venerdì 17 agosto 2012

storie di diari, libri e sceneggiature.



salve stranieri,
quest'anno all'inizio dell'estate ero fuggita a casa dei miei a causa del gran caldo che si era impossessato avidamente della mia città.

uno dei pensieri che più occupava la mia mente era la ricerca di un mio vecchio diario.
desideravo rileggerlo e riaverlo con me.
avevo persino chiesto a mia madre di provare a cercarlo tanta era la smania di poterlo rileggere; ma il suo tentativo non aveva avuto successo, per cui aspettavo di poter essere a casa per cercarlo io stessa.


inizialmente non l'avevo trovato neppure io. inutili erano stati i continui svuotamenti di cassetti e librerie. sembrava essere definitivamente scomparso.

questa sera non avendo un granchè da fare, mi sono rimessa a cercare.
ho aperto i cassetti del mobile e le ante della libreria e con pazienza ho tirato nuovamente tutto fuori.

a differenza della prima voltà, però, avendo a disposizione del tempo, ho pensato bene di osservare per benino tutti gli oggetti che pian piano sarebbero saltati fuori.
con grande sorpresa e gioia, ho fatto un bel tuffo nel passato.

ho rivisto le foto degli anni del liceo. non mi sembrava fosse passato tanto tempo, eppure diverse stagioni erano nate e morte senza che me ne fossi accorta.

la parte più entusiasmante della ricerca è stata rappresentata dal ritrovamento, con relativo studio, delle pagine dei libri che avevo letto da bambina e da ragazzina.

evidentemente le figure hanno giocato un ruolo chiave nella mia memoria.
ricordavo perfettamente ogni particolare dei numerosi disegni; dalle espressioni dei volti al colore dei vestiti, alle posizioni assunte dei personaggi.

simili ricerche nascondevano il grande potere di viaggiare nel tempo.
tali prodigi sono assai rari, solo un oggetto che ha avuto un ruolo da protagonista nel passato può donare la possibilità di rivivere sensazioni, odori e umori dei tempi andati.
è come se la mente fosse in grado di raggiungere cronologicamente il momento in cui l'oggetto veniva maggiormente utilizzato.

così le illustrazioni Cenerentola hanno rivelato il familiare tratto definito, quasi spigoloso; quelle de La Sirenetta il triste epilogo della storia; quelle de La Bella Addormentata la voce impressa sul nastro di una cassetta.

certe immagini hanno riportato alla memoria persino i nomi e le frasi presenti nei libri. i bei disegni ne I Misteri della Jungla Nera hanno dipinto le notti tormentate di Ada e Tremal-Naik; quelli de Le Avventure di Tom Sawyer sono corse e saltate via con la spensieratezza del vivere alla giornata.

che bei ricordi!

ad un certo punto mi sono imbattuta anche con la mia folle passione per il cinema e certe altre storie.
non che non ne fossi ampiamente consapevole, ma avevo dimenticato le piccole follie che avevo sparso qua e là nella libreria.
è stato davanti al quaderno sul quale avevo copiato a mano l'intera tragedia di Romeo e Giulietta che ho dovuto accettare la mia ossessione per Shakespeare.
potrei scrivere lo stesso per le sceneggiature dei film più amati; copiate o stampate su pagine di block notes.

a volte si ha la convinzione di poter celare certe passioni, eppure si lasciano innumerevoli tracce delle proprie ossessioni senza realmente volerlo.

dopo la libreria, ho aperto anche un grosso scatolone sommerso da vecchi peluche; e quello è stato il momento in cui ho ritrovato il mio diario.

era completo, senza neppure una pagina libera, ero convinta del contrario.
era insieme ai vecchi diari di scuola, nascosto da vecchie copertine e pagine ingiallite.

gli avevo dato anche un titolo: "Il Retrocasa", con sottotitolo "Het Achterhuis."
ho così ricordato di averlo cominciato a scrivere dopo aver letto il Diario di Anna Franck, un libro che mi era stato prestato e che in realtà, nonostante lo desiderassi, non avevo mai posseduto.

dietro la copertina avevo scritto "1° Volume" evidentemente avevo già pianificato l'avvento di altri volumi; e a ragione poichè negli ultimi tempi progettavo di rimettermi a scrivere.

la copertina era in cartoncino rivestita da una carta a fiori e sulla prima pagina c'era scritto:
"spero che ti potrò confidare tutto, come non ho mai fatto con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno. Anna Frank 12 Giungno 1942."

alla prossima.

2 commenti:

  1. Semmai dovessi pubblicare un libro - oppure l'hai già fatto? - sappi che sarò il primo dei tuoi lettori :P

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