apprezzava perchè predicava le sue teorie basate sulla menzogna.
Il ragazzo si appassiona a quello che Frank gli confida e comincia a leggere dei viaggi nel tempo.
Vede tutto quello che gli capita sotto una luce diversa, se prima certi accadimenti li considerava delle casualità, ora ritiene che gli eventi sono strettamente collegati.
Durante la festa di halloween, nel giorno in cui era prevista la fine del mondo, Donnie con la sua ragazza e un altro paio di amici si dirigono verso una porta della cantina di una donna.
All’interno vi trova due ragazzi, due bulli della scuola che mettono in fuga i due amici di Donnie e minacciano il ragazzo e la fidanzata…

Recensione
Ho rivisto questo film dopo molto tempo, e devo ammettere che non ricordavo quasi nulla della trama di Donnie Darko.
Lo svantaggio di avvicinarsi a un film reputato tra i migliori del cinema contemporaneo, un film “culto”, è quello di nutrire grosse aspettative, cosa che Donnie Darko assolve, ma probabilmente senza una premessa tanto impegnativa si potrebbero apprezzare maggiormente le idee brillanti di cui può vantare il film.
Primo fra tutti il coniglio Frank: credo di non aver mai visto un coniglio tanto terrificante, la sua voce disumana, contribuisce a rendere il personaggio inquietante.

Sicuramente centrale è il tema della società bigotta contro la quale Donnie si scontra di continuo, l'arretratezza e l'apparenza sono ben rappresentate dalla sua insegnante di educazione fisica e dal motivatore.

Il cast nonostante conti di molti giovani attori è di certo interessante.
I due Gyllenhaal si trovano a dover recitare il ruolo di fratello e sorella anche nel film.
Ho apprezzato molto anche Mary McDonnell nel ruolo della madre di Donnie e ho rivisto con piacere una vecchia conoscenza, Katharine Ross, Elaine Robinson né “Il Laureato”.

Molto bella la colonna sonora.

Per chi non lo sapesse, esistono due versioni del film. La prima è quella uscita nel 2001 la seconda risale al 2004 ed è la director’s cut. Io ho visto entrambe e credo che la versione allungata (la seconda) sia la migliore; in generale la versione director’s cut dimostra di essere sempre più completa e più avvincente.

trailer

giovedì 20 agosto 2009

Le Guerre del Mondo Emerso - La Setta degli Assassini


Titolo: La setta degli assassini
Autore: Licia Troisi
1ª ed. originale: 2006
Genere: romanzo
Sottogenere: fantasy
Serie: Le guerre del Mondo Emerso
Seguito da: Le due guerriere

trama e recensione
la mia profonda voglia di immeggermi nel fantasy di questo ultimo periodo mi ha portato a vagare per le librerie in cerca di un buon libro fantastico.
spesso mi è capitato di trovarmi di fronte a testi piuttosto noiosi, con Licia Troisi e il suo mondo emerso non accade.

ho letto il libro per caso, dopo che mi è stato consigliato proprio mentre ero in libreria e devo dire che mi ha enormemente affascinato.
sarà che per la prima volta mi è capitato di leggere una storia fantastica scritta da una donna e con protagonista una donna, per cui il punto di vista mi è sicuramente facile immedesimarmi nel personaggio.

prima di dedicarsi alla trilogia "Le Guerre del Mondo Emerso", la Troisi aveva già pubblicato un' altra trilogia, "Le Cronache del Mondo Emerso"; le due saghe sono strettamente collegate.
non so per quale ragione io abbia cominciato a leggere il primo volume della seconda, per cui mi sono spoilerata quasi tutto l'epilogo della storia di Nihal ma credo che comunque questa opera valga la pena di essere letta.

Dubhe è la protagonista de "Le Guerre del Mondo Emerso - La Setta degli Assassini", una giovanissima ragazza di appena 15 anni che nella sua breve vita ha visto cose che alcuni nemmeno potrebbero immaginare.
allontanata dalla sua famiglia a 8 anni perchè uccide un suo compagno di giochi, viene esiliata. troverà protezione solo sotto le misteriose ali del suo maestro, Sarnek che la istruirà a diventare assassina.
Dubhe a causa della Gilda perderà per sempre il suo unico punto di riferimento. la setta la vuole con sè perchè ritiene che sia una prescelta, una "vittoriosa".
Dubhe sarà costretta ad arrendersi alle richieste di Yashol e degli altri sicari perchè affetta da una tremenda maledizione.

la storia della ragazzina è narrata quasi come se si seguissero due binari diversi che talvolta si incontrano.
uno è dedicato al passato di Dubhe, da quando lascia la sua famiglia e si unisce al maestro fino a quando non si separerà da lui; l'altro invece mette a fuoco la vita di Dubhe da quando vive da sola fino al presente: il suo lavoro da ladra, il suo amico Jenna e la Gilda che le è costantemente alle calcagna.

questo modo di narrare la storia mi è molto piaciuto, permette di staccare da quello che è poi il filo principale della trama ed inoltre permette di capire Dubhe nelle sue scelte e nei suoi modi di fare.

