mercoledì 9 gennaio 2013

Mozart: Don Giovanni

Salve stranieri,
probabilmente capiterà anche a voi di avere periodi in cui ascoltate sempre la stessa musica, le stesse canzoni, lo stesso genere. Per quanto mi riguarda è da una vita che succede così.

La mia ultima ossessione è il "Don Giovanni" di Mozart che ovviamente ho amato fin dalla prima volta che l'ho ascoltato (ormai molto tempo fa), ma che ultimamente è parte integrante della mia quotidianità. Non passa giorno che io non ascolti quest'opera, almeno in parte.
Da qualche tempo ho scoperto un gioiellino che vorrei condividere con voi.



Nonostante le mie soventi visite al negozio di dischi dove solitamente passo il tempo a corteggiare alcuni titoli di film opera che intendo acquistare, devo attribuire la scoperta di questa bella produzione al buon caro Youtube a volte ospita contenuti di indubbia qualità.
Balzando da un video all'altro, mi sono imbattuta in un "film" del "Don Giovanni" del 1954 a colori, che vanta tra i suoi interpreti il meraviglioso Cesare Siepi che è a mio modesto parere uno dei migliori interpreti del ricco donnaiolo (è inoltre uno dei cantanti che preferisco).

Gli interpreti sono: Cesare Siepi, Otto Edelmann, Elisabeth Grummer, Anton Dermota, Erna Berger,
la direzione è affidata a Wilhelm Furtwängler; la regia a Paul Czinner
1954 Deutsche Grammophon

Inutile dire che il dvd di questa produzione sarà presto parte della mia collezione.
In questo post vi lascio il video presente su Youtube cui accennavo poche righe più in alto, augurandovi di godere appieno di questa ottima produzione.

Prima di salutarvi ne approfitto per ricordarvi la potenza della musica di Mozart.
Oltre a fornire esempio di sublime produzione di ciò che solo un genio puà generare, si dice che la musica di Mozart sia in grado di "rendere più intelligente" chi la ascolta.

Per quanto mi riguarda oltre a rappresentare fonte infinita di bellezza, è fortemente curativa.
Sostengo con profonda convinzione che ascoltare Mozart rende innoqua l'infelicità. Non si può essere tristi mentre si ascolta questa musica; e se si è afflitti da qualche turbamento è una delle cure più potenti che conosca. :)

alla prossima ^^


 ps: che realmente post scriptum non è:
Mi sono ricordata, andando a spulciare tra le infinite raccolte  di musica e film del computer, che tempo fa vidi un'altra produzione del "Don Giovanni" datata 1960, questa volta in bianco e nero, che non ha nulla da inviare alla produzione della Deutsche Grammophon (in verità in alcuni momenti ne preferisco una, in altri, l'altra).
Anche questa produzione si trova integralmente caricata su Youtube.

Questa volta il cast è formato da:
Don Giovanni: Mario Petri
Leporello: Sesto Bruscantini
Donna Anna: Teresa Stich-Randall
Donna Elvira: Leyla Gencer
Zerlina: Graziella Sciutti
Don Ottavio: Luigi Alva
Masetto: Renato Cesari
Il Commendatore: Heinz Borst
Orchestra e Coro della Radiotelevisione Italiana Milano
Diretto da: Francesco Molinari-Pradelli
Regia di: Giacomo Vaccari
Coreografie di: Ria Teresa Legnani
 26 Aprile 1960

Buon ascolto e alla prossima ^^


4 commenti:

  1. L'opera del Don Giovanni l'ho conosciuta non da tanto (considerando che amo l'opera sin dall'infanzia, direi che venire a parte di questo capolavoro una decina d'anni fà mi porta a pensare che sia una scoperta recente) e, come nel tuo caso, è stata colonna sonora di un bel tratto della mia vita. Avere la voce baritonale (basso-baritono) e poter interpretare, in un contesto casalingo, sia ben inteso, la parte di Leporello nell'aria del catalogo, ha contribuito notevolmente nel farmela apprezzare

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    1. Posso capire ciò che intendi.
      Delle Opere di Mozart è stata l'ultima della "trilogia italiana" Mozart/Da Ponte in cui mi sono imbattuta e trovo abbia un sapore diverso, un "lato oscuro" che si riesce solo ad intuire in alcuni momenti musicali per poi essere confermati nel finale. Buon ascolto :)

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  2. Interessante concetto, quello d’infelicità innocua… Peccato nello specifico non mi s’attagli: perché Mozart mi mette nostalgia della mia altra patria... :'(

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    1. Ciao Federico,
      in fondo la nostalgia è dolce, e poter dire di condividere anche la più piccola delle cose con Mozart può essere motivo forte orgoglio e felicità (almeno per quanto mi riguarda).
      Ti auguro di poter ascoltare questo genio ogni volta con una sensazione diversa. Alla prossima :)

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