martedì 16 dicembre 2014

In the Mood for Love - Recensione







Titolo originale: 花樣年華 花样年华 Huāyàng niánhuá Fa yeung nin wa
Lingua originale: cantonese, shanghainese, francese
Paese di produzione: Hong Kong, Francia
Anno: 2000
Durata: 98 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, sentimentale
Regia: Wong Kar-wai
Soggetto: Wong Kar-wai
Sceneggiatura: Wong Kar-wai



Produttore: Wong Kar-wai
Fotografia: Christopher Doyle, Pin Bing Lee
Montaggio: William Chang
Musiche: Michael Galasso, Shigeru Umebayashi, Nat King Cole
Scenografia: William Chang
Costumi: William Chang

Interpreti e personaggi
    Maggie Cheung: Su Li-Zhen (Signora Chan)
    Tony Leung Chiu-Wai: Chow Mo-Wan
    Ping Lam Siu: Ah Ping
    Rebecca Pan: Signora Suen
    Kelly Lai Chen: Signor Ho

Premi
    Festival di Cannes 2000: premio per la migliore interpretazione maschile (Tony Leung Chiu-Wai), Grand Prix tecnico
    British Independent Film Awards 2001: miglior film straniero in lingua straniera
    Premi César 2001: miglior film straniero
    European Film Awards 2000: miglior film internazionale

Riflessioni personali
Salve stranieri,
ultimamente faccio fatica ad addormentarmi, ho ripreso ad avere orari non proprio compatibili con la società.
Ne ho approfitto allora per rivedere uno dei miei film preferiti, diretto da uno dei miei registi preferiti in assoluto, Wong Kar-wai.

A differenza di tante stupende pellicole del cinema di Hong Kong, "In The Mood for Love" è un film di facile reperibilità. La pellicola è stata presentata in Europa, a Cannes per la precisione, ed stata distribuita nei cinema italiani.
In linea di massima i film di Wong Kar-wai hanno mercato in Occidente per cui non sono impossibili da rintracciare, per tutto il resto una buona ricerca sul web non vi deluderà.

Quando vidi per la prima questo film non lo capii a fondo. A una prima visione rimasi affascinata dalla musica, dalle immagini e dai ritmi della storia.
Non poco direte voi. Questo film, però, è molto di più. Costumi stupendi, interpreti ispirati, sceneggiatura poetica.
La bellissima fotografia è firmata Christopher Doyle che gli amanti del cinema orientale (e in particolare i fan di Wong Kar-wai) avranno imparato a conoscere e amare grazie al riuscitissimo sodalizio tra i due artisti.

Come mia abitudine, proverò a non rivelarvi la trama ma posso garantirvi che se anche qualcuno dovesse raccontarla, la visione di "In the Mood for Love" non ne verrebbe intaccata.

Wong Kar-wai racconta le storie in maniera unica, fedele al suo genio, al suo gusto, alla sua sensibilità. La più scontata delle trame con lui avrebbe un senso profondo.

Uno dei punti di forza del modo di fare cinema di Wong Kar-wai è la caratterizzazione dei personaggi.
Nei suoi film spesso parlano i silenzi, gli sguardi, i gesti, la musica.
Su quest'ultimo aspetto vorrei soffermarmi.
Questo cineasta utilizza la musica in un modo eloquente; sceglie sempre splendide colonne sonore che contribuiscono non solo all'ambientazione della trama ma diventano protagoniste di intere scene.
Musiche che raccontano quando le parole non bastano, quando le parole non sono sufficienti, quando di parole non c'è affatto bisogno.
Vi lascio di seguito un assaggio di ciò che trovo molto difficile descrivere a parole.


Questa scena è a mio parere un momento cult del film. Le frustrazioni, le abitudini e la solitudine dei protagonisti vengono messe alla luce in maniera quanto mai chiara. Poesia delle immagini.

Nel film incontriamo molto spesso l'uso dello Slow Motion (rallentatore), effetto che non sempre apprezzo ma che in "In the Mood for Love" diventa espediente narrativo efficacissimo che, insieme alla colonna sonora, accompagna lo spettatore all'interno delle esistenze, spesso malinconiche, dei protagonisti.

Il cast non rappresenta di certo una sorpresa per gli amanti del cinema di Hong Kong.
I due protagonisti, Meggie Cheung e Tony Leung Chiu-Wai sono due attori popolarissimi. Hanno  lavorato moltissimo, spesso anche insieme. Le loro interpretazioni sono presenti in numerose pellicole del cinema hongkonghese ed i due attori sono considerati delle vere e proprie megastar del cinema (insieme ad altri interpreti).

La prima volta che vidi questo film, rimasi talmente affascinata dal personaggio interpretato da Tony Leung Chiu-Wai dal quale trovai ispirazione per scrivere un racconto (Storie di un appartamento) di cui trovate alcuni capitoli pubblicati sul blog.
La sua interpretazione dell'introverso e riservato scrittore in "In the Mood for Love", divenuto spregiudicato ed affascinante sciupafemmine in "2046" (sempre di Wong Kar-wai e ipotetico sequel di In the Mood for Love"), mi ha aiutato a definire alcuni caratteri dello scrittore protagonista del mio racconto.

Prima di lasciarvi al trailer del film, vi invito come sempre a lasciare le vostre opinioni nei commenti sotto il post.
Alla prossima ^_^

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