Licia Troisi non è mai noiosa o pesante, la storia sempra quasi che si scriva da sola e tutti i suoi personaggi riflettono delle caratteristiche sempre molto accattivanti.

non rivelerò troppo la trama perchè chi ha in mente di leggerlo potrà soprendersi pagina dopo pagina di queste avventure.

semplicemente bellissime le illustrazioni di Paolo Barbieri che regala la sua arte alle copertine della trilogia.

mercoledì 19 agosto 2009

Mamma Mia!


Titolo originale: Mamma Mia!
Lingua originale: inglese
Paese: USA/UK
Anno: 2008
Durata: 108'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: musical, commedia
Regia: Phyllida Lloyd
Soggetto: Catherine Johnson
Sceneggiatura: Catherine Johnson
Produttore: Judy Craymer, Gary Goetzman
Produttore esecutivo: Benny Andersson, Björn Ulvaeus, Tom Hanks, Rita Wilson, Mark Huffam
Casa di produzione: Universal Pictures, Playtone, Littlestar Productions, Internationale Filmproduktion Richter
Distribuzione (Italia): Universal Pictures

Interpreti e personaggi
* Meryl Streep: Donna Sheridan
* Amanda Seyfried: Sophie Sheridan
* Pierce Brosnan: Sam Carmichael
* Colin Firth: Harry Bright
* Stellan Skarsgård: Bill Anderson
* Julie Walters: Rosie
* Christine Baranski: Tanya
* Dominic Cooper: Sky
* Philip Michael: Pepper

Fotografia: Haris Zambarloukos
Montaggio: Lesley Walker
Musiche: Stig Anderson, Benny Andersson, Björn Ulvaeus
Scenografia: Maria Djurkovic

Premi:
* 2 National Movie Awards: Miglior musical; miglior performance femminile (Meryl Streep)
* 1 People's Choice Award: Miglior canzone per una colonna sonora ("Mamma Mia!" cantata da Meryl Streep)
* 1 Razzie Award: Peggior attore non protagonista (Pierce Brosnan)

trama
Sophie sta per sposarsi, dopo aver trovato il diario di quando sua madre Donna era una ragazza, decide di invitare al matrimonio tre potenziali padri che hanno frequentato sua madre poco prima che restasse incinta, per chiedere di essere accompagnata all'altare.
Donna ignora che sia stata sua figlia a invitare tre sue vecchie fiamme al matrimonio e tenta disperatamente di tenere nascoste le sue passate relazioni.
d'altro canto Sophie chiede ai tre uomini di non rivelare alla madre che è stata lei ad invitarli al matrimonio.
i suoi tentativi di sapere chi è il suo vero padre si dimostrano fallimentari, e la ragazza preferisce che ad accompagnarla in chiesa sia sua madre...

recensione
impossibile ignorare la pressante pubblicità fatta a questo film, sapevo bene già prima di incominciarne la visione che mi sarei trovata di fronte ad una commedia musicale.

Mamma Mia! è indubbiamente piacevole, coinvolgente, allegro, fresco, insomma spassoso.
la trama è semplicissima da seguire.
le canzoni, tutte dei grandissimi successi, sono trascinanti e mettono buon umore.
la musica talvolta è addirittura troppo presente, ma probabilmente ha la funzione di sdrammatizzare alcune scene che avrebbero potuto dare un taglio diverso alla pellicola.

sempre brava Meryl Streep dimostra di saper ballare oltre che cantare.
davvero molto carina Amanda Seyfried, nuova leva di Hollywood e divertenti Pierce Brossnan e Colin Firth.

certamente il film non si erige a divulgatore di verità assolute o di messaggi atti a educare le coscienze dello spettatore, ma di sicuro la funzione di far passare un'ora e mezza in totale spensieratezza la assolve senza alcun dubbio, e questo di certo è un merito.

