lunedì 22 dicembre 2008

Il Re Leone


Titolo originale: The Lion King
Paese: USA
Anno: 1994
Durata: 89 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: animazione
Regia: Roger Alles, Rob Minkoff
Sceneggiatura: Irene Mecchi, Jonathan Roberts, Linda Woolverton
Doppiatori originali:
Jonathan Taylor Thomas: Simba (giovane)
Matthew Broderick: Simba (adulto)
Niketa Kalame: Nala (giovane)
Moira Kelly: Nala (adulta)
James Earl Jones: Mufasa
Madge Sinclair: Sarabi
Jeremy Irons: Scar
Robert Guillaume: Rafiki
Nathan Lane: Timon
Ernie Sabella: Pumbaa
Rowan Atkinson: Zazu
Whoopi Goldberg: Shenzi
Cheech Marin: Banzai
Jim Cummings: Ed

Doppiatori italiani:
George Castiglia: Simba (giovane)
Riccardo Rossi: Simba (adulto)
Perla Liberatori: Nala (giovane)
Laura Boccanera: Nala (adulta)
Vittorio Gassman: Mufasa
Paola Giannetti: Sarabi
Tullio Solenghi: Scar
Sergio Fiorentini: Rafiki
Tonino Accolla: Timon
Augusto Giardino: Pumbaa
Roberto Del Giudice: Zazu
Rita Savagnone: Shenzi
Marco Guadagno: Banzai

Premi:
2 Oscar 1995: miglior colonna sonora, miglior canzone (Elton John, "Can You Feel the Love Tonight")
Golden Globe per il miglior film commedia o musicale

la storia:

Il piccolo Simba è il figlio del re della giugla, il grande Mufasa.

Il cucciolo fin dalla tenera età dimostra di avere grande curiosità per tutto ciò che lo circonda e vanta un coraggio sconosciuto a molti.

Le sue caratteristiche caratteriali lo rendono, però, facile preda di raggiri e tranelli pianificati a suo discapito e a quello di suo padre da parte di Scar, fratello disgraziato di Mufasa che nutre dentro di sè forti sentimenti di gelosia e frustrazione per la sua impossibilità di divenire sovrano.

La sete di potere si Scar si dimostrerà capace di scavalcare anche i più stretti legami di sangue procurando la morte di Mufasa imputando l'intera faccenda al piccolo Simba che distrutto dal senso di colpa fuggirà dal suo mondo rinunciando alle sue responsabilità di futuro re...

recensione:

Forse uno dei film di animazione più belli della storia del cinema!

La storia è poetica e capace di rappresentare le paure e i timori di tutti noi; possiede inoltre una saggezza riscontrabile in pochissimi altri prodotti.

Maniacale lo studio per la caratterizzazione dei personaggi che risultano essere credibili in tutte le loro singole sfaccettature. La sceneggiatura è bellissima, alcune espressioni sono entrate nel linguaggio comune. Gli effetti speciali sono stati utilizzati con sapienza riuscendo a divenire invisibili agli occhi dello spettatore.

La trama è in grado di toccare le corde più intime dell'esistenza, la morte di un genitore, i sensi di colpa, gli addii, l'affrontare le proprie paure, la ricerca di sè, la crescita, l'amicizia. Sono tutti elementi paricolarmente cari all'anima e immancabilmente portano ad una analisi introspettiva.

Alcuni personaggi, anche se non rivestono il ruolo di protagonisti, diventano indimenticabili: Timon e Pumbaa ne sono una testimonianza esemplare!

Le parole si sprecano per quanto riguarda la perfezione delle musiche. La colonna sonora è una delle più belle mai ascoltate. Le canzoni sono commuoventi e in grado di coinvolgere chiunque, come dimenticare "the circle of life" o "can you feel the love tonight".

Vorrei spendere anche due parole in rifrimento al doppiaggio italiano. La nostra tradizione in questo campo ci permette di entrare nei più bravi al mondo, vantando le prestazioni di attori di squisita bravura.

Con riguardo a questa pellicola vorrei ricordare solo che Vittorio Gassman ci regala un'altra straordinaria interpretazione prestando la sua voce al doppiaggio di re Mufasa!

trailer

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