mercoledì 8 dicembre 2010

dopo il primo respiro sei già solo!


salve stranieri!
oggi ho voglia di scrivervi in merito ad una delle cose che esiste da sempre, esiste per tutti ma che pochi vogliono ammettere: l'essere soli.
sì, perchè che si abbiano tutti gli amici del mondo, che si abbiano tutti i contorni del caso, che si abbia la rubrica del telefono piena di numeri, la morale è sempre la stessa, in realtà si è soli!

ho sempre sostenuto che l'uomo non è fatto per stareì da solo.
devo però aggiungere una postilla a questa mia espressione: l'uomo non è fatto per stare da solo, ma in realtà lo sarà sempre.

le mie parole non vanno inserite in un contesto superficiale. intendono descrivere la reale condizione della persona poi nel pratico, nella vita.

dato che come sempre fatico a spiegare il mio pensiero mi aiuterò con un esempio.
per tutta la vita si è convinti di avere degli amici infallibili. quelli che sai che per te ci saranno sempre, quelli con i quali condividi le cose più belle, quelli per i quali hai fatto cose che non ti aspettavi, quelli che vorresti non ti lasciassero mai.

in realtà si tratta di un'utopia.
non esiste una persona infallibile, non esiste una persona che sarà sempre lì per te.
questo è il punto.
spesso ci autoconvinciamo che alcune persone sono diversa dalle altre, che sono proprio come noi le vogliamo.
brutto errore!
il fallimento è inevitabile!

non esiste una persona infallibile, e non esiste una persona che sarà sempre lì per te!
esistono quelle che potranno accompagnarti per un pò, che condividono il tuo stesso percorso ed idee, ma è una cosa temporanea, una situazione alla quale sarebbe meglio non affezionarsi troppo.

una macchina è una macchina e un uomo è un uomo.
non si può pretendere che non ambisca ad amare sempre le stesse persone, per sempre.
non si può pretendere che accetti che si sta solo affezionando ad una bugia.

la vita è quanto più c'è di vero; sveglia dai torpori.
il freddo è poco simpatico ma è reale. così fa la vita. una doccia fredda per le nostre calde aspettative.
così ci si accorge che l'amico o gli amici che pensavi che non avrebbero mai fallito, crollano con poco.
poverini non è colpa loro, in realtà è solo impossibile che il bene che si prova verso se stessi sia più forte di quello che si può provare per gli altri.

il problema è che le illusioni spesso sono necessarie.
si deve poter credere che una cosa sia possibile per poter dare il massimo.
eppure ho sempre preferito la realtà alle illusioni.
ho sempre preferito trasformare in realtà ciò che illudendomi mi rendeva felice.
di nuovo, il fallimento è inevitabile!

bisogna essere abbastanza forti da accettare che nessuno sarà con noi per sempre, e che la morte non è l'unica nemica del "per sempre", al massimo può esserne il sigillo.
il "per sempre" colto dalla morte rimmarrà per sempre "per sempre".
il per sempre che sopravvive dura poco, semplicemente perchè non esiste.
è pura illusione, bella, eppure non reale.

l'uomo è solo. deve bastare a se stesso.
potrebbe non trovare alcuno in caso di estrema felicità.
potrebbe non trovare alcuno in caso di estrema infelicità.
cosa fare allora?
imparare ad essere felici anche quando si è da soli.
risalire senza aiuto se si sta toccando il fondo.

condizione pesante, non v'è dubbio!
ma sicuramente più reale!

6 commenti:

  1. Se posso dire la mia, credo che la verità sia che alla fine nella vita di amici veri se ne incontrano pochi, non importa che uno conosca mille persone o dieci, alla fine quelle con cui stringerà un'amicizia vera e sincera saranno comunque tre o quattro...

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  2. @BrunoB io invece credo che anche quelli falliscano. accandono poi cose che mettono noi o loro in condizione di fallire.
    non ci sono per te in un momento brutto, tu non ci sei per loro, e allora, o sei disposto ad accettare l'amicizia in maniera più superficiale o altrimenti capisci di essere fondamentalmente solo.

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  3. In passato sono rimasto deluso dal comportamento di un mio amico, che reputavo fino a quel momento il mio miglior amico. Mi sono allontanato da lui e avevo deciso, per non soffrire, di chiudermi nella solitudine. Sembrava che non ne soffrissi. Pensavo di bastare a me stesso, e questo periodo è andato avanti per un lasso di tempo abbastanza lungo. Ma ora, ripensandoci, mi chiedo se è stato il mio amico a deludermi o se erano le mie aspettative troppo elevate. Se pensiamo poi che le persone cambiano, tutti noi cambiamo, quello che ci aspettiamo da loro può cambiare in base a come siamo noi e come sono loro in un dato momento. Quindi, sono daccordo sul fatto che dobbiamo essere pronti anche a rimanere soli e ad confidare in certi momenti solo sulle nostre forze, ma gli amici, i veri amici, possono accompagnarti anche per tutta la vita se teniamo conto che col tempo in ognuno di noi avvengono dei cambiamenti e che le aspettative possono cambiare in base a questi cambiamenti.
    Dimenticavo di dire, adesso l'amico citato all'inizio è dinuovo il mio miglior amico, e de vo ringrazieare lui

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  4. ogni uomo è solo sul cuore della terra...
    ma la solitudine può essere occasione di salvezza se non cerchiamo a tutti i costi di evitarla!

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  5. @Luigi hai ragione! sono completamente daccordo :)

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  6. Non sono molto daccordo.
    Se penso alla famiglia credo che una persona (a parte rari casi) potrà sempre contare su fratelli e genitori. Per quanto riguarda l'amicizia, gli amici nel momento del bisogno ci sono sempre che siano quelli di vecchia data o amici conosciuti da meno, qualcuno ci sarà sempre a darti una mano (la vita è cambiamento quindi se per caso un rapporto si rompe sicuramente ne nascono altri cento). Certamente se si ha bisogno di figure onnipresenti, si sbaglia in partenza.

    Sono daccordo ovviamente sul fatto che su se stessi si può sempre contare, ma a volte la presenza di qualcuno può facilitare le cose.

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