trailer

martedì 18 agosto 2009

Apocalypse Now redux


Titolo originale: Apocalypse Now
Paese: Stati Uniti
Anno: 1979
Durata: 153'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: guerra, drammatico
Regia: Francis Ford Coppola
Soggetto: Joseph Conrad (romanzo)
Sceneggiatura: Francis Ford Coppola, Michael Herr, John Milius

Interpreti e personaggi
* Marlon Brando: Col. Walter E. Kurtz
* Martin Sheen: Cap. Benjamin L. Willard/Narratore
* Robert Duvall: Ten. Col. William "Bill" Kilgore
* Frederic Forrest: Jay "Chef" Hicks
* Albert Hall: George Phillips
* Dennis Hopper: il fotoreporter
* Harrison Ford: Col. Lucas
* Francis Ford Coppola: regista televisivo
* Vittorio Storaro: operatore TV
* Dean Tavoularis: fonico TV
* Mark Coppola: annunciatore
* Sam Bottoms: Lance B. Johnson
* Bo Byers: serg. MP
* Larry Carney: serg. MP
* G.D. Spradlin: generale Corman
* Chynthia Wood: Playmate dell'anno
* Colleen Camp: Playmate "Miss Maggio"
* Linda Carpenter: Playmate "Miss Agosto"
* Laurence Fishburne: Clean
* Scott Glenn: Cap. Richard M. Colby
* Christian Marquand: Hubert De Marais[1]

Doppiatori italiani:
* Pino Colizzi: Martin Sheen
* Sergio Fantoni: Marlon Brando
* Gianni Marzocchi: Robert Duvall
* Michele Gammino: Albert Hall
* Manlio De Angelis: Harrison Ford
* Sandro Acerbo: Laurence Fishburne
* Romano Ghini: Frederic Forrest
* Loris Loddi: Sam Bottoms
* Renato Izzo: Dennis Hopper
* Sergio Fiorentini: G.D. Spradlin

Fotografia: Vittorio Storaro
Montaggio: Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg, Richard Marks, Walter Murch
Musiche: Carmine Coppola, Francis Ford Coppola, Mickey Hart
Scenografia: Dean Tavoularis, Angelo P. Graham, George Nelson
Costumi: Charles E. James

Premi:

* Festival di Cannes 1979: Palma d'Oro (ex-æquo con Il tamburo di latta)
* 2 Premi Oscar 1980 (su 8 nomination): Oscar alla migliore fotografia, Oscar al miglior sonoro
* 3 Golden Globe 1980 (su 4 nomination): Golden Globe per il miglior regista, Golden Globe per il miglior attore non protagonista (Robert Duvall), Golden Globe per la migliore colonna sonora originale
* 1 David di Donatello 1980: miglior regista straniero
* 2 Premi BAFTA: BAFTA al miglior regista, BAFTA al miglior attore non protagonista (Robert Duvall)

trama
il capitano Willard viene chiamato a compiere una delicatissima missione segreta per conto dell'esercito americano. deve mettersi sulle tracce di un brillante comandante che da tempo stava creando problemi perchè ritenuto a capo di gruppo di cambogiani che agivano contro l'esercito.
sullo sfondo la sanguinaria guerra del Vietnam, morte e distruzione in ogni angolo attenderanno il capitano e i suoi soldati.
a bordo di un battello dell'esercito vedranno scorrere davanti ai loro occhi le sanguinose guerriglie e le perdite non mancheranno.
una volta giunto alla fine del suo viaggio, quando finalmente il famoso soldato Kurtz sembra essere vicino, Willard si ritrova ad essere stremato e torturato per poi poter compiere finalmente la missione per cui era stato chiamato...

recensione
ho sempre avuto grossi pregiudizi nei confronti delle pellicole incentrato sull'insidioso tema della guerra.
avevo avuto modo di guardare solo poche scene in film come "Forrest Gump" e "Black Hawk Down", ma spesso trovavo quelle sequenze piuttosto noiose.
Apocalypse Now è del tutto ambientato durante la guerra del vietman, e devo ammettere che solo dopo la visione di questo film mi è chiaro come mai Francis Ford Coppola è annoverato tra i migliori registi del nostro tempo, e nemmeno a torto aggiungerei.

