martedì 10 marzo 2009

Big Fish


Titolo originale: Big Fish
Lingua originale: Inglese
Paese: USA
Anno: 2003
Durata: 125'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.37:1
Genere: drammatico
Regia: Tim Burton
Soggetto: Daniel Wallace (romanzo)
Sceneggiatura: John August
Produttore: Bruce Cohen, Katterli Frauenfelder, Dan Jinks, Richard D. Zanuck
Produttore esecutivo: Arne Schmidt
Casa di produzione: Columbia Pictures Corporation, Jinks/Cohen Company, The Zanuck Company
Distribuzione (Italia): Columbia Tristar Films Italia

Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Ed Bloom giovane
Albert Finney: Ed Bloom anziano
Billy Crudup: Will Bloom
Jessica Lange: Sandra Bloom anziana
Alison Lohman: Sandra Bloom giovane
Helena Bonham Carter: Jenny/La strega
Robert Guillaume: Dr. Bennett
Marion Cotillard: Josephine
Matthew McGrory: Karl il gigante
Miley Cyrus: Ruth da piccola
David Denman: Don Price a 18-22 anni
Steve Buscemi: Norther Winslow
Danny DeVito: Amos Calloway
Deep Roy: Mr. Soggybottom

Doppiatori italiani:
Riccardo Rossi: Ewan McGregor
Luciano De Ambrosis: Albert Finney
Vittorio De Angelis: Billy Crudup
Micaela Esdra: Jessica Lange
Valentina Mari: Alison Lohman
Cristiana Lionello: Helena Bonham Carter
Giorgio Lopez: Danny DeVito
Angelo Nicotra: Robert Guillaume
Mino Caprio: Steve Buscemi
Alessandro Rossi: Matthew McGrory
Nino Prester: London Wainwright III

Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Chris Lebenzon, Joel Negron
Effetti speciali: Robin A. Linn, Hans Metz, Stan Parks, Stan Winston
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Colleen Atwood, Donna O'Neal

trama
Edward Bloom ama raccontare della sua vita.
le sue storie, nonostante narrino episodi di vita vissuta sembrano del tutto fantastiche e quindi poco credibili.
Suo figlio Will non apprezza quest'attitudine del padre; accusandolo di rendersi ridicolo.
Will vorrebbe conoscere la vera storia della vita di Edward ma quest'ultimo è legatissimo ai suoi racconti e li difende proprio in vistù del fatto che li ritiene corrispondere a verità...

recensione
Tim Burton è in assoluto uno dei miei "cantastorie" preferiti.

dargli la possibilità di narrare un racconto significa regalare a tutti la possibilità di sognare a qualsiasi età.

ma che succede se la trama è il racconto di un'uomo che adora raccontare storie incredibili?
la risposta è piuttosto semplice, il film che ne risulta è un vero e proprio capolavoro!

devo ammettere che la prima volta che vidi questo film rimasi delusa.
non mi piacque, non lo capii e di conseguenza non lo volli più vedere.
il caso vuole che mi è capitata l'occasione di dargli "una seconda possibilità" dopo molti anni.

probabilmente di cinema ci capivo molto poco considerando l'idea che mi ero fatta di "Big Fish", ma l'importante è poter riparare al danno...

la trama è di una bellezza impalpabile al pari delle straordinarie vicende che vengono narrate da Edward.

una metafora della vita in grado di rendere persino l'addio al mondo terreno, meno doloroso.
i racconti surreali narrati più volte da Edward finiscono per rimpiazzare la realtà rendendola estremamente più interessante.
la verità si confonde nel mito ed una volta entrati nel mito è possibile non morire mai.
lo stesso discorso vale per le storie che ci raccontano da bambini, rimangono immutate per sempre.

il cast è eccellente, e nonostante la mancanza del feticcio Deep, l'interpretazione di Ewan McGregor, leggermente sopra le righe, regala ad Edward quella spiccata inclinazione all'iseguir ciò che l'uomo medio spesso eviterebbe
.
bravissimi anche Albert Finney, Jessica Lange, Danny DeVito, Helena Bonham Carter ed Alison Lohoman, delicata e leggera come una piuma ma allo stesso tempo intensa nella sua interpretazione.

le musiche, firmate da Danny Elfman, sono l'ennesima dimostrazione di quanto questo compositore sia perfetto per dare voce alle immagini delle opere di Tim Burton.
il sottofondo musicale calza al pari di un guanto.

la componente emozionale è forte e Burton non è certo un novellino nel campo, riesce ad arrivare nel profondo dello spettatore e a lasciargli addosso un piccolo frammento di fantasia.

sono riuscita a cogliere alcuni riferimenti a pellicole diverse, una fra tutti, "Edward Mani di Forbice" ricordato a mio parere sia con le "mani" che commercializza Edward, che con la particolare tuta total black che indossa il protagonista quando è un ragazzino.
Inoltre sembra esserci un richiamo a "il signore degli anelli" con riferimento a Barbalbero che sembra essere stato ricreato nella foresta dei ragni attraversata da Edward.

il film dura circa due ore, ma la cosa strordinaria è che il tempo durante la visione dà come l'impressione di dilatarsi, scorrendo in maniera surreale, proprio come la storia, senza mai appensantire ma avvolgendo con un'atomosfera che si vorrebbe non dover lasciare mai.

Big Fish sembra voler dimostrare che i racconti, anche i più fantastici, spesso sono più veri della verità stessa.

trailer

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