venerdì 17 aprile 2009

Il Giardino delle Vergini Suicide


Titolo originale: The Virgin Suicides
Paese: Stati Uniti
Anno: 1999
Durata: 97'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico, giallo
Regia: Sofia Coppola
Soggetto: Jeffrey Eugenides
Sceneggiatura: Sofia Coppola
Casa di produzione: Paramount Classics

Interpreti e personaggi
James Woods: Ronald Lisbon
Kathleen Turner: Mrs. Lisbon
Kirsten Dunst: Lux Lisbon
Josh Hartnett: Trip Fontaine (giovane)
Michael Paré: Trip Fontaine (adulto)
A.J. Cook: Mary Lisbon
Hanna R. Hall: Cecilia Lisbon
Leslie Hayman: Therese Lisbon
Chelse Swain: Bonnie Lisbon
Scott Glenn: Padre Moody
Danny DeVito: Dr. E. M. Horniker
Anthony DeSimone: Chase Buell
Lee Kagan: David Barker
Robert Schwartzman: Paul Baldino
Noah Shebib: Parkie Denton
Jonathan Tucker: Tim Weiner
Giovanni Ribisi: Narratore

Fotografia: Edward Lachman
Montaggio: Melissa Kent James Lyons
Effetti speciali:
Musiche: Air

trama
cinque belle e giovani sorelle, sono destinate a essere protagoniste di una storia che non si dimentica.
casa Lisbon sarà teatro prima del suicidio di Cecilia, la più giovane delle sorelle e poi del susseguirsi di incredibili momenti di vita; sullo sfondo una società sorda e bigotta impersonificata dalla signora Lisbon che si ostina a voler educare le figlie con dei metodi al limite del sopportabile.
ma il peggio deve ancora arrivare, dopo il ballo della scuola, Lux non torna a casa passando la notte fuori in compagnia di Trip.
le conseguenze saranno terribili, le ragazze vengono rinchiuse in casa, non frequentano neppure la scuola.
le sorelle tenteranno ugualmente di avere contatti con il mondo esterno, tramite il telefono, lettere e segnali di diverso genere...

recensione
che Sofia Coppola avesse qualcosa da dire, è palese...
già nella sua prima opera da regista regala un quadro a dir poco "forte", ma non invasivo di una storia tragica che merita di essere analizzata.
la pellicola non si esaurisce alla sola visione, ma val ben la pena di ritornarci sopra persino a mente fredda.

c'è da fare una premessa, la Coppola ha come tutti i registi interessanti, delle peculiarità, una sorta di marchio di fabbrica che rende molto personale e riconoscibile il suo lavoro.
io ritrovo nei suoi film sempre un'atmosfera sospesa, quasi come se il tempo non trascorresse nel modo consueto, ma che quasi si dilati.
la musica che lei utilizza come colonna sonora l'aiuta notevolmente, avvolgendo le immagini in un'atmosfera al confine con il sogno ad occhi apertie la realtà.

come già accennavo qualche riga fa, questo film offre una molteplicità di contenuti che non solo sono ottimo spunto di riflessione ma che meritano anche di essere ricordati perchè sembrano facciano a pugni con il senso comune.
per spiegarmi meglio proverò a fare qualche esempio; forse il primo, notevolmente visibile, è rappresentato dalle numerose immagini sacre presenti nelle camere delle ragazze, una è perfino utilizzata come arma da Cecilia per tagliarsi le vene.
volendo continuare, ci sarebbero da menzionare delle piccole apparizioni che danno voce all'intera cittadinanza rivelando la pregnante ipocrisia e finto interesse mostrato dallo stucchevole perbenismo della società in cui è immersa la famiglia Lison, signora Lisbon in primis.

la donna, la sua femminilità ed il suo modo di intendere ciò che la circonda, come spesso accade nei film della Coppola, è protagonista indiscussa, rilegando il ruolo dell'uomo a semplice contorno.
lo testimonia la mancanza di carattere del signor Lisbon che sembra non avere peso nelle decisioni familiari, così come Trip, ragazzo corteggiatissimo che si rivela valere ben poco.

Sofia Coppola firma anche la sceneggiatura della pellicola, che si rivela a tratti disarmante, nonostante l'uso di poche parole.

il cast, arricchito dalla presenza di Kathleen Turner, James Woods, Kiristen Dunst e Josh Hartnett, sembrano quasi recitare in una palla di vetro, in un mondo ovattatto appositamente costriuto per loro dalla regista, che fin dalla sua opera prima dimostra di essere una delle firme del cinema più interessanti nel panorama contemporaneo.

trailer

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