oltre la trama, oltre il documentario, oltre la morte, questo film permette di entrare nella guerra.
sono perfettamente daccordo con le parole che Coppola ha utilizzato per descrivere la sua pellicola, perchè
Apocalypse Now non è un film sul vietnam, è il vietnam.
questa aura di verità l'ho percepita nonostante lo scontro sia avvenuto molto prima della mia nascita, per cui non sentivo propriamente sulla mia pelle questo tema tutt'oggi ancora caldo.
non avevo mai avuto modo di vedere un film con Martin Sheen, la sua interpretazione intensa e talvolta stanca mi è piaciuta particolarmente.
non ho mai nascosto che considero Marlon Brando il miglior attore mai esistito; è capace di raccontare una storia e di essere espressivo anche tramite una fotografia, perchè per gran parte della pellicola saranno le sue immagini a parlare per lui.

semplicemente epico l'incontro tra il capitano Willard e Kurtz. quasi tutte le scene sono state girate nella penombra.
il volto di Marlon Brando non è quasi mai del tutto visibile e questo non fa che crescere la curiosità dello spettatore nei confronti di questo personaggio chiave.

bella la sceneggiatura e la colonna sonora, indimenticabile il brano di apertura e chiusura "the end" dei Doors.

trailer

venerdì 14 agosto 2009

Stardust


Titolo originale: Stardust
Autore: Neil Gaiman
1ª ed. originale: 1999
Genere: Romanzo
Sottogenere: Fantasy
Protagonisti: Tristan Thorn

trama
Tristan viveva con suo padre, madre e sorellina nel paese di Wall.
Wall confinava con Faerie, dove ogni nove anni si svolgeva il mercato magico, ed una notte cadde su quelle terre una stella.
Tristan ammaliato dagli occhi grigi di Victoria Forester riteneva che la ragazza fosse la più bella della terra e promise all'amata di portarle indietro la stella a patto che Victoria lo rendesse felice.
il ragazzo partì alla volta del mondo magico e si accorse ben presto di avere la capacità di sapere dove si trovavano i luoghi nonostante non li avesse mai visitati.
Tristan non era l'unico a cui interessava trovare la stella, Septimus e la strega-regina covavano lo stesso desiderio, anche se per fini differenti.
il ragazzo quando riuscì a trovare Yvaine, la stella della sera, la legò con una corda indistruttibile costringendo la ragazza a camminare nonostante avesse una gamba rotta a causa della caduta dal cielo.
un unicorno venne in loro supporto anche se costretto poi a sacrificarsi.
dopo numerossissime peripezie, lotte all'ultimo sangue, trappole e incantesimi Tristan scopre di essere figlio di Lady Una prima figlia del sovrano di Stormhold e di essere erede al trono...

recensione
ho letto il romanzo di Stardust dopo aver visto il film (per visuallizzare il post relativo alla pellicola clicca qui) che mi aveva parecchio colpito.
la trama presenta profonde differenze dalla storia poi utilizzata per la pellicola, forse meno emozionante e sentimentale ma comunque piacevole.
una favola adatta ad un pubblico molto giovane dato che il romanzo non è molto articolato.
oserei quasi dire che alcune soluzioni utilizzate nel film sono addirittura migliori di quelle che ho poi riscontrato nel libro ma questo probabilmente dipende dal fatto che ho visto prima la pellicola e poi ho letto il romanzo.

sarebbe divertente provare a fare un confronto tra la storia originale e quella del film, evidenziando per lo meno le differenze più visibili.
- la stella custodisce la pietra di Stormhold legata alla vita invece che al collo.
- Yvaine si rompe una gamba e zoppica per tutta la sua permanenza sulla terra.
- il nome della strega-regina non viene mai scritto.
- Maggot e la sua ciurma non sono affatto come vengono descritti nel film, Robert DeNiro interpreta un personaggio sopra le righe del tutto inventato.
- la madre di Tristan ha le orecchie da gatto.
- Dunstan quando ritorna a Wall sposa una ragazza ed insieme a lei regala una sorellina a Tristan.
- Tristan ha dei poteri magici e incontra un omino che per molto tempo lo accompagnerà nella sua ricerca della stella.
- l'unicorno muore e viene cavalcato anche da Tristan.
- Yvaine non si dichiara a Tristan nella carrozza della strega che ha trasformato il ragazzo in moscardino.
- Tristan si ustiona una mano quando utilizza una candela per viaggiare.
- Passeranno molti anni prima che Tristan ed Yvaine saliranno al trono di Stormhold, nel frattempo governerà Lady Una.
- Victoria rifiuta Tristan perchè innamorata di Robert Monday, proprietario del negozio in cui lavorava Tristan.

ci sarebbero ancora tantissime differenze che potrei elencare, per ora mi limito a queste